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lunedì 13 ottobre 2014

Casa Fiorinda sta chiudendo

A Napoli c'è una sola casa per donne vittime di violenza. Sta chiudendo

Fonte NapoliCittàSociale

La coordinatrice Tania Castellaccio ci racconta il paradosso di Casa Fiorinda

E' l'unica casa che accoglie donne vittime di violenza con o senza figli a Napoli e sta per chiudere. Fiorinda, casa di accoglienza e centro antiviolenza per donne maltrattate,nasce nel 2011, su volontà del Comune di Napoli, dedicata a Fiorinda Marino, una delle tante donne morte per mano dei loro partner. Ci racconta questa storia paradossale Tania Castellaccio, coordinatrice del progetto gestito dalle cooperative sociali Dedalus ed Eva in rete con il Centro Antiviolenza del Comune di Napoli gestito da Arci Donna.
Ogni 2 giorni muore una donna per violenza da parte di un uomo, almeno 1 donna su 3 ha subito violenza nell'arco della sua vita. Nel 2013 in Italia sono state uccise dai loro partner 134 donne. Partiamo dalla fine. Perché il Governo non si occupa delle donne e perché sta chiudendo Casa Fiorinda?
Il Governo ha stanziato con il decreto sul femminicidio 17 milioni che dovrebbero passare per la Regione e o poi per gli enti locali, ma ci vuole tempo...
Casa Fiorinda è finanziata dal Comune di Napoli grazie ad un bando della Presidenza del Consiglio e attraverso un POR. Il progetto si concludeva a maggio, ma per portare a termine percorsi intrapresi con le donne che stavamo seguendo, il Comune di Napoli ha stanziato  40 mila euro per 4 mesi in attesa di un nuovo avviso pubblico per la gestione della casa, che però ad oggi non è ancora uscito. Il 18 ottobre scade la proroga ma poiché i tempi tecnici per espletare l'avviso pubblico sono lenti il rischio, divenuto certezza, è che la casa resti chiusa per mesi, lasciando per strada le nostre ospiti ovvero 4 donne con figli, 2 napoletane, 1 napoletana di origine rumena, e una donna centro americana incinta. Inoltre le 15 donne "ospiti esterne" che seguiamo come centro antiviolenza nel percorso per uscire dalla spirale della violenza sarebbero abbandonate a se stesse.  La volontà politica a mantenere in vita Fiorinda c'è tutta ma ci si sta muovendo con estremo ritardo. La soluzione è che il Comune sostenga il progetto nelle more della lavorazione dell'avviso pubblico.
Qual è l'unicità di Casa Fiorinda?
Casa Fiorinda è l'unica casa per donne maltrattate nel Comune di Napoli e accoglie le donne vittime di violenza sole o con figli che chiedono ascolto, protezione e accoglienza e che da noi trovano operatrici e professioniste che le assistono legalmente nelle separazioni e nella denuncia per maltrattamento, e da un punto di vista psicologico. Abbiamo 6 posti (n.d.r. tanti quanti ne prevede il regolamento regionale). È evidente che abbiamo tante richieste di posti letto inevase: spesso inviamo le donne che necessitano un posto letto in provincia di Caserta dove ci sono 3 case per donne maltrattate. Casa Fiorinda ha inoltre il valore aggiunto di essere un bene sottratto alla camorra e restituito alla società. 
Ci sono però delle case famiglia per donne con figli sul territorio del Comune. Qual è la differenza?
Una casa di accoglienza per donne vittime di violenza è diversa da una casa famiglia perché accoglie donne con difficoltà socio-economiche e con bambini perciò viene sostenuta grazie alle rette pagate dal Comune per i minori (n.d.r. circa 93 euro al giorno per il bambino e 40 euro se c'è la madre che lo accompagna), ma se la donna è sola non è previsto alcun sostegno, mentre casa Fiorinda accoglie anche donne sole. Il Comune di Napoli  sta individuando una strategia per poter sostenere e collocare anche le donne sole, ma c'è bisogno di tempo.
Noi oltre al sostegno psicologico e legale, forniamo un orientamento al mercato del lavoro poiché l'occupazione può garantire  autonomia ed emancipazione.
Come arrivano da voi le donne?
Soprattutto grazie all'indirizzo dell'Arci Donna che gestisce il Centro Antiviolenza del Comune di Napoli che ha sede nel palazzetto Urban; tramite il numero verde 1522 che noi gestiamo tutti i pomeriggi dalle 15.00 fino alle 22.00. Inoltre ci inviano le donne le forze dell'ordine che sono sempre più preparate nell'accogliere in modo adeguato e professionale le donne vittime di maltrattamenti, gli sportelli antiviolenza del pronto soccorso del San Paolo e del Loreto Mare e le assistenti sociali.
Chi sono le donne ha accolto in questi anni?
Dal 2011 ad oggi abbiamo accolto circa 200 persone, di cui 100 hanno chiesto protezione perché scappavano da maltrattamenti e violenza domestica. Nove su 10 erano napoletane.  La casistica ci ha confermato che la violenza sulle donne non ha confini spaziali o culturali, ma è trasversale. In molti casi si trattava di donne provenienti da contesti economici e sociali medio-alti e in più di un caso il partner violento era un poliziotto.
Come si realizza la fuoriuscita da un vissuto violento?
Quando hai subito per anni violenza psicologica, umiliazioni e vessazioni, uscire dalla violenza è sempre difficile. È necessario molto tempo per trovare un'autonomia e reinserirsi socialmente poiché spesso è stato impedito alle donne di lavorare o è stato loro controllato lo stipendio.
I primi 3 mesi sono quelli più delicati, le donne vivono sensi di colpa, ripensamenti proprio perché hanno interiorizzato lo stereotipo del dominio e del possesso maschile. Spesso subiscono le pressioni dei parenti che consigliano "Resisti, per il bene dei figli", mentre è un dato di fatto che i bambini che crescono in contesti violenti sono le prime vittime e rischiano di apprendere un modello relazionale sbagliato e di diventare adulti violenti o sofferenti.
Nonostante vissuti violenti le donne, una volta passati i lividi talvolta tornano dal marito e ricadono nella ruota della violenza: all'inizio il compagno chiede scusa, fa qualche regalo, poi dopo un po' ritorna la violenza, un po' forte, episodio dopo episodio, in un crescendo che può arrivare alla morte. Ecco noi cerchiamo di rompere questo meccanismo e di spiegare alle donne che un solo episodio di violenza è già troppo e che dopo non si può che peggiorare. Per fortuna esistono anche tanti uomini e tante associazioni maschili che lavorano per un processo di emancipazione che deve riguardare sia uomini che donne.
Ma ci sono anche dei casi positivi...
Certo, una volta superati i primi mesi e iniziato il percorso di reinserimento socio-lavorativo la maggior parte delle donne seguite riesce ad affrancarsi dalla violenza.  Solo nell'ultimo anno abbiamo attribuito 16 borse lavoro con aziende sia napoletane che casertane.AdG


