EVA AFFITTASI Documentario di Armando Prieto Perez Italia, 2005 60 min
RENT BOYS: voci dalla strada- video-inchiesta di Luca Oliviero e Daniele De Stefano realizzato per la Cooperativa Sociale Dedalus, 2010 25 min
“Come vedi il tuo futuro? Insomma, domani cosa pensi di fare?”
“Se riesco a fare i soldi….ti dico domani che farò!”
A cura di Associazione Le Kassandre in collaborazione con Cooperativa Dedalus e I Punti G.
Alla proiezione dei documentari seguirà dibattito aperto con la partecipazione del gruppo I Punti G (Generi, Generazioni, Ghinee) e gli operatori della Cooperativa Dedalus impegnati nei servizi e nei progetti dedicati alle persone coinvolte nella prostituzione
Per info info@lekassandre.com
L’Asilo Balena (Ex Asilo Filangieri) si trova in vico Giuseppe Maffei 4 (via San Gregorio Armeno) – Napoli.
Il 26 maggio si svolgerà il Salerno Campania Pride 2012, voluto dal Coordinamento regionale LGBT Campania Rainbow,
per festeggiare la giornata dell’orgoglio omosessuale e transessuale e
contrastare tutte le forme di discriminazione e offesa che la comunità
gay, lesbica, bisessuale, queer e trans si trova ad affrontare.
La città di Salerno svolge in questa occasione un ruolo di cerniera con
tutto il meridione d’Italia, come si legge dal sito della manifestazione
“Salerno si proporrà come città-limite, luogo di esperimenti di
trasmissione culturale e umana, ma anche come città dell’accoglienza,
dell’incontro e degli incroci culturali.”
La Campania infatti si muove verso la visibilizzazione e la parità dei
diritti di tutti i cittadini e le cittadine, infatti di recente Napoli si è dotata di Registro per le unioni civili, ed è di questi
giorni la notizia che anche la città di Portici si doterà di un Registro per le Unioni Civili, per coppie etero e omosessuali.
Pareciperà al corteo finale del Salerno Campania Pride 2012, che partirà da p.zza Vittorio Veneto, anche il gruppo Vegetariani e Vegani in Campania
“Presenti a questa manifestazione, convinti che l’omofobia, il
sessismo, il razzismo e la violenza sugli animali, abbiano una matrice
in comune: l’idea del dominio e della prevaricazione sui più deboli. La
nostra presenza, dunque, all’interno del corteo, sarà proprio incentrata
su questo punto: nessuna violenza, nessuna discriminazione è
accettabile. Rivendichiamo anche per gli animali il diritto di disporre
del proprio corpo, il diritto alla libertà.”
Per l'anniversario della legge 194 del 22 maggio 1978, ho utilizzato twitter per linkare altri post sull'aborto e sui consultori. Dato che molte donne si sono avvelenate e sono morte a causa dei decotti a base di prezzemolo ho fatto girare alcune ricette prese da blog culinari, che avevano il prezzemolo come ingrediente principale, associate al messaggio Noi il prezzemolo lo vogliamo usare solo per cucinare.
