Si parla moltissimo dei modelli estetici imposti dalle riviste di moda, della magrezza proposta o percepita come punto di arrivo o di partenza del successo. Tutto questo parlare sui corpi delle donne, soprattutto, relativamente poco degli uomini, è spesso carico di moralismo, rabbia e colpevolizzazione. Che tu sia magrissima o formosa, ti sentirai addosso un giudizio che va oltre la semplice registrazione della tua presenza. Quando sei formosa però diventi un bersaglio.
Il peso dei giudizi che gli altri esprimono sui nostri corpi condiziona a più livelli le nostre vite, fin dall'infanzia. In alcune i disturbi alimetari si incrociano con altre problematiche, nella maggior parte delle donne la dieta diventa un pensiero cardine, una sottile ma costante frustrazione. "La dieta è il più potente sedativo politico della storia delle donne. Una popolazione con una tale tranquilla ossessione è una popolazione facilmente manipolabile" dice Naomi Wolf in Il mito della bellezza.
In questo post non ho la pretesa di toccare tutti i punti di una delle più spinose e, per molte persone, dolorose questioni che riguardano le nostre vite. E', anzi, solo un punto di partenza, un altro. Non c'è nulla di sbagliato nell'essere magre o magrissime, se per esserlo non fai alcuno sforzo, perché quello è il tuo corpo. La battaglia, quando si tratta di modello unico di bellezza, non è contro le donne magre, ma contro un sistema di controllo che devia la nostra attenzione da tutto ciò che ci potrebbe interessare e rendere felici, per spingerci a odiare e ferire noi stesse. Si può vivere una vita intera odiando la propria carne e lottando contro di se? Milioni di persone nel mondo investono le proprie energie in questo. E' sbagliato.
Mi sono imbattuta di recente in Plus Model Magazine, una rivista virtuale di moda in lingua inglese, che si occupa di donne dai copri che non rientrano nei canoni di bellezza proposti dalle riviste cosiddette mainstream. Qualche volta la mano del grafico si abbatte anche sulle plus model, lisciando e leccando la pelle, la quale, al naturale, sicuramente non risulterebbe mai così compatta, come non lo è quella delle modelle magrissime. Ma quante volte, guardando un abito, abbiamo pensato: a lei sta bene perché è magra? La rivista ha il pregio di rappresentare quella parte di donne che indossano abiti di taglia superiore alla 44, senza giudicarle. Quella parte di donne, quasi sicuramente, maggioritaria che abita il mondo - il rimando politico in questa sproporzione, nell'essere maggioritari ma non contare nulla per chi detiene il potere della parola, è molto forte.
Di questa rivista mi piace anche la frequenza con la quale, sia in copertina che nei servizi interni, appaiono donne di colore e asiatiche. Sfogliandola ho l'impressione di vedere nel contempo qualcosa di bello e qualcosa di vero.
Per chi frequenta facebook questa è la pagina di Plus Model Magazine, questo è il sito internet, questo è il loro tumblr.
Il peso dei giudizi che gli altri esprimono sui nostri corpi condiziona a più livelli le nostre vite, fin dall'infanzia. In alcune i disturbi alimetari si incrociano con altre problematiche, nella maggior parte delle donne la dieta diventa un pensiero cardine, una sottile ma costante frustrazione. "La dieta è il più potente sedativo politico della storia delle donne. Una popolazione con una tale tranquilla ossessione è una popolazione facilmente manipolabile" dice Naomi Wolf in Il mito della bellezza.
In questo post non ho la pretesa di toccare tutti i punti di una delle più spinose e, per molte persone, dolorose questioni che riguardano le nostre vite. E', anzi, solo un punto di partenza, un altro. Non c'è nulla di sbagliato nell'essere magre o magrissime, se per esserlo non fai alcuno sforzo, perché quello è il tuo corpo. La battaglia, quando si tratta di modello unico di bellezza, non è contro le donne magre, ma contro un sistema di controllo che devia la nostra attenzione da tutto ciò che ci potrebbe interessare e rendere felici, per spingerci a odiare e ferire noi stesse. Si può vivere una vita intera odiando la propria carne e lottando contro di se? Milioni di persone nel mondo investono le proprie energie in questo. E' sbagliato.
Mi sono imbattuta di recente in Plus Model Magazine, una rivista virtuale di moda in lingua inglese, che si occupa di donne dai copri che non rientrano nei canoni di bellezza proposti dalle riviste cosiddette mainstream. Qualche volta la mano del grafico si abbatte anche sulle plus model, lisciando e leccando la pelle, la quale, al naturale, sicuramente non risulterebbe mai così compatta, come non lo è quella delle modelle magrissime. Ma quante volte, guardando un abito, abbiamo pensato: a lei sta bene perché è magra? La rivista ha il pregio di rappresentare quella parte di donne che indossano abiti di taglia superiore alla 44, senza giudicarle. Quella parte di donne, quasi sicuramente, maggioritaria che abita il mondo - il rimando politico in questa sproporzione, nell'essere maggioritari ma non contare nulla per chi detiene il potere della parola, è molto forte.
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Per chi frequenta facebook questa è la pagina di Plus Model Magazine, questo è il sito internet, questo è il loro tumblr.
L'immagine è tratta dalla pagina facebook di Plus Model Magazine.
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