martedì 9 settembre 2014

Il rispetto delle regole viene prima dell'integrità fisica e morale delle persone

Henriette Browne l'oiseau hors de la cage
Settembre è il mese in cui le bambine e i bambini tornano a scuola, dal nido al liceo. Riempiono le classi, cominciano nuovi quaderni, iniziano progetti di decorazione delle aule nuovi di zecca. Cartelloni con il ciclo delle stagioni, i mestieri, i pianeti e, di solito, anche con le regole della classe.
Quando andavo a scuola io non c'era questa abitudine, ma ho fatto caso che tutte le classi hanno questo cartellone oggi. Lo scrivono bambine e bambini assieme a maestre e maestri.
Le regole spesso coniugano insegnamenti della buona educazione con quelli del vivere civile, da non si mangia con la bocca aperta a non si prendono a calci i compagni, oppure ispirano solidarietà, bisogna condividere la merendina con chi non ce l'ha - non manca il controllo sul corpo, si va in bagno solo durante la pausa.
La funzione è quella di insegnare la democrazia, dicono, infatti ci sono le discussioni, le regole vengono votate, c'è anche l'organizzazione gerarchica, la maestra poi il/la capolcasse, il/la capofila, il/la chiudifila.
In tutto questo la maestra, da sola, fa da giudice, da poliziotta, da guardiana, da educatrice, da direttrice, da zia e mamma, da insegnante.
Soprattutto, la maestra fa in modo che le regole che la classe si è data vengano rispettate da tutte e tutti.
Non so se siete mai entrati in una classe III o V con 20 bambini/e che passano numerose ore della giornata dentro i banchetti, bambini piccoli o no, ma pieni di energia, curiosi, a volte stanchi, a volte un po' svogliati, insomma bambini. Bambini e bambine che spesso sfidano il limite, ai/lle quali viene insegnata la disciplina a colpi di divisioni e verbi da coniugare (anche per tre ore di fila).
A volte questi bambini sono davvero difficili da gestire, a volte la disciplina non riesce a entrargli nelle ossa, si alzano tutt@ contemporaneamente, si lanciano cose, dicono qualche atrocità, a volte si picchiano, a volte sputano, a volte escono dalla classe e corrono nei corridoi.
E' quello il momento in cui anche le maestre, probabilmente, sono più stanche.
La scuola ti porta via energie fisiche e morali, alcuni dicono che si tratta di una missione, ma fai il missionario in territorio di guerra.
Allora alcune, perché questi piccoli e piccole cittadin@ della scuola rispettino le leggi democratiche che si sono dati, danno uno spintone lì, l'altra trascina per un braccio qui. Si urla molto, con tono perentorio, dicendo cose come "asino", "stupido", "cretina". A volte, impaurite dall'euforia della classe, in quei momenti di confusione in cui volano quaderni e sedioline, sono costrette a dare un calcio, uno schiaffo, a tirare i capelli urlando più forte ancora.
Capita che questi momenti finiscano su un video, capita che quel video venga diffuso.
La prossima volta che uno di questi video in cui le maestre cercano solo e unicamente di far rispettare le regole della classe, regole stabilite democraticamente, verrà diffuso, mi aspetto che chi ha stostenuto l'opinione per cui è giusto che si spari su un ragazzo, Davide, che non si ferma all'alt, che chi ha sparato
stava facendo onestamente il proprio lavoro, cioé un carabiniere addestrato che dovrebbe conoscere le leggi (l'art. 192 del CdS non prevede la pena di morte), mi aspetto che, queste persone, abbiano la decenza di essere coerenti.
Evitate di scrivere status indignati, evitate di chiedere la forca per la maestra. Siate coerenti con le vostre posizioni.
Le maestre che prendono a calci i bambini fanno solo il loro lavoro.
Il rispetto delle regole viene prima dell'integrità fisica e morale delle persone.
Lo avete detto voi in questi giorni.

venerdì 8 marzo 2013

Women against system

IXINDAMIX & MC SIM SIMMER ARE “BAD GIRLZ” LIVE SET
L’8 marzo , data simbolo dell’emancipazione femminile, vive nelle nostre lotte quotidiane: ancora oggi si chiede alle donne di produrre – consumare – procreare, ma noi decidiamo di autodeterminarci, non un giorno, per tutta la vita!
ore 18.00 : workshop IL PIACERE AL TEMPO DELL’AUSTERITY :
Un percorso di consapevolizzazione del corpo attraverso il bdsm, l’autocostruzione di sexy toys ed esercizi di affidamento come strategia politica di opposizione al senso di precarietà che dal piano lavorativo investe anche i rapporti interpresonali.
Pretendiamo un piacere libero da qualunque imposizione e norma, accessibile a tutt*.
Il piacere è un diritto, rivendicalo!
ore 20.00 : Aperitivo e Cena Sociale
ore 23.30 : PERFORMANCE ART : DISINCANTO DEL MONDO
ore 24.00 : ELCTROFUNKYBREAKZ’N’BASSTEP PARTY
special guest
BAD GIRLZ – IXINDAMIX & MC SIM SIMMER // LIVE SET
(Audiotrix – Spiral Tribe)
Bad Girlz sono Ixindamix ai controlli e Sim Simmer al microfono. Originali, irriverenti, incontrollabili.
L’amicizia tra Ixindamix e Sim Simmer nasce negli anni 90 nei rave party della leggendaria Spiral Tribe con la quale hanno dato vita al movimento free party in Europa, cambiando per sempre il volto della musica “dance” ed il concetto stesso di “festa”.
Riunitesi in studio nel 2006, hanno sviluppato uno stile unico e fresco che le ha portate in giro x tutta l’Europa. 100% Fresh Funky Breakz !!
Presentano ad officina un live set del tutto nuovo targato 2013 !!
supporting djs
** VEA – BASSINA CREW (HIP HOP/DUBSTEP)
** LADYLUCKY – DUBSTEP NAPOLI (DUBSTEP)
** MISS CRISS – BASSINA CREW (D’N’B)

visuals
** NEME_SKA 

Flyer Lato A
Flyer Lato B

lunedì 12 novembre 2012

"Femminili Visioni" Sguardi di uomini e donne sulle relazioni e sull'universo femminile


