giovedì 25 novembre 2010

"Fiocco Bianco" in onore di Teresa Buonocore

NAPOLI – Un Fiocco Bianco. Qualcosa di visibile, qualcosa di puro. A testimonianza di un impegno, quello nella lotta alla violenza sulle donne, che accomuna tutti: uomini e donne. Chiunque potrà indossarlo, e chi deciderà di farlo renderà manifesto il proprio impegno a contrastare il fenomeno, tristemente in costante crescita. L’iniziativa, voluta dalla Regione Campania, si svolge in concomitanza con la Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne organizzata il prossimo 25 novembre, che quest’anno a Napoli sarà dedicata a Teresa Buonocore, la donna uccisa lo scorso settembre a via Ponte dei Francesi.
Nella stessa giornata di giovedì si terranno anche una serie di manifestazioni ed incontri sul tema, organizzati dal Comune di Napoli.
L’idea del Fiocco Bianco nasce nel 1991 in Canada a seguito dell’uccisione di 14 studentesse a Montereal, barbaramente trucidate per il solo fatto di essere donne nella facoltà, prettamente maschile, di Ingegneria. In italia, la campagna antiviolenza è nata nel 2006 su iniziativa dell’associazione Artemisia di Firenze.

Fonte: http://www.julienews.it/notizia/politica/fiocco-bianco-in-onore-di-teresa-buonocore/59947_politica_0_1.html

mercoledì 24 novembre 2010

Napoli - STOP BERLUSCUORNO

Napoli
25 Novembre 2010
ore 16.00
Davanti al Maschio Angioino

STOP BERLUSCUORNO

Appuntamento per la raccolta delle schede per le dimissioni del capo del Governo.

La compravendita di donne come merci, gli insulti, l’affermazione del falso, l’affermazione del privilegio sulle regole, l’occupazione degli spazi decisionali per l’acquisizione maggiori profitti a danno di cittadine e cittadini, le clientele esibite sono solo alcuni dei motivi che ci hanno spinte a questa iniziativa, e che fanno di ogni giorno in più “in attesa” un danno che ne produce altri.

I voti raccolti via internet verranno stampati e messi nell’urna in aggiunta a quelli raccolti sul posto, e consegnati alla Prefettura.

Ma la raccolta continuerà ancora ed ancora, perché la nostra indignazione non ha fine.

La Camera delle donne (Donne Napoli, Arcidonna, Arcilesbica, La Camera delle Donne, DonneSuDonne, Associazione Maddalena, Associazione FEBE, Donne in Nero, Donne Medico, Archivio della memoria delle donne del Sud)


Fonte: http://www.womenews.net/spip3/spip.php?article7293

Non sei sola, mettiti in rete

Giovedì 25 novembre 2010

Giornata Internazionale Contro la violenza sulle donne

ore 10,30:

Apposizione da parte della sindaco Iervolino di una targa in ricordo di Teresa Buonocore nel luogo dove è stata uccisa, in via Generale Sponsilli,

ore 12
:
nella sala Giunta di palazzo San Giacomo, ci sarà la presentazione del libro della giornalista de La Repubblica Cristina Zagaria, “Malanova”, la storia di Annamaria, che ha osato sfidare il branco. Partecipano: il sindaco Rosa Russo Iervolino, l’assessore alle Pari Opportunità Maria Grazia Pagano, la senatrice Silvia Della Monica, capogruppo della Commissione Giustizia del Senato, e la ricercatrice e scrittrice Carmen Pellegrino.

ore 16,30
:
Incontro con: Gioia Rispoli, assessore Pubblica Istruzione Comune di Napoli, Maria Grazia Pagano, assessore P.O. Comune di Napoli, Laura Capobianco, Consulta delle Elette Comune di Napoli, Adele Nunziante Cesaro, Università degli Studi di Napoli Federico II, dottorato Studi di Genere, Marinella Gargiulo, Commissione Regionale P.O., Report sulle attività svolte dalla Rete Antiviolenza di: Luisa Festa (Consigliera di
Parità Provincia di Napoli) Elvira Reale (sportello antiviolenza Ospedale San Paolo) Francesca Fava (vicequestore aggiunto Questura di Napoli), Clara Pappalardo (Centro Antiviolenza comune di Napoli), Maria de Luzenberger (Tribunale dei Minori di Napoli), Maria D’Ambrosio (Sportello antiviolenza Suor Orsola Benincasa “Pari e
Dispari”).

A conclusione: performance “Pari e Dispari”, una rappresentazione teatrale sulla violenza contro le donne e in famiglia, a cura dello sportello antiviolenza del suor Orsola Benincasa.

