venerdì 9 ottobre 2009

In tv il dramma della Fargo «Il mostro l'avevo in casa»

DONNE E VIOLENZA. La testimonianza della cantante di Palazzolo, che ha raccontato perché è scomparsa dalle scene

«Mio marito mi picchiava e io pensavo: se sopravvivo sarò comunque vedova, non è l'uomo che ho sposato»


Palazzolo.
Sono passati più di 15 anni, ma in molti la ricorderanno con i grandi occhiali tondi e i ricci neri raccolti, sul palco dell'Ariston: è lì che Irene Fargo, cantante di Palazzolo, comincia la sua carriera. Ma dura poco. Le apparizioni sempre più rare, le date annullate.
Fino a che non la si vede più, Mancanza di ispirazione? No, violenza. E stalking. Nel suo gruppo di lavoro non immaginava si nascondesse l'uomo che l'avrebbe tormentata fino a farle abbandonare la carriera, e la sua identità: il suo ex manager, ed ex marito.
DOPO ANNI IRENE FARGO rompe il silenzio e racconta la sua verità: prima lunedì sera a «Chi l'ha visto», poi ieri, a Pomeriggio Cinque. «Il mostro l'avevo in casa - spiega -, mio marito mi picchiava, fingevo di essere morta»,
La sua testimonianza torna indietro fino al 1997: «Avevo una bimba, la mia carriera andava a gonfie vele, lui era una persona straordinaria. Così credevo. E fino a quando una donna non diventa madre non capisce che per i figli sacrificherebbe anche la vita».
Dopo l'idillio, i litigi e la violenza: «Non potevo credere stesse succedendo a me, tentavo di ricostruire il nostro rapporto pur essendo sottomessa. La prima volta che mi ha picchiata è stata la più terribile: avevo il viso schiacciato dal cuscino, con una mano mi teneva il collo, con l'altra mi prendeva a pugni. Anche se dovessi sopravvivere, pensavo allora, sarò comunque vedova: questo non è l'uomo che ho sposato. Mi ha portato all'isolamento, se mi contattavano per lavoro, rispondeva che ero ricoverata in ospedale per una malattia terminale».
DOPO IL DOLORE, la forza di riprendersi la vita. A far scattare la denuncia, è la violenza sulle bambine. Il suo ex marito è stato iscritto nel registro degli indagati con le accuse di molestie telefoniche, ingiurie, percosse. Da tre anni, rivela a Chi l'ha Visto, è ancora vittima di stalking.
«Nonostante le denunce - racconta - è riuscito a mettersi in contatto con alcuni amici, a manipolarli. Ho ricevuto anche minacce di morte, anonime. E a fare la spesa, vado sempre in posti diversi. Lo stalking è un continuo stillicidio: se la goccia cade dall'alto, ti affievolisci. Fino al punto in cui vuoi sparire».

Fonte: bresciaoggi

Nessun commento:

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...