Domenica 25 novembre 2012
dalle 19.00 fino a 21.00

NEA - Piazza Bellini, 59 - Napoli
Domenica 25 Novembre è la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

L'Associazione Volontarie Telefono Rosa di Napoli da più di due anni sul territorio di Napoli e provincia è impegnata a fornire consulenza psicologica e legale alle donne che decidono di farsi supportare nel difficile e coraggioso percorso di emancipazione dalla violenza.

Si dedica, inoltre, alla formazione e alla promozione di iniziative volte alla sensibilizzazione intorno al tema della violenza di gene
re nella convinzione che gli interventi di carattere educativo e informativo siano indispensabili per scardinare gli stereotipi socio-culturali che alimentano le rappresentazioni del maschile e del femminile.

In linea con queste finalità nasce l'idea di promuovere e organizzare, in occasione del 25 novembre, l'evento "Femminili Visioni".

Abbiamo chiesto a sei fotografi professionisti di raccontare per noi la donna, le donne, la relazione d'amore.
Ci hanno risposto di sì e si sono messi al lavoro.

Sono uomini e donne che non usano solo la testa quando premono il pulsante della macchina per scattare, per fortuna si lasciano guidare anche dal cuore.

Tutto questo per quale motivo?

Offrire ai vostri occhi un'immagine diversa del femminile che non sia un corpo definito ed esibito secondo il criterio del richiamo sessuale.
Suggerire il mistero e la grazia dell'essere donna indipendentemente dall'età, dall'etnia, dalle fattezze fisiche.
Evocare il suono delicato del linguaggio d'amore che non conosce possessività, controllo e potere, ma scambio, rispetto, reciprocità, contatto, dialogo.

Abbiamo bisogno di nuove visioni, nuovi sguardi, nuove prospettive.
Abbiamo bisogno di imparare a vedere senza più soltanto guardare.

"Femminili Visioni" è il tentativo di andare oltre i modelli culturalmente imposti dai media alla ricerca della voce autentica delle donne e degli uomini che le amano.

I fotografi sono:
Diego Loffredo
Salvio Loffredo
Chiara Natale
Désirée Picone
Cinzia Signore
Marco Tramontano

Vi aspettiamo numerosi per ricevere il vostro appoggio morale, psicologico e materiale. Ne abbiamo bisogno! :)

Durante il corso della serata sarà possibile devolvere offerte libere all'associazione e acquistare le fotografie dei partecipanti il cui ricavato andrà a sostegno delle attività del Telefono Rosa di Napoli.

N.B. Si avvisano gli invitati che si può raggiungere il luogo dell'evento a partire dalle 19 e non oltre le 20 e 30. Grazie.

Special thanks to: Spazio Nea

martedì 11 settembre 2012

I nostri no alla zona destinata all’esercizio della prostituzione

Ricevo e condivido il comunicato dell'UDI di Napoli

La proposta del sindaco De Magistris, nelle numerose interviste rilasciate da lui stesso, circa la creazione di luoghi nei quali esercitare la prostituzione è l’ultima nel corpo di un dibattito sorto in seguito alla chiusura, alla fine degli anni 50 del secolo passato, dei bordelli, case nelle quali migliaia di donne vivevano segregate per esercitare la prostituzione. Lo Stato regolava attraverso licenze l’attività, controllava la qualità della prestazione con visite mediche obbligatorie sulle sole donne, traeva profitto da ogni singola “prestazione”. Con la legge 75 del 1958 (detta legge Merlin) lo Stato Italiano pose fine alla sua attività di sfruttamento.

Da allora la prostituzione non è un reato, ma lo è lo sfruttamento delle persone che a qualsiasi titolo la esercitato.

La legge 75 avrebbe dovuto essere una pietra miliare, l’inizio di una nuova civiltà segnata dall’impegno pubblico nella lotta alla più terribile delle schiavitù ancora tollerate.

La prostituzione non è un reato, se rappresenta la libera scelta di una persona. È consapevolezza diffusa e fondata che il numero preponderante delle prestazioni sessuali a pagamento, non corrisponde affatto a transazioni libere e liberamente scelte, ma avviene nell’ambito di contesti criminali dove reclutano donne e una minima parte di uomini in modo schiavistico, usando ricatti, vessazioni e violenze fisiche.

Usare indistintamente il termine prostituzione per tutti i soggetti ai quali i clienti si rivolgono per ottenere prestazioni sessuali, è illusorio ed è una deliberata mistificazione sulla natura criminale e criminogena di un fenomeno strettamente legato alla perpetrazione di alti reati.

La legge 75 si è risolta con la sola chiusura dei bordelli, e da allora gli uomini al potere si sono tenuti ben lontani dall’affrontare il fenomeno criminale che caratterizza lo sfruttamento sessuale, ed anzi è più che mai vivo il desiderio di riorganizzare un servizio per la tutela dei consumatori di sesso a pagamento.

La schiavitù sessuale, cruenta e no, viene ancora vissuta come la risposta necessaria ad un presunto diritto degli uomini a soddisfare la loro eccitazione a qualunque costo. Infondo l’uomo in questa concezione viene considerato portatore di un apparato idraulico da scaricare ciclicamente.

La legge Merlin a distanza di oltre cinquant’anni è rimasta l’unico segno di una diversa concezione delle relazioni sessuali uomo- donna , e a distanza di oltre cinquant’anni lo stato ancora non ha fatto i conti con la propria identità rispetto al rapporto tra generi diversi.