Questo è ciò che ho fatto girare sull'argomento tramite la mia time line di twitter tra miei twit e retwitt:
Noi il prezzemolo lo vogliamo usare solo per cucinare! Qui;
So del #tgcomsciacallo ma distratt* da questo il resto va avanti Ricordatevi che il buon #medico non obietta;
L'#obiezione di coscienza non può essere usata come una clava vs le #donne, libertà di coscienza si sceglie a monte: altra falcotà;
Diritto all’#aborto, diritto all’#obiezione di #coscienza: come se ne esce?;
Da Noi il prezzemolo lo vogliamo usare solo per cucinare. Lo ripetiamo: oltre tutte le obiezioni scientifiche, il problema che si verrebbe a creare, nell’ipotesi che questa proposta venga valutata seriamente, sarebbe il conflitto tra due esseri eventualmente di pari diritto, la donna e l’embrione. Significa che contraccettivi d’emergenza, pillola abortiva, Ivg (interruzione di gravidanza) diverranno un reato. Significa che le donne che abortiscono e i medici che le fanno abortire, come avveniva un tempo, saranno sbattuti in galera. Significa che, se la Commissione europea sceglie questa strada, tutte le donne sarebbero forzate a portare avanti le gravidanze anche quando c’è pericolo di vita. Chi avrebbe più diritto a vivere, la donna o la blastocisti? La donna o lo zigote? La donna o l’embrione? La donna o il feto? Qualsiasi persona può intravedere l’orrore di una tale deriva giuridica, significherebbe sequestrare un essere umano per nove mesi, chiuderlo in un posto e imporgli uno stato fisico complesso, invasivo e carico di conseguenze, quale è la gravidanza. Non uso a caso il maschile, lo faccio per quelle persone che, quando si usa il femminile, anche grammaticale, non riescono a riconoscere all’oggetto della discussione lo statuto di persona, ma lo riconoscono all’ovulo fecondato che non si è ancora annidato nell’utero. E’ possibile imporre a qualcuno la maternità? E’ possibile imporre a qualcuno di non curarsi? E’ possibile imporre a qualcuno di avere figli gravemente malati? (La già ricordata legge 40 sulla procreazione medicalmente assitita, ci ha provato, ma è in corso di destrutturazione, perché disumana). Per meglio comprendere la violenza di questa costrizione vi rimando all’esempio del “violinista e della donna” di Judith Jarvis Thomson.
Il post per intero su Femminismo a Sud.
La #Legge194 oggi compie 34 anni, ed è una giovane precaria, come molte #donne Buon compleanno #dirittoallasalute e all'#autodeterminazione;
Difendiamo i #consultori pubblici il #dirittoallasalute il #diritto a una consapevole sessualità e maternità #legge194;
#aborto il #prezzemolo lo vogliamo usare per cucinare: Patatine novelle con pesto di prezzemolo e mozzarella http://cuochedellaltromondo.blogspot.it/2007/12/patatine-novelle-con-pesto-di.html #legge194;
#aborto il #prezzemolo lo vogliamo usare per cucinare:crema di rape e prezzemolo http://ilgattogoloso.blogspot.it/2010/03/crema-di-rape-e-prezzemolo.html #legge194;
#aborto il #prezzemolo lo vogliamo usare per cucinare: #ParsleyPesto/Pesto di Prezzemolo http://www.saveur.com/article/Recipes/Pesto-di-Prezzemolo-Parsley-Pesto-With-Anchovies #Legge194;
#aborto il #prezzemolo lo vogliamo usare per cucinare: patate, riso, prezzemolo e parmigiano http://www.unacenaconenrica.com/wp/2011/11/19/sfiziosa-semplice-naturale-economica/ #Legge194;
#aborto il #prezzemolo lo vogliamo usare per cucinare: http://www.lospicchiodaglio.it/ricetta/frittata-prezzemolo #Legge194;
La #Legge194 oggi compie 34 anni, ed è una giovane precaria, come molte #donne Buon compleanno #dirittoallasalute e all'#autodeterminazione
Auguri! A noi e alla #Legge194 #dirittoallasalute #consultori pubblici #diritto all'#autodeterminazione ^_^;
Difendiamo i #consultori pubblici il #dirittoallasalute il #diritto a una consapevole sessualità e maternità #legge194;
