In questi giorni alla televisione passa lo spot che celebra i 150 anni dell'unità d'Italia, accompagnato dall'inno nazionale, "Fratelli d'Italia", ed infatti nel video ci sono proprio solo i fratelli, undici bambini, una piccola squadra di calcio che gioca per strada, che rappresentano il futuro del nostro paese, piccoli guerrieri del campo, che se sapranno fare il gioco di squadra vinceranno
la coppa della vita. La palla finisce sull'albero, il gioco è interrotto. Un bimbo comincia a fischiettare l'inno nazionale, i compagni gli si accostano, è il rito dei calciatori prima del calcio d'inizio ai mondiali qullo di cantare l'inno. I garibaldini cavalcano alzando un polverone. L'Italia di questo spot è quella del dopoguerra, delle strade sterrate e dei paesini sperduti. Una bella italiana, mora e sorridente, dalle forme generose, che si affaccia alla finestra, le signore canute siedono fuori dalle case in una giornata di sole, c'è la banda del paese che suona, Giuseppe Garibaldi in persona recupera la palla e la porge al bambino, da uomo grande a piccolo uomo, giubilo e contentezza, le frecce tricolore attraversano il cielo, il domani è davanti a noi, e in tutto il video non c'è nemmeno una bambina, perchè il futuro di questo paese sarà ancora una volta
solo ed esclusivamente maschio.
W l'Italia e il suo maschio futuro.
2 commenti:
Purtroppo hai ragione :(
Forse però la colpa è anche un pò nostra perché non facciamo abbastanza per noi, come donne...
Certo è un fatto culturale, la coscienza di genere non è favorita, men che meno l'informazione e l'educazione, quando poi l'emancipazione è ostacolata in ogni modo come fai a fare qualcosa? credo bisogna che ognuna di noi che prende coscienza aiuti le altre a farlo, attraverso la condivisione e la discussione.
:)
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