Tutte le proposte che vogliono regolamentare, controllare e circoscrivere la cosiddetta prostituzione, in sostanza, ne affermano la necessari età. Lo Stato rinuncia ad affrontare un crimine e un’ingiustizia proclamando la presunta impossibilità a porre fine ad un fenomeno che come le mafie, di cui il fenomeno è parte, può finire a patto che lo Stato non si arrenda.

La non conoscenza e la confusione dei termini, la propaganda politica rappresentano la sostanza di un attacco ad una legge fondamentale nell’affermazione dei diritti delle donne. Con l’enorme ritardo di oltre cinquant’anni va fatto quello per cui la legge 75 ha posto le basi.
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Per discuterne assieme UDI e cittadin* l'appuntamento è il 25 settembre alle ore 16 presso la sala Pignatiello di palazzo San Giacomo, III piano, Napoli.

lunedì 18 giugno 2012

#save194Napoli

Comunicato stampa #Save194Napoli

A Napoli la mattina del 20 giugno si svolgeranno due Flash-Mob sulla legge 194/78, uno alle ore 10 e un altro alle ore 12, in piazza San Domenico maggiore. L'intento è quello di informare le persone su quanto sta accadendo con l'attacco odierno alla legge194/78, dato che proprio in questo giorno la Corte Costituzionale deciderà in merito alla sua costituzionalità. Si deciderà infatti se all'embrione vanno riconosciuti gli stessi diritti della donna. Si tratta dell'ennesimo attacco all'autodeterminazione delle donne che ci riporterà ai tempi dell'illegalità, quando abortire significava provocarsi gravi lesioni all'apparato genitale, all'utero e all'intestino, oppure morire di emorragie nella segretezza e nel bisogno che ti mette sotto ricatto, attacchi di questo genere si sono susseguiti con grande frequenza negli ultimi anni.
Non dobbiamo dimenticare che la stessa legge 194 prevede al suo interno il meccanismo per il suo boicottaggio attraverso l'obiezione di coscienza illimitata (art.9 Legge194/78) che si può attuare solo nei confronti dell’aborto e non per l’assistenza sanitaria durante tale intervento o rispetto alla prescrizione della pillola del giorno dopo o dei cinque giorni dopo, che in entrambe i casi sono contraccettivi. Attraverso lo strumento dell’obiezione si dà al medico, e al personale sanitario, la possibilità di non prendere parte a interventi di IVG, nonostante questi optino liberamente per la facoltà di medicina e specializzazione in ginecologia. I numeri degli obiettori in Italia, al Sud in particolare, rendono di fatto quasi impossibile la corretta applicabilità della legge.
Solo attraverso la libertà di scelta può esserci libertà di coscienza, e libertà di scelta significa maternità consapevole. Ad organizzare il Falsh-Mob è un gruppo spontaneo di uomini e donne collegato all'evento #save194. Se un una modifica della legge 194 ci deve essere essa deve andare nel senso di un suo miglioramento, chiediamo quindi che vengano rimossi tutti gli ostacoli che ne impediscono l’applicabilità, vogliamo :

- Educazione sessuale nelle scuole
- Sessualità libera (con chi vuoi)
- Contraccezione disponibile (anche d’emergenza)
- Aborto assistito e gratuito
- Consultorio pubblico e laico
- Creazione di un albo pubblico dei medici obiettori di coscienza;
- Elaborazione di una legge quadro che definisca e regolamenti l’obiezione di coscienza;
- Concorsi pubblici riservati a medici non obiettori per la gestione dei servizi di IVG;
- Utilizzo dei medici “gettonati” per sopperire urgentemente alle carenze dei medici non obiettori;
- Deroga al blocco dei turnover nelle Regioni dove i servizi di IVG sono scoperti.

L’educazione e la contraccezione ordinaria e di emergenza rappresentano gli unici modi per diminuire il numero di aborti.

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Da qui è possibile scaricare dei materiali da volantinare.

martedì 29 maggio 2012

Napoli, 1 Giugno, Prostituzioni: corpi in vendita

Ribloggo da Femminismo a sud
EVA AFFITTASI Documentario di Armando Prieto Perez Italia, 2005 60 min
RENT BOYS: voci dalla strada- video-inchiesta di Luca Oliviero e Daniele De Stefano realizzato per la Cooperativa Sociale Dedalus, 2010 25 min “Come vedi il tuo futuro? Insomma, domani cosa pensi di fare?” “Se riesco a fare i soldi….ti dico domani che farò!” A cura di Associazione Le Kassandre in collaborazione con Cooperativa Dedalus e I Punti G. Alla proiezione dei documentari seguirà dibattito aperto con la partecipazione del gruppo I Punti G (Generi, Generazioni, Ghinee) e gli operatori della Cooperativa Dedalus impegnati nei servizi e nei progetti dedicati alle persone coinvolte nella prostituzione Per info info@lekassandre.com L’Asilo Balena (Ex Asilo Filangieri) si trova in vico Giuseppe Maffei 4 (via San Gregorio Armeno) – Napoli.

giovedì 24 maggio 2012

Salerno Campania Pride 2012

Il 26 maggio si svolgerà il Salerno Campania Pride 2012, voluto dal Coordinamento regionale LGBT Campania Rainbow, per festeggiare la giornata dell’orgoglio omosessuale e transessuale e contrastare tutte le forme di discriminazione e offesa che la comunità gay, lesbica, bisessuale, queer e trans si trova ad affrontare.
La città di Salerno svolge in questa occasione un ruolo di cerniera con tutto il meridione d’Italia, come si legge dal sito della manifestazione “Salerno si proporrà come città-limite, luogo di esperimenti di trasmissione culturale e umana, ma anche come città dell’accoglienza, dell’incontro e degli incroci culturali.”
La Campania infatti si muove verso la visibilizzazione e la parità dei diritti di tutti i cittadini e le cittadine, infatti di recente Napoli si è dotata di Registro per le unioni civili, ed è di questi giorni la notizia che anche la città di Portici si doterà di un Registro per le Unioni Civili, per coppie etero e omosessuali.
Pareciperà al corteo finale del Salerno Campania Pride 2012, che partirà da p.zza Vittorio Veneto, anche il gruppo Vegetariani e Vegani in Campania “Presenti a questa manifestazione, convinti che l’omofobia, il sessismo, il razzismo e la violenza sugli animali, abbiano una matrice in comune: l’idea del dominio e della prevaricazione sui più deboli. La nostra presenza, dunque, all’interno del corteo, sarà proprio incentrata su questo punto: nessuna violenza, nessuna discriminazione è accettabile. Rivendichiamo anche per gli animali il diritto di disporre del proprio corpo, il diritto alla libertà.”