#aborto il #prezzemolo lo vogliamo usare per cucinare:Gnocchi di ricotta e prezzemolo http://www.alice.tv/articolo/gnocchi-ricotta-e-prezzemolo #legge194;
#aborto il #prezzemolo lo vogliamo usare per cucinare:Melanzane al prezzemolo e salsa di soia http://www.cookaround.com/le-vostre-ricette/contorni-e-accompagnamenti/melanzane-al-prezzemolo-e-salsa-di-soia #legge194;
#aborto il #prezzemolo lo vogliamo usare per cucinare:Funghi ripieni, la ricetta light e vegetariana http://www.buttalapasta.it/articolo/funghi-ripieni-la-ricetta-light-e-vegetariana/38949/ #legge194;
22 maggio 1978 veniva approvata la #legge194. difendiamo il #dirittoallasalute contro l'#aborto clandestino. #ivg #donne;
#aborto il #prezzemolo lo vogliamo usare per cucinare:Trecce aglio e prezzemolo http://www.cookaround.com/le-vostre-ricette/pane/trecce-aglio-e-prezzemolo #legge194;
En Italia, hoy es el cumpleaños de la ley que permite el #aborto: #legge194 ¡feliz cumpleaños! #derechoalasalud #dirittoallasalute #donne;
#aborto il #prezzemolo lo vogliamo usare per cucinare: Pomodori ripieni con prezzemolo http://www.mammafelice.it/2011/09/07/ricette-microonde-pomodori-ripieni/ #Legge194;
#aborto il #prezzemolo lo vogliamo usare per cucinare: Tagliatelle al prezzemolo http://www.cookaround.com/ricette-di-cookaround/primi-piatti/tagliatelle-al-prezzemolo #Legge194;
#aborto il #prezzemolo lo vogliamo usare per cucinare: zuppa di prezzemolo con cuore di ceci http://cinqueanatre.blogspot.it/2012/02/zuppa-di-prezzemolo-con-cuore-di-ceci.html #Legge194;
#aborto il #prezzemolo lo vogliamo usare per cucinare: Zucchine al prezzemolo http://www.cookaround.com/le-vostre-ricette/conserve-e-verdure-sotto-vetro/zucchine-al-prezzemolo #Legge194;
Ora di pranzo, che mangiate? Io: tofu piastrato con salsa al #prezzemolo xché x ora lo uso ancora solo per cucinare, c'è ancora la #Legge194;
Per fortuna che la #legge194 c'è. Grazie a chi all'epoca si è battuto per avere un diritto civile #liberediscegliere;
#Aborto: 22 maggio 34 anni di #legge194, dimezzati interventi http://www.blitzquotidiano.it/salute/aborto-22-maggio-34-anni-di-legge-194-dimezzati-interventi-1239840/
#OlimpiaTarzia ci riprova. http://www.zeroviolenzadonne.it/index.php?option=com_content&view=article&type=news&id=19400 I consultori non si toccano! #dirittoallasalute #legge194;
Chi trama contro la #legge194 ha a cuore solo i propri interessi 6 donne e tanti uomini che #civoglionomorte http://ritentasaraipiufortunato.blogspot.it/2010/09/sul-corpo-delle-donne-ancora.html?spref=fb;
Per la #Legge194 sì a sostegno alla #maternità no all'#aborto clandestino! Il #prezzemolo lo vogliamo usare solo per cucinare! #ivg #donne;
In marcia senza stare al passo con i tempi http://tarallaordinariafollia.wordpress.com/2012/05/15/in-marcia-senza-stare-al-passo-con-i-tempi/ #prochoice #ivg #aborto #legge194;
i diritti delle donne sono diritti umani, anche un uomo può difenderli, perchè donne e uomini vivono nello stesso mondo :)
È arrivato il momento di scegliere se
tutelare l’autonomia del professionista sanitario (e quindi, del
ginecologo, dell’anestesista o dell’ostetrica) oppure schierarsi dalla
parte delle donne e della loro battaglia
per la libertà e i diritti. La Consulta di Bioetica Onlus ha scelto e
il 6 giugno lancerà in tutta Italia la Campagna contro l’obiezione di
coscienza “IL BUON MEDICO NON OBIETTA. RISPETTA LA SCELTA DELLA DONNE DI
INTERROMPERE LA GRAVIDANZA”.
Il 22 Maggio è l'anniversario della 194. In tutto il paese
manifestazioni e discussioni intorno al punto più controverso e fonte di
disapplicazione "per impossibilità" di una legge dello Stato:
l'obiezione di coscienza.
La logica e le buone pratiche al servizio delle cittadine reclamano
chiarezza sull'abuso che si fa favorendo, attraverso l'obiesione, il
diritto del medico rispetto a quello dell'utente.
