di Domenico Zurlo
Ha violentato, torturato e infine ucciso, provocandole atroci sofferenze, la nipotina di 12 anni. Il tutto solo per soddisfare la sua ossessione, quella per i film "snuff", quel genere di pornografia discusso e discutibile per cui vengono girati video amatoriali che riprendono torture realmente messe in pratica, e che culminano con la morte della vittima. John Maden, 38 anni, tramite internet ha reperito tutte le informazioni necessarie per far soffrire al massimo la nipote Tia Rigg, una ragazzina di soltanto 12 anni. Dopo averla convinta ad andare a casa sua chiedendole di fare compagnia alla figlia di 10 anni, John l'ha drogata, l'ha stuprata, l'ha accoltellata allo stomaco e l'ha strangolata con la corda di una chitarra. Dopo che Tia è morta, Maden ha chiamato il 999, dicendo con freddezza: "Ho appena finito di ucciderla".
Proprio ieri il giudice Brian Keith, a Manchester (Gran Bretagna), ha condannato Maden all'ergastolo, paragonandolo a mostri ben più celebri di lui tra la stampa, come lo squartatore dello Yorkshire Peter Sutcliffe e Ian Brady. "Questo è uno di quei casi in cui l'unica pena possibile è quella dell'ergastolo - ha detto Mr Justice - non deve essere prevista alcuna possibilità di rilascio". Quando la polizia arrivò a casa di Maden, si trovò davanti ad una scena orribile: Tia era quasi completamente nuda, con le mani legate dietro la schiena e una corda di chitarra intorno al collo. Vicino al suo corpo senza vita, due coltelli insanguinati. Gli inquirenti trovarono in casa dell'uomo un'ampia videoteca di video snuff di tutti i tipi, dagli omicidi agli stupri, alla pedopornografia. All'interno del suo computer, alcuni files scaricati da internet con le "istruzioni" per uccidere qualcuno accoltellandolo e strozzandolo: il giudice ha definito proprio questi files come "l'aspetto più orribile" di tutto l'omicidio. "E' evidente che Tia Rigg è morta perché lui ha deciso di realizzare le sue fantasie torturandola e uccidendola", ha detto Keith.
L'orribile genere dello snuff movie, diffusissimo nel mercato nero, è stato descritto alla perfezione da Joel Schumacher (Batman Forever, In linea con l'assassino) nel film del 1999 8mm - Delitto a luci rosse, con Nicholas Cage, Joaquin Phoenix e James Gandolfini.
Fonte: http://www.leggo.it/articolo.php?id=83110
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