mercoledì 25 aprile 2012

Maternity Blues - Depressione Post Partum


Incontro dibattito
LUNEDI 30 APRILE ore 14.30
Università degli Studi di Napoli Federico II
Aula 6 Facoltà di scienze biotecnologiche
Via Tommaso De Amicis 95,
Napoli



Intervita Onlus sceglie ancora una volta il cinema come linguaggio privilegiato per sostenere i diritti delle donne e appoggia il progetto ideato dal regista di Maternity Blues, Fabrizio Cattani: “Quando una madre Uccide”, ciclo di incontri itineranti sulla Sindrome Blues (Depressione Post Partum) Maternity Blues di Fabrizio Cattani, presentato al Festival di Venezia e in anteprima lo scorso novembre durante la rassegna cinematografica di Intervita Onlus Siamo Pari. La Parola alle Donne, esce ufficialmente nelle sale cinematografiche italiane il 27 aprile distribuito da Fandango distribuzione.
Il film tratta con delicatezza e senza morbosità il tema della depressione post partum, raccontando le vicende di quattro donne diverse tra loro, ma legate da una colpa comune: l’infanticidio. All’interno di un ospedale psichiatrico giudiziario, trascorrono il loro tempo espiando una condanna che è soprattutto interiore: il senso di colpa per un gesto che ha vanificato le loro esistenze. Dalla convivenza forzata, che a sua volta genera la
sofferenza di leggere la propria colpa in quella dell’altra, germogliano amicizie, spezzate confessioni, un conforto mai pienamente consolatorio ma che fa apparire queste donne come colpevoli innocenti.
Parallelamente all’uscita del film si svolge il ciclo di incontri dal titolo “Quando una madre uccide” che da nord a sud punteranno i riflettori su un tema scomodo e e troppo spesso taciuto: la depressione post partum. Obiettivo del progetto è infatti spezzare la gabbia di solitudine che intrappola tante, troppe, neo-mamme dopo il parto.



RELATORI
Fabrizio Cattani, regista Maternity Blues
Dott. Giuseppe Chiacchio, Reparto di Ginecologia ed ostetricia dell'università degli studi di Napoli Federico II
Serena Sabella, Autrice di “Mamma non si nasce”
Dott. Alfonso Tortorella, Dipartimento di Psichiatria della seconda Università degli studi di Napoli
Dott.sa Monica Vacca, Psicoterapeuta, psicoanalista, Consultorio Psicoanalisi Applicata "Il Cortile, Segretaria Scuola Psicoanalisi lacaniana (SLP) di Roma

MODERATORE
Cristina Zagaria – La Repubblica

Fonte: maternityblues.it

venerdì 20 aprile 2012

Streaming Convegno "Sessualità e diritti LGBT"

E' possibile seguire in streaming il  Convegno "Sessualità e diritti LGBT" a questo indirizzo.
Il video del convegno sarà disponibile in podcast a partire dalle ore 21 sulla pagina di Arcilesbica Napoli.Via ArcilesbicaNapoli

lunedì 16 aprile 2012

C'è chi dice no. Obiezione di coscienza nella legge 194



UDISALUTE Napoli presenta



Obiezione di coscienza nella legge 194 (legge sulla maternità libera e responsabile e interruzione volontaria di gravidanza), presso la sala Santa Maria la Nova della Provincia di Napoli, ore 17 del 16 aprile 2012.



Modera ed introduce Simona Ricciardelli (udisalute-comitato 194).
Ne parlano: Chiara Lalli e Filomena Gallo (segretaria associazione Luca Coscioni).



Intervengono: Prof. Giovanni Persico (Direttore generale AOU Federico II di Napoli) e Dott. Riccardo Bonafiglia (ospedale Civile di Caserta).



Il dibattito sarà sostenuto dalle testimonianze dal territorio sulla severa riduzione dei servizi deputati all’applicazione della legge con i contributi dell’Assessore alle pari opportunità del Comune di Napoli, le consigliere Provinciali, le Consigliere Comunali, le donne dei Consultori e le associazioni in lotta per l’applicazione della legge.


C'è chi dice no. Dalla leva all'aborto. Come cambia l'obiezione di coscienza
Chiara Lalli
Il Saggiatore 2011, 233 p., brossura

giovedì 5 aprile 2012

Convegno "Sessualità e diritti LGBT"

CONVEGNO
SESSUALITÀ E DIRITTI LGBT
Nuove frontiere per la cittadinanza lesbica, gay, bisessuale e trans nella società eterosessista
NAPOLI
19 -20 Aprile 2012
Sala Convegni Forum Universale delle Culture Napoli 2013 (ex Asilo Filangieri)
Vico Giuseppe Maffei 18 (ad. Piazza San Gaetano)
Sala Convegni della Biblioteca di Ricerca di Area Umanistica (BRAU) invece che al Forum Universale delle Culture

Il convegno “Sessualità e Diritti LGBT” organizzato dal Dipartimento di Sociologia dell’Università Federico II non si terrà più presso la Sala Convegni del Forum Universale delle Culture Napoli 2013 (ex Asilo Filangieri) bensì alla Sala Convegni “ex Refettorio” della Biblioteca di Ricerca di Area Umanistica (Università degli Studi di Napoli Federico II) sita in Piazza Bellini, 59-60.
Restano invariati il calendario del convegno, che avrà luogo il 19 e il 20 aprile 2012, e gli orari dei workshop tematici della facoltà di Sociologia.