A Napoli abbiamo
presentato il libro di Chiara Lalli, appunto sull'obiezione di
coscienza, e abbiamo ascoltato dalla viva voce di chi deve applicare la
legge quanto la facoltà di obiettare sia diventata un un vero e proprio
abuso, una via per la carriera, un impedimento alla gestione corretta di
un servizio che , se non garantito espone i dirigenti ospedalieri al
rischio di perseguimento in termini penali. L'abuso e l'anomalia tutta italiana di medici a metà, che si astengono, pagati, da una mansione che
il servizio pubblico è obbligato a dare, al centro di quest'iniziativa
romana, ma di interesse per tutti, di cui al link qui sotto (cliccate), .
Tutto questo anche per anticipare che l'UDI- Comitato 194 e la rete di
soggetti che in questi anni hanno espresso il controllo sulla legge
promuoveranno, nel mese di Giugno; una serie di iniziative nel programma"Il buon medico non obietta" che ha per altro ottenuto il patrocinio del Comune di Napoli.
Tra un terremoto devastante e un tentativo di massacro, mentre su twitter ci sdegnamo per l'uso non-informativo delle immagini di Melissa Bassi, non troppo sotterraneamente la guerra al diritto alla salute e all'autodeterminazione continua le sue mosse, con un'altra perversione il Life day.
Da Noi il prezzemolo lo vogliamo usare solo per cucinare:
Lo ripetiamo: oltre tutte le obiezioni scientifiche, il problema che si
verrebbe a creare, nell’ipotesi che questa proposta venga valutata
seriamente, sarebbe il conflitto tra due esseri eventualmente di pari
diritto, la donna e l’embrione. Significa che contraccettivi
d’emergenza, pillola abortiva, Ivg (interruzione di gravidanza)
diverranno un reato. Significa che le donne che abortiscono e i medici
che le fanno abortire, come avveniva un tempo, saranno sbattuti in
galera. Significa che, se la Commissione europea sceglie questa strada,
tutte le donne sarebbero forzate a portare avanti le gravidanze anche
quando c’è pericolo di vita. Chi avrebbe più diritto a vivere, la donna o
la blastocisti? La donna o lo zigote? La donna o l’embrione? La donna o
il feto? Qualsiasi persona può intravedere l’orrore di una tale deriva
giuridica, significherebbe sequestrare un essere umano per nove mesi,
chiuderlo in un posto e imporgli uno stato fisico complesso, invasivo e
carico di conseguenze, quale è la gravidanza. Non uso a caso il
maschile, lo faccio per quelle persone che, quando si usa il femminile,
anche grammaticale, non riescono a riconoscere all’oggetto della
discussione lo statuto di persona, ma lo riconoscono all’ovulo fecondato
che non si è ancora annidato nell’utero. E’ possibile imporre a
qualcuno la maternità? E’ possibile imporre a qualcuno di non curarsi?
E’ possibile imporre a qualcuno di avere figli gravemente malati? (La
già ricordata legge 40 sulla procreazione medicalmente assitita, ci ha
provato, ma è in corso di destrutturazione, perché disumana). Per
meglio comprendere la violenza di questa costrizione vi rimando
all’esempio del “violinista e della donna” di Judith Jarvis Thomson.
Oggi lo scenario del tutto cambiato, la mafia, strettamente detta, è stata quasi del tutto messa da parte, la teoria della strategia della tensione per alcuni comincia a vacillare, mentre prende sempre più sostanza l'attentato misogino, il gesto di una persona, un uomo, contro una scuola femminile, per colpire le ragazze, giovani donne, che la frequentano. Sarebbe quindi un tentativo di strage motivata dal gender backlash, cioè la continua e incessante denigrazione e riduzione del genere femminile, di cui ogni giorno parliamo attraverso i blog, quella operata a livello mediatico da trasmissioni populiste, dalle pubblicità, dalla cultura androcentrica e maschilista, e quella operata in rete dai siti antifemministi e dai gruppi che li sostengono. Come si ricordava già ieri su Femminismo a sud i precedenti esistono, non solo nella forma della strage, ma del continuo massacro che è il femminicidio. Ne parlava anche l'UDI, altre donne in rete e oggi Michele Serra.