  1. Centro Donna: Via del Parco Carelli 8/C tel. 081/7953190 oppure 081/7953190
  2. Centro Antiviolenza: Via del Parco Carelli 8/C tel. 081/7953191 oppure 081/7953191
  3. Rete Nazionale Antiviolenza Donna 1522
  4. Servizio Pari opportunità e Azioni Positive: Corso Umberto, 23 80138 - Napoli tel. 0817956440 oppure 0817956441
    Fax. 0817956459

Fonte: comune di napoli

martedì 23 novembre 2010

Donne come foglie

Ieri sulla rai è stato possibile vedere tre donne, in rappresentanza di molti milioni di altre donne che abitano questo paese e il mondo intero, che parlavano di diritti delle donne e violenza contro le donne, per qualche minuto si è dato spazio alla questione fondamentale della nostra società, quella della discriminazione di genere, la discriminazione sulla quale si modellano tutte le altre.

Femminismo a sud
propone un elenco di vittime di femminicidio, da sottoporre a Roberto Saviano, relativo ai soli ultimi quattro mesi, "sono circa 65 vittime soltanto negli ultimi quattro mesi", un elenco agghiacciante, un vero bollettino di guerra come lo chiama perfettamente il blog omonimo.

Perchè non è possibile che le donne muoiano come foglie che cadono silenziosamente in autunno, e che i loro nomi vengano spazzati via, cacellati, come se non fossero mai esistite.

Una sottolineatura, è prassi ormai consolidata che, quando si ricorda il numero delle vittime di femminicidio, qualcuno cominci a sbandierare le morti bianche, cioè i caduti sul lavoro, morti che si devono all'irresponsabilità ed al menefreghismo dei datori di lavoro, di quanti potrebbero e dovrebbero mettere in sicurezza i cantieri, le piattaforme petrolifere, le miniere, i macchinari nelle fabbriche, fornire i materiali antinfortunistici e non lo fanno, tagliando i costi di impianto sulla sicurezza dei lavoratori. Morti dovute all'interruzione della catena del diritto del lavoro.
Le vittime del femminicidio sono donne assassinate da uomini in cui credevano, da amici, padri, fratelli, certe volte figli, in alcuni casi passati con il delirio di onnipotenza, cioè donne che non dovevano reclamare niente, donne la cui sicurezza dovrebbe essere un fatto naturale, che non dovevano pretendere nessuno scarponcino antiscivolo, nessuna cinghia, no, semplicemente avevano il diritto di nascita di attraversare il mondo sicure che nessuno le avrebbe uccise in quanto donne, il diritto di vivere, diritto negato con violenza per un puro e semplice atto di spraffazione.
Non esistono gerarchie tra le vittime, ma femminicidi e morti bianche sono categorie diverse, anche le donne possono essere vittime del lavoro! proprio per questo non ha senso controbattere alla questione del femminicidio, con l'argomento delle morti bianche, cercando in questo modo di attribuire all'uno e all'altro più o meno valore.

Nella morte non c'è niente di eroico.

Una donna che parla in fretta



Sono un donna che Grida
Sono una donna di Discorso
Sono una donna Non so niente
Sono una donna So tutto
Sono una donna a Giornata
Sono una donna Sole
Sono una donna Tardo pomeriggio
Sono una donna Luce d’argento
Sono una donna Luce d’ambra
Sono una donna Luce Smeraldo
Sono una donna Abbandonata
Sono una donna Confusa
Una donna Latitante
Una donna Assente
Una donna Trasparente
Una donna Assenzio
Una donna Tiranneggiata
Una donna Sventrata
Sono una donna con le Ferite
Sono una donna Seducente
Sono una donna che Parla in fretta
Sono una donna Vagabondo
Sono una donna Che sfida
Sono una donna Impazzita
Sono una donna Annientata
Una donna Detonante
Una donna Demone
Sono una donna Embrione
Sono una donna Paradiso
Sono un donna Solo
Sono un donna Farfalla
Sono un donna Giustizia.

Io so come urlare io so come cantare.
Sono la donna che parla in fretta.
Io so come urlare io so come cantare.
Sono la donna che parla in fretta.