Programma del Convegno

GIOVEDÌ 19 APRILE 2012

9,00 – Registrazione
9,30 – Saluti delle autorità

Massimo Marrelli, Rettore Università degli Studi di Napoli Federico II
Fabrizio Sorbara, Presidente Coordinamento Campania Rainbow
Mario Rusciano, Presidente del Polo delle Scienze Umane e Sociali, Università degli Studi di Napoli Federico II
Enrica Amaturo, Direttore del Dipartimento di Sociologia, Università degli Studi di Napoli Federico II

10,00 – Apertura lavori

Introduce:
Fabio Corbisiero, Università degli Studi di Napoli Federico II

VIAGGIO NEL GENERE

Il minimo indispensabile. Donne e uomini omosessuali tra promesse, silenzi e anomia (Elisabetta Ruspini, Università degli Studi di Milano-Bicocca)

Un’altra idea di libertà (Stefano Ciccone, Università di Roma Tor Vergata)

IL LAVORO UGUALE PER TUTTI

CGIL per riaffermare i diritti: uguaglianza, autodeterminazione, libertà della persona (Federico Libertino, Camera del Lavoro Metropolitana di Napoli)

Le omosessualità: dal comportamento sessuale all'orientamento e dall'identità nascosta alla rivendicazione di diritti (Paolo Patané, Arcigay)

DISCORSO SULLA SALUTE

Alcune note sul "fenomeno transessuale" oggi : un disturbo da depatologizzare? (Paolo Valerio, Università degli Studi di Napoli Federico II)

Mind The Social Gap: una ricerca sulla popolazione LGBT a Napoli (Amalia Caputo, Università degli Studi di Napoli Federico II)

OMOSESSUALITÀ E DIALOGO RELIGIOSO

Vivere, sentire e pensare come credenti omosessuali (Paolo Gamberini, Pontificia Facoltà Teologica Università di  Napoli)

IN MEDIA RES

Media e sessualità: l'omofobia nella costruzione sociale dell'immaginario collettivo (Lello Savonardo, Università degli Studi di Napoli Federico II)

VENERDÌ 20 APRILE 2012

9,00 – Registrazione
9,30 – Saluti delle autorità

Anna Paola Concia, Parlamentare
Pina Tommasielli, Assessore alle Pari Opportunità, Comune di Napoli
Andrea Benedino, Consulente dell’Assessorato alle Politiche delle Pari Opportunità, Comune di Torino
Gianfranco Pecchinenda, Preside della Facoltà di Sociologia, Università degli Studi di Napoli Federico II

10,00 – Apertura lavori

Introducono:
Anna Maria Zaccaria, Università degli Studi di Napoli Federico II
Giordana Curati, Coordinamento Campania Rainbow

POLITICHE PUBBLICHE E SERVIZI DI GOVERNO LOCALE

Le azioni del Servizio LGBT del Comune di Torino (Roberto Emprin, Comune di Torino)

I servizi di inclusione sociale a Napoli (Antonio Moscato, Comune di Napoli)

NUOVI DIRITTI LGBT

Famiglie, diritti, dinamiche sociali nello sguardo di un giurista (Salvatore Prisco, Università degli Studi di Napoli Federico II)

VIOLENZA OMOFOBICA E TRANSFOBICA

Violenza omofobica e transfobica. Tra teoria e pratica, la sfida di Hermes Program (Anna Lisa Amodeo, Università degli Studi di Napoli Federico II)

OMOGENITORIALITÀ

Le famiglie Arcobaleno oggi in Italia, delle famiglie che ci sono e.... non ci sono (Giuseppina La Delfa, Famiglie Arcobaleno)

Fabbricare parentele. La famiglia omogenitoriale e le trasformazioni delle relazioni primarie (Rosa Parisi, Università degli Studi di Foggia)

LE PAROLE DEL SESSISMO

Froci, diversi, gay: le parole della discriminazione e dell'orgoglio (Pietro Maturi,Università degli Studi di Napoli Federico II)

La violenza normalizzata e la normalizzazione violenta. Paradossi, contraddizioni ed ambiguità dell' “omofobia” (Cirus Rinaldi, Università degli Studi di Palermo)

In occasione del convegno è bandito:
RAPPRESENTARE L’OMOFOBIA CONCORSO VIDEO-FOTOGRAFICO PREMIO 2012

Il bando sul sito:
www.convegnolgbtnapoli2012.info
per info mail: segreteria@convegnolgbtnapoli2012.info

Coordinamento: Fabio Corbisiero

Comitato scientifico: Enrica Amaturo, Anna Lisa Amodeo, Fabio Corbisiero, Fabrizio Sorbara, Paolo Valerio, Anna Maria Zaccaria
Gruppo di lavoro: Giordana Curati, Andrea de Giacomo, Giorgia Di Lorenzo
Ufficio stampa: Carnine Urciuoli
Segreteria organizzativa: Francesco De Vivo, Salvatore Monaco
Grafica: Luciano Correale

E-mail segreteria@convegnolgbtnapoli2012.info
Sito Web http://www.convegnolgbtnapoli2012.info

lunedì 10 ottobre 2011

Seminario interattivo “Le Connessioni Libere”

Seminario interattivo “Le Connessioni Libere”
Psicologia, cultura e società: il caso Pas
Venerdì 21 ottobre, ore 10.00, Auditorium In-Campus, Via Mezzocannone, Napoli
A causa dell'inagibilità dell'auditorium del plesso polifunzionale "In-Campus",
l'EVENTO SI TERRA' in Aula Iacono, dipartimento Teomesus (ex Scienze Relazionali), Via Porta di Massa 1, scala B II Piano
per il resto, l'organizzazione resterà invariata.

