Poche parole, oggi, per dire che l’AIDS
esiste, esiste tutto l’anno, non solo il 1 dicembre, e non è l’unica
malattia a trasmissione sessuale. Controllare la propria salute permette
di tenere al sicuro sé stess@ e chi amiamo o chi semplicemente
condivide con noi un momento di intimità.
Tutti gli organismi rischiano di ammalarsi, al di là delle
predisposizioni, delle debolezze e delle costituzioni. Bastano pochi
gesti per mettere tra noi e alcune malattie, mortali e no, una barriera
pressocché sicura. Questi gesti richiedono pochi secondi, possono essere
compiuti con il coinvolgimento de@ partner.
Usate il preservativo, maschile o femminile. Usate una protezione per le
dita se entrate in contatto con parti intime sanguinanti. Fate il test
periodicamente, se donate il sangue vi verrà fatto anche il test
dell’HIV.
Qualche link:
Il test dell’HIV come funziona? Qui.
Come si indossa il preservativo femminile? Qui.
Come si indossa il preservativo maschile? Qui.
Come si usa il preservativo digitale? Qui.
Giornata mondiale per la lotta all’AIDS.
Negli utltimi anni le campagne di informazione sulla trasmissione
dell’HIV sono state scarse e poco incisive, caratterizzate dalla censura
e dall’omertà, dettate dalla doppia morale italica, riguardo la
sessualità e la parola preservativo.
Recentemente ho partecipato all’iniziativa di LILA.
Non ero molto convinta del comunicato con cui si chiedeva alle persone
di donare, tramite sms, uno spicciolo. Non ero convinta per molti
motivi. Perché l’AIDS alla fine ce lo becchiamo tutte e tutti, non solo
le donne. Alla fine il preservativo, se lo mettono gli uomini, anche
alcune donne, il preservativo femminile, certo, ma quante? Pochissime,
perché costoso e perché c’è bisogno di quella confidenza con la propria
vagina, che non tutte hanno, spesso nemmeno per una questione di età, ma
per pudore e vergogna indotte verso se stesse. Non ero convinta del
tutto ma, poiché tendo a cogliere tutte le occasioni, ho partecipato a
modo mio.
C’è DUREX
che fa promozione costante e, per quanto si possa essere critici verso
le aziende, non si può che dire grazie a DUREX, almeno tu ce lo dici che
dobbiamo usare i preservativi quando vogliamo amare, godere e stare
bene. Su facebook c’è la nuova campagna DUREX-ANLAIDS.
Mentre il mondo religioso cattolico si distingue sempre per la propria incapacità di essere realmente vicino alle persone. Il ministero della salute dice che nel 2011
sono stati diagnosticati 5,8 nuovi casi di HIV positività ogni 100.000
residenti. L’incidenza più bassa è stata osservata in Calabria e quella
più alta in Valle d’Aosta. Il 75% delle persone ammalate è di sesso
maschile, con un aumento rispetto al 2001 del triplo rispetto alle
persone di sesso femminile. In base a ciò continuo a pensare che
indirizzare esclusivamente alle donne una campagna di sensibilizzazione e
quindi di responsabilizzazione, non sia utile alla causa. Ma sempre Lila sostiene che le donne «hanno scarso potere di imporre il preservativo prima di un rapporto sessuale».
E’ vero, capita di frequente che non si riesca ad ottenere l’uso del condom, anche quando lo si chiede con insistenza.
Allora di più bisogna insistere con gli uomini: non siete immuni dalle malattie, ve le beccate pure voi.
Nel 2011 i rapporti sessuali non protetti sono stati il 78,8% delle
volte la causa di infezione, il 45,6% delle volte si tratta di rapporti
eterosessuali. Qui il documento completo dell’Istituto superiore della sanità.
Quest’anno il Ministero della Sanità ha realizzato una nuova campagna
per i media, intitolata ‘La trasmissione sarà interrotta il prima
possibile’, che da oggi coprirà tutto il mese di dicembre e parte del
2013.
Si possono muovere diverse critiche allo spot, al modo in cui viene veicolato il messaggio, ma finalmente mostra e nomina il preservativo maschile anche se solo dopo l’intervento di LILA! Come riporta questo articolo.
Qui sotto ci sono dei video sull’uso del condom maschile…
…e di quello femminile.
Il modo migliore per avere rapporti
sessuali orali, genitali e anali, e non ammalarsi è usare i
preservativi. Se avete rapporti a rischio, cioè senza profilattici
(preservativi o le dental dams per i rapporti orali bocca-vagina), e
temete di aver contratto l’HIV o siete sieropositivi, fate il test dell’HIV.
Non vi fate scoraggiare da quelli che vi trattano male, può capitare che
le donne, di tutte le età, subiscano un vero e proprio terzo grado da
parte di chi effettua il test. Purtroppo questo paese non ci vuole
libere né di amare né di curarci.