Sono la donna Luna
Sono la donna Giorno
Sono la donna Bambola
Sono la donna Rock
La signora nel Lago
La signora nella Sabbia
Sono unaa donna Strega
Sono un donna Mendicante
Una donna Tenebra
Una donna Ombra
Una donna che Canta
Una donna che Dorme
Una donna Musica
Una donna Mistica
Una donna Kaktus
Sono una donna Terribile
Sono una donna Impaziente
Sono una donna Bamabina, e piangerò,
Sono una donna Senza fiato
Sono una donna Tagliata
Una donna Cucita
Sono una donna Infibulata
l’Artista che sogna dentro la sua casa
Sono una donna Criminale
Sono una donna Dissonante
Sono una donna Anarchica
Sono una donna Budda
Una donna Senza casa
Una donna Dimenticata
Una donna Divisa
Una donna che Balla nella sua casa
Sono una donna Contesa
Sono una donna Irrisolta
Che studia
Che scrive
Che chiama
Sono una donna Vendetta
Sono una donna Inventiva
Sono una donna Invettiva.

Io so come urlare io so come cantare.
Sono la donna che parla in fretta.
Io so come urlare io so come cantare.
Sono la donna che parla in fretta.

Sono una donna Angelo
Sono una donna Diavolo
Sono una donna Impoverita
Una donna con bambino
Una donna Ermafrodite
Sono una donna dai Piedi grandi
Sono una donna dal Cuore grande
Sono una donna con il Passaporto
Sono una donna Immigrante
Sono una donna Col peso sulle spalle
Sono una donna Vecchia
Sono una donna Principessa
Sono una donna Serpente
Sono una donna Sensibile
Sono una donna Senza sensi
Sono una donna Ambigua
Una donna Tecnologica
Una donna Magica
Sono una donna Ermetica
Una donna Zingara
Sono una donna Percussione
Sono una donna Ieratica
Sono una donna Vesuviana
Sono una donna Temeraria

Sono una donna Barracuda
Una donna Bellicosa
Una donna Caritatevole
Sono una Assassina sola
e sono seduta nella mia cella
Sono una donna Infiammata pronta a bruciare
Sono la Notoria Infedele
Una donna Infetta
Una donna nella sua casa

Sono un donna Innamorata.
Io so come urlare io so come cantare.
Sono la donna che parla in fretta.
Io so come urlare io so come cantare(x7)
Io so come Godere

"Vieni via con me": gli elenchi di Emma BONINO, Susanna CAMUSSO, Laura MORANTE

sabato 6 novembre 2010

Il diritto ad essere eterosessuali e il diritto a non abortire i doveri dei gay e delle donne

Negli ultimi giorni tra una battuta sessista, una omofoba, gli attacchi ai diritti fondamentali degli esseri umani ed il pacchetto sicurezza, sento molte persone affarmare di avere il diritto d'essere eterosessuali, il diritto di non abortire, che i gay oltre ai diritti hanno anche i doveri, a questo si aggiunge la frequente rivendicazione da parte di alcuni uomini ad avere diritto a parate celebrative del maschio, all'uomo-day, ed in fine che pure le donne oltre ai diritti hanno dei doveri.
Poi quando chiedi a queste persone in che modo il loro diritto ad essere eterosessuali viene ostacolato, non te lo sanno spiegare, cioè in che modo omosessuali e donne riescono ad aggirare le leggi, che sono uguali per tutti, cioè tutte le persone devono pagare le tasse per esempio, devono rispettare la legge per esempio, tutte, neanche questo te lo sanno spiegare.
Non sanno spiegare quali siano i doveri ai quali donne e omosessuali vengono meno se non atravverso la sottrazione agli stessi e alle stesse di libertà personali.
Perchè alla fine chi chiede di poter affermare liberamente di essere omosessuale, cioè di poter vivere la propria vita affettiva alla luce del sole senza per questo essere picchiat*, licenziat*, ingiuriat*, non sta chiedendo sgravi fiscali! non mette in discussione la tua eterossessualità! le tue scelte affettive eterosessuali agli e alle omosessuali non interessano.
Così come la parità dei diritti delle donne, cose come l'essere valutate per le competenze, avere la possibilità di decidere della propria vita affettiva, farsi curare senza dover passare attraverso mille filtri, come se per curare una donna si dovesse prima valutare se se lo merita - ed è ciò che succede mettendo gli obiettori di coscienza negli ospedali -, non comporta affatto la riduzione dei loro doveri, perchè dovrebbe essere così? in che modo? non si sà.
Certe affermazioni vengono fuori solo ed esclusivamente dall'ignoranza, dalla paura, e spesso dall'idiozia, in alcuni casi, soprattutto ai livelli più alti delle gerarchie di potere, dalla malafede.
Idiota chi dice di avere diritto ad affermare la propria eterosessualità, chi vieta agli eterosessuali di baciarsi durante una passeggiata in centro? scambiarsi una reciproca carezza sulla guancia ad una cena romantica in un bel ristorantino a Trastevere o al Borgo marinaro? chi impedisce agli eterosessuali di trovare lavoro? nel privato dei vostri letti quante cose fate che non vorreste si sapessero? se venissi a sapere che la mia oncologa e suo marito si penetrano reciprocamente gli ani con dei falli di plastica, dovrei cambiarla? se venissi a sapere che il mio cardiologo fa sesso orale con la moglie, dovrei cambiarlo? se venissi a sapere che il mio postino condivide il letto con un professore di etnolinguistica, dovrei chiedergli di farsi cambiare zona? se quel professore di etnolonguistica, al ritorno da un convegno, bacia appassionatamente il suo postino, stanco per aver portato la borsa con la posta tutta la mattina, l'università lo deve licenziare? se la mia giornalaia si dà il cambio con la sua amata compagna al pomeriggio, devo cambiare edicola? se la mia panettiera ha abortito perchè non vuole il quinto figlio, devo andare a comprare il pane altrove? se mia cugina ha divorziato perchè il marito dopo dieci anni di matrimonio era diventato anaffettivo e nemmeno si lavava più, non le devo più fare gli auguri al suo compleanno?