Quali sono le responsabilità della psicologia in quanto disciplina e degli psicologi in quanto professionisti, nell’ambito dei movimenti culturali e della vita quotidiana?
In una società in cui una diagnosi psicologica può essere discriminante fra assoluzione e condanna, fra libertà e reclusione, fra giustizia e violenza, accettazione e discriminazione, è di fondamentale importanza che si mantenga vivo e acceso il dibattito critico su teoria e prassi della nostra professionalità. Un dibattito che si connetta necessariamente con quelle realtà scientifiche e sociali coinvolte, affinchè lo sguardo d’insieme possa essere complesso e plurale.
Prendiamo ad esempio il caso della sindrome di alienazione genitoriale (o Pas, dall’acronimo di Parental Alienation Syndrome), costrutto diagnostico proposto da Richard A. Gardner nel 1985 che da allora ha generato forti controversie (che coinvolgono la società a vari livelli dall’APA all’OMS e l’ONU) riguardo la sua validità scientifica (attualmente non figura nel DSM IV-III) e riguardo le sue applicazioni in campo giuridico (in Italia con la legge sull’affido condiviso) e i suoi effetti concreti nella vita di coloro che si imbattono in questa sindrome.
L’associazione Psicologi in Contatto, pertanto, vuole indire una tavola rotonda aperta sul tema della Pas, con lo scopo di avviare un percorso di indagine e riflessione critica su un tema che vede i professionisti della psicologia come attori profondamente implicati nella società.
Programma:
Ore 10.00 inizio lavori: introduzione a cura della Dott.ssa Roberta Fiore
A seguire, interventi dei relatori invitati:
Avvocata Elena Coccia
Prof.ssa. Adele Nunziante Cesaro
Prof.ssa Fortuna Procentese
Dott.ssa Gabriella Ferrari Bravo
Dott.ssa Silvana Lucariello
Dott.ssa Elisabetta Riccardi
Relazione di Viviana Esposito sul libro “Pas presunta Sindrome di Alienazione Genitoriale – Uno strumento che perpetua il maltrattamento e la violenza” di Sonia Vaccaro e Consuelo Barea.
Ore 13.00 conclusioni

in colaborazione con:
psicologi.contatto[chiocciola]gmail.com
http://femminismo-a-sud.noblogs.org
www.lekassandre.it
www.sportellolilith.it

sabato 18 giugno 2011

Sette secoli di emancipazione femminile nella storia e nella stampa

Verrà inaugurata il 27 giugno e resterà aperta fino al 27 luglio 2011, nella sede dell’Emeroteca-Biblioteca Tucci di Napoli la mostra “Sette secoli di emancipazione femminile nella storia e nella stampa” dal sottosegretario ai beni culturali Riccardo Villari. Quaranta bacheche e cinque grandi pannelli con libri, periodici italiani, francesi e inglesi, manifesti e stampe attraverso i quali sarà possibile ripercorrere l’impegno pubblico delle donne. Giovanna d’Arco, Lucrezia Cornaro (prima donna laureata nel 600), Mary Wollstonecraft, Elizabeth Mallet (fondatrice del primo quotidiano inglese), Clara Zetkin, Rosa Luxemburg, Cristina Belgioioso, Anna Kuliscioff, Gualberta Alaide Beccari, Maria Montessori e molte altre donne che hanno segnato la storia della cultura, della medicia e della politica.
Non mancano documenti di uomini illuminati che hanno sostenuto, con i loro scritti, la lotta per l’emancipazione femminile.

Emeroteca-Biblioteca Tucci di Napoli
link
al sito dell’emeroteca
info@emerotecatucci.it
Piazza Matteotti (Palazzo delle Poste)
80133 Napoli

martedì 17 maggio 2011

FLASH MOB ARCIGAY CONTRO L'OMOTRANSFOBIA


martedì 17 maggio · 16.00 - 20.00
Napoli piazza Dante
Piazza Dante
Napoli (Naples, Italy)
La Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia (o IDAHO, acronimo di International Day Against Homophobia and Transfobia), nata come Giornata internazionale contro l'omofobia, è una ricorrenza promossa dall'Unione europea che si celebra dal 2007 il 17 maggio di ogni anno.

L'obiettivo della giornata è quello di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell'omofobia e della transfobia.

Arcigay Napoli organizza per l'occasione un FLASH MOB a Piazza Dante, dalle ore 16:00. Le modalità del flash mob e tutti gli ulteriori dettagli saranno comunicati, per garantire la buona riuscita dell'evento, soltanto la mattina del 17 maggio.

Se non sai cos'è un flash mob, vedi qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Flash_mob

Non resta altro che darvi appuntamento a piazza Dante, Martedì alle 16:00. Vi aspettiamo numeros*

Fonte: facebook

17 maggio contro l'omofobia: "Il primo processo di Oscar Wilde"

Oggi alle 21.00 - giovedì alle 0.00
Palazzo de Liguoro, Via Arena alla Sanità, 12 (nei pressi della Metropolitana, stazione Cavour)Napoli, Italia

Dopo il tutto esaurito del 1° dicembre scorso, Roberto Azzurro ripropone, il 17 e 18 maggio maggio nella suggestiva cornice di Palazzo de Liguoro, “Il primo processo di Oscar Wilde”.

In tempi di accuse, tabù sociali e violenze, la Giornata Internazionale contro l’Omofobia sembra essere la collocazione ideale per mettere in scena il primo dei tre processi a cui lo scrittore, drammaturgo e poeta irlandese fu sottoposto: il proverbiale acume di Wilde rimarca, infatti, l’importanza della libertà e della salvaguardia dei diritti civili.

Ritenuti scabrosi e compromettenti, i verbali dei processi non vennero mai resi pubblici e scomparvero fino al 2000, quando vennero ritrovati tra gli archivi della British Library.

Gli atti del processo, riadattati da Massimiliano Palmese e messi in scena da Roberto Azzurro, ci permettono oggi di assistere ad un “miracolo”: l’umorismo di un “gigante” della letteratura mondiale nelle vere risposte date al suo inquisitore.

In scena: Roberto Azzurro, Pietro PIgnatelli, Fabrizio Cavaliere, Carlo Caracciolo e Marco Sgamato. Drammaturgia di Massimiliano Palmese (dall’omonimo libro edito da Ubulibri a cura di Paolo Orlandelli e Paolo Iorio). Progetto e regia di Roberto Azzurro.

Una produzione Medea.net, Napoligaypress.it, Ortensia T in collaborazione con AltArt.