Ma anche in questo caso, sarebbe riduttivo parlare di folle isolato, perché isolato non è, i suoi complici e mandanti sono ovunque, e se si tornasse all'ipotesi della mafia o della strage di Stato, infondo, colpire una scuola femminile ha lo stesso identico disvalore misogino.
Il tg2 si è chiesto cosa resta a 20 anni
dalla strage di Capaci. Il tg2 si è chiesto cosa cazzo resta a 20 anni
dalla strage di Capaci. Un paese di merda.
Mi sono svegliata tardi, perché tardi ero
andata a dormire ieri sera – che come al solito è più vicina a
stamattina che a ieri. Tardi ho fatto colazione e, invece di accedere
subito a internet come faccio di solito, ho pensato di fare prima una
doccia e qualche servizio in casa. Ho indugiato nei massaggi circolari
per far assorbire bene la crema per il corpo, ho usato due spazzole
diverse per pettinare e fare la piega ai capelli, una grossa per
gonfiare una più piccola per arricciare, mi sono anche fatta le
sopracciaglia ad ala di rondine. Questo pomeriggio a Napoli c’è il banchetto per il boicottaggio
delle grandi multinazionali dell’assissinio animale, tutti noi vogliamo
vivere in un mondo senza sofferenza. Ho scritto un sms a un’amica per
sapere se ci saremmo viste stasera, volevo aggiornare questo blog con
delle belle immagini di un’artista che ho scoperto ieri.
Accendo il pc e scopro che c’è stato un attentato di mafia a Brindisi,
questa mattina, mentre dormivo e sognavo qualcosa che non ricordo più,
una bomba costruita con delle bombole del gas è scoppiata davanti a un
istituto femminile di moda e turismo, una ragazza di sedici anni è morta
un’altra è gravissima, per un momento è stata data anche lei per morta,
ma al tg hanno detto che ancora è viva. Altre persone sono rimaste
ferite. La scuola è intitolata a Francesca Morvillo Falcone, una scuola
che pare si sia distinta per la lotta all’illegalità. E’ una tentata
strage.
Ho messo la notizia su facebook ho controllato twitter, migliaia di twitt raccontano in tempo reale cosa accade a Brindisi, chi dice cosa, si commenta, già ci sono le agenzie in lingua inglese, già c’è chi organizza fiaccolate.
Comincio a non respirare bene, mi si spezza il fiato, piango. Chiamo mia
madre a lavoro, lo sa già, è sconvolta e pure mi dice di calmarmi e che
non devo piangere, mi chiede cosa desidero mangiare oggi. Mando un
messaggio alla mia figlioccia, le chiedo dov’è, anche lei frequenta una scuola
per la moda e il turismo, ha solo due anni in più della ragazza morta.
Mi risponde che è a casa, vado da lei l’abbraccio, non capisce perché
piango. Non glielo so spiegare che ho finito le risosrse.
Scrivo una mail alle persone che sento amiche, devo dire a qualcuno quello che penso.
Adesso tutti diranno è un colpo allo Stato, una scuola per ogni vittima,
magari una strada intitolata, una piazza, ne faranno un simbolo della lotta alla mafia,
ma sono solo il simbolo del fallimento di questo paese. Quanti soldati per le strade? La mafia è lo
Stato, il terrorismo è lo Stato e se l’Italia sprofondasse non
mancherebbe a nessuno, l’UNESCO organizzerebbe bellissime visite
sottomarine al paese sommerso e noi saremmo tutti come i pompeiani,
fermi nel tempo e nello spazio.
Cominciano a comparire i post sui blog, le persone reagiscono, scrivono,
anche io sto scrivendo, ma devo farmi una camomilla, mentre guardo i tg
si condividono su facebook le foto della ragazza uccisa, si chiamava
Melissa .
Mi dispiace non saper analizzare i fatti con mente lucida.
Mi dispiace non avere parole di speranza e coraggio, rabbia e voglia di combattere.