Tutte queste persone hanno già gli stessi doveri.
Il diritto ad essere eterosessuali è parte integrante della nostra società, pretendere degli spazi appositi per ri-affermarlo è ridondante e stupido, la nostra è una società eterocentrica.
Nessuno può costringere un uomo o una donna a fare sesso con delle persone del loro stesso sesso se non lo vogliono, ma milioni di omosessuali nel mondo sono stati e sono costretti a fingersi eterosessuali per poter vivere.
Il diritto a portare avanti una gravidanza nella nostra società esiste già, certo le condizioni economiche del nostro paese non consentono ad alcune persone che li desiderano di mettere al mondo dei figli, ma non si capisce in che modo se io vado ad abortire impedisco a te di portare avanti la tua gravidanza, spiegatemelo perchè non riesco a capirlo.

La rivendicazione di questi diritti eterosessuali e antiabortisti è inutile poichè nessuno li ostacola, ve ne rendete conto?

lunedì 1 novembre 2010

Bookout - Fiera del libro LGBTQ

Si terrà dal 12 al 14 novembre 2010 presso la Stazione Leopolda di Pisa, ha il patrocinio della Regione Toscana, è finanziata dal Centro servizi del volontariato Toscana (CESVOT) ed è curata da vari comitati Arcigay toscani.

Nasce Bookout, la prima Fiera del Libro a tema LGBT (lesbico, gay, bisessuale e transgender) mai realizzata in Italia: un percorso che finalmente diventa realtà grazie allʼinteresse e allʼimpegno di associazioni, istituzioni, case editrici, scrittori e studiosi, donne e uomini che riconoscono lʼimportanza di valorizzare questi temi come parte della cultura di mainstream.

Cuore dellʼevento è la Toscana, da sempre un luogo attento ai bisogni di tutti i cittadini, ma la prospettiva è di contagiare presto altre aree dʼItalia, particolarmente quelle dove le persone LGBT hanno maggiori difficoltà ad affermare la propria esistenza.
La Fiera del Libro LGBT si svolgerà dal 12 al 14 novembre 2010 a Pisa, e vedrà la presenza di case editrici e librerie di rilievo nazionale e internazionale, accompagnate da conferenze, spettacoli, dibattiti, reading e laboratori, oltre alla premiazione di “Wordout” – un Concorso letterario rivolto agli allievi delle scuole superiori italiane.
Ma non basta: Bookout propone già dalle prossime settimane un calendario di iniziative (http://bookout.it) che spianano la strada alla Fiera, ospitando interventi qualificati e dando voce a chi saprà parlare di buoni libri. Per Marco Michelucci, responsabile di Bookout, “si tratta di unʼoccasione più unica che rara in Italia, che non riguarda solo le persone LGBT. Per usare una metafora – aggiunge Michelucci – quando compro un libro non lo scelgo dalla copertina; e quando comincio a leggere, mi aspetto solo che sia un buon libro.” Bookout si apre proprio a Pisa con la presentazione del libro- documentario “Les Condamnés” del fotografo francese Philippe Castetbon (il 4 giugno, presso le Librerie Feltrinelli), che ha raccolto immagini e storie di persone che ancora oggi vengono perseguitate e condannate perché nel loro Paese essere gay è un crimine.
Bookout è un progetto ideato dai Comitati Arcigay della Toscana, realizzato con il contributo di Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana). Tutti i partners su http://bookout.it/partners.

Fonte: http://bookout.it/cs/bookout-fiera-libro-lgbt

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