Pe rinfo e prenotazioni: 338 6845443 | 339 8910163 | info.altart@gmail.com


Fonte:facebook

Via >>

martedì 25 gennaio 2011

Il teatro di Emma Dante dal palcoscenico ai libri alla fotografia


In occasione delle rappresentazioni al Teatro San Ferdinando

del nuovo spettacolo di Emma Dante, La trilogia degli occhiali dal 25 gennaio al 6 febbraio

verranno presentati libri e pubblicazioni sul teatro della regista palermitana

Partono giovedì 27 gennaio gli appuntamenti e incontri dedicati alla regista palermitana Emma Dante promossi in occasione del debutto nazionale al Teatro San Ferdinando dello spettacolo La trilogia degli occhiali, in scena dal 25 gennaio al 6 febbraio. Appuntamenti che lo Stabile di Napoli ha voluto promuovere – d’intesa con le case editrici e in collaborazione con le librerie coinvolte – per offrire al pubblico una più ampia conoscenza del lavoro artistico e della produzione teatrale di una grande protagonista della scena italiana.

Il programma prevede:

Giovedì 27 gennaio alle 18.30 al Teatro San Ferdinando, la presentazione del volume edito da Infinito, Il teatro di Emma Dante, fotografie di Giuseppe Distefano, testi di Emma Dante e Rodolfo Di Giammarco.
L’incontro è condotto da Stefano De Stefano.

Martedì 1 febbraio alle 17.00 al Teatro San Ferdinando, la presentazione del libro edito da Liguori, Anticorpi a cura di Luisa Cavaliere. Intervengono Rosella Postorino, Emma Giammattei, Adriana Maestro. L’incontro è condotto da Marina Rippa.

Venerdì 4 febbraio alle 18.00 alla Fnac di via Luca Giordano, la presentazione del volume edito da Rizzoli de La trilogia degli occhiali.

Sabato 5 febbraio alle 17.30 alla Libreria delle Donne evaluna in piazza Bellini, la presentazione del libro Intervista a Emma Dante di Titti De Simone, Navarra Editore.

A tutti gli appuntamenti, oltre a quella degli autori, è prevista la presenza della regista e della compagnia.

teatro stabile di napoli

teatro san ferdinando
piazza eduardo de filippo 20 napoli

biglietteria: 081.291878

mail: info@teatrostabilenapoli.it - www.teatrostabilenapoli.it

orario spettacoli: feriali ore 21.00; mercoledì e domenica ore 18.00; lunedì riposo.

Fonte: comunicato stampa
Immagine: operadisc.com

lunedì 20 dicembre 2010

Emiliana Femiano


Un corteo contro la violenza sulle donne in ricordo di Emiliana Femiano, uccisa dal suo ex. La fiaccolata in onore della ragazza è partito dal Centro direzionale e si è diretta al tribunale

(Agn Foto)

Fonte: http://napoli.repubblica.it/cronaca/2010/12/20/foto/fiaccolata_napoli-10430558/1/

lunedì 13 dicembre 2010

A 18 anni violenta una minorenne "Non è voluta uscire con me"

Il giovane non era riuscito ad avere un appuntamento. In auto con un amico si è accostato alla ragazzina sedicenne e l'ha costretta a salire. Poi, dopo essersi appartato a Coroglio ha abusato della giovane. Ma la vittima racconta tutto ai genitori. Scatta la denuncia, preso dagli agenti del commissariato Pozzuoli


Ha costretto a rapporti sessuali una sedicenne che rifiutava di dargli un appuntamento, ma la ragazzina parla con i genitori e lo fa arrestare. In manette è finito un diciottenne con l'accusa di sequestro di persona e violenza sessuale.
Il giovane, D.E.D., non era riuscito ad avere un incontro e, così, nella serata di sabato, in auto con un amico si è accostato alla ragazzina seduta su di una panchina a chiacchierare con un'amica, e a forza l'ha fatta salire in macchina.

Vane le resistenza della giovane e della sua amica scaraventata a terra. Raggiunta la zona conosciuta come "Cappuccini", il 18enne fa scendere dall'auto l'amico e prosegue verso Coroglio dove, poco più tardi, si compie la violenza. L'aggressore, dopo aver minacciato la 16enne di non riferire nulla di quanto accaduto, la riaccompagna lì dove l'aveva costretta a salire un'ora prima.

La ragazza, in lacrime e sotto shock, raggiunge l'amica e le racconta l'accaduto. Del suo aggressore conosce soltanto il nome, ma la ragazzina, attraverso il tam tam degli amici, riesce a sapere anche il cognome. Così si confida con i suoi genitori che chiamano immediatamente la polizia. Gli agenti del commissariato Pozzuoli rintracciano il 18enne subito riconosciuto dalla vittima e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria.

(13 dicembre 2010)

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2010/12/13/news/minorenne_violentata_a_napoli-10144704/

sabato 4 dicembre 2010

MALAMMORE

Lunedì 6 dicembre alla Cappella Pappagoda, Largo Giusso, Napoli

h17 DIBATTITO
h19 PERFORMANCE TEATRALE
MALAMMORE
di e con
Ilaria Cecere
…a seguire aperitivo musicale e cena.

Quelli perpetrati ai danni delle donne sono i crimini violenti piu’ diffusi nel nostro paese e nella maggioranza del mondo.
Milioni di donne ogni giorno, vengono uccise, stuprate, umiliate , schiavizzate per il solo fatto di appartenere al genere femminile e nella stragrande maggioranza dei casi l’aggressore è un familiare o un conoscente ( 1 donna su 2 nel mondo subisce violenza da parte di un membro della famiglia UNICEF 2000).
I media,dunque, ci ingannano spingendoci a credere al mito dello straniero “diabolico” e stupratore (il 69%degli stupri in Italia è ad opera dei partner;il 17% di un conoscente; il 6,2% da partedi estranei ISTAT 2007).
La violenza sulle donne è l’espressione di una cultura patriarcale e globle che controlla i corpi sterilizza le identita’ in un sistema binario rigido , da cui derivano le asimmetrie di genere.
Siamo profondamente convinte che la strada dell’autodeterminazione dei soggetti passi per l’allargamento dei diritti e che sia prioritario ,soprattutto in questo clima culturale di repressione e regressione delle rivendicazioni , non arroccarsi su posizioni di difesa dell’esistente ma avanzare con forza nuove pretese. Coll. femminista Degeneri .


Via http://ladyradio.noblogs.org/

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