Mi dispiace non essere resistente, non lo sono, me ne voglio solo andare e che nessuno mi dica di essere forte.
Domenica a Roma confluiranno tutti i prolife nella Marcia per la
vita.
Continuano a definirsi prolife e io
continuo a chiedermi cosa significhi essere a
favore della vita quando si impedisce alle donne di curarsi, di vivere
consapevolemente e responsabilmente la maternità, la sessualità – che dio, la
dea, gli dei, l’invisibile unicorno rosa vi scampi dal vivere una sessualità
consapevole! Dirà qualcuno. No agli anticoncezionali, né quelli di emergenza -
pillola del giorno dopo, pillola dei cinque giorni dopo, né quelli comuni, i
preservativi, la spirale, non sia mai, sono strumenti di Satana! E pure in un
libro, di cui non ricordo più il titolo, molti anni fa lessi che Satana non era altro
che l’angelo del dubbio, al quale Dio, con la d maiuscola, quello dei cristiani
e degli ebrei, aveva affidato il pianeta più amato, la Terra.
Il dubbio non è forse una delle basi della ricerca della verità? Vorrei
chiedere, ancora, alle donne che
partecipano alla Marcia per la vita,
cosa intendono per vita? davanti ad una
madre che decide di interrompere la terza o quarta gravidanza perché
rischia di
diventare cieca, perché ha l’hiv, perché ha il cancro, perché ha due
figli con
la leucemia, perché non ha da mangiare - e 250 euro pro-life non
cambiano la
vita a nessuna famiglia. A chi non ha alcun desiderio di diventare
madre, qual è l'alternativa? La costrizione fisica? Alcune risposte le
conosco già, perché è tutta la vita
che cerco di capire cosa porti una donna, che sa bene cosa significa
diventare
madre, quale complesso di responsabilità, impegno, sentimenti ed
emozioni
comporta, cosa la porta dire: io decido per te. Purtroppo sono spesso
domande a vuoto,
perché, come mi capita di dire, queste persone somigliano a zombie, metaforicamente, agiscono in base ad un unico impulso, l’obbedianza ad una
ideologia malata, che con la vita non ha a che fare, ma ha a che fare col
dominio, con la coercizione e l’imposizione, in definitiva col fascismo. Se non puoi vivere nella mia pelle non puoi scegliere per me, è
un
concetto chiaro e semplice, ma a questa chiarezza sono sordi e sorde. A
Roma si marcia per impedire alle persone di scegliere liberamente come
vivere
la propria vita, si marcia per un distorto senso di giustizia che
solidarizza
con una pallina di materiale biologico e non con una donna fatta e
formata, l'umano dov'è? Non
credo nelle maledizioni, ma credo nell’esperienza, così auguro alle
persone di
provare sulla loro pelle cosa significa rinunciare a un figlio al sesto
mese,
auguro il conflitto che deriva dall’essere incinta dopo un abuso,
dall’essere
una ragazzina di quindici anni che si è appena affacciata alla vita,
quella
vissuta materialmente non quella potenziale, e non saper che fare,
perché la
sua casa è un inferno.
Gli auguro di avere dei dubbi, di tornare a essere persone.
Si terrà il 12 maggio nel Salone Genovesi della Camera di Commercio di Salerno il convegno organizzato dall’ONIG - Osservatorio Nazionale Identità di Genere dal titolo “Questioni di genere, Clinica, servizi, associazioni”
L’evento (organizzato con il sostegno, tra le altre, delle associazioni Arcigay Salerno, MIT - Movimento d’Identità Transessuale, Famiglie Arcobaleno)
vuole essere un momento di confronto e riflessione tra operatori,
professionisti, mondo delle istituzioni e delle associazioni, mondo
della formazione e della cultura, sulle questioni di genere, sui servizi
dedicati, sulle buone prassi da condividere.
Il convegno si avvale del Patrocinio dell’Ordine degli Psicologi
della Campania, dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e di
Salerno oltre che della Camera di Commercio, della Provincia e del
Comune di Salerno.
Inizio lavori ore 9.30. La Camera di Commercio di Salerno si trova in via Roma.