AFRAGOLA - Una bimba di tre anni e' morta all'ospedale di Ravenna dopo che, alcuni giorni prima, i medici le avevano diagnosticato una banale infezione alla gola, una tonsillite. Dopo la prima visita, e quelle del pediatra, la situazione della piccola era peggiorata fino al ritorno, il 19 febbraio, all'ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna dove la piccola e' poi morta. Secondo quanto riporta oggi il quotidiano Il Mattino i genitori, originari di Afragola ma da anni residenti a Cervia (Ravenna), preoccupati delle condizioni della bambina, si sono sentiti apostrofare da un dipendente dell'ospedale: ''Eccoli, i soliti napoletani piagnoni...''. Poi, prosegue il racconto dei genitori, dopo che la bimba era da due ore in osservazione al pronto soccorso, il trasferimento in rianimazione dove la piccola e' morta per arresto cardiaco. Sullo stesso quotidiano napoletano i responsabili dell'ospedale affermano che il caso della bambina e' stato affrontato ''con il massimo scrupolo'' e che la bimba era giunta gia' in condizioni disperate. Quanto all'espressione ''napoletani piagnoni'' i responsabili del nosocomio hanno detto di ''non poter credere ad una simile circostanza'' e che tutto il personale e' rimasto invece colpito dalla sorte della bimba. La vicenda, di cui si occupano anche alcuni quotidiani dell'Emilia-Romagna, e' stata denunciata dai genitori ai carabinieri e la procura di Ravenna ha disposto l'autopsia. Venerdi' sera la bimba, a causa di un malore, era stata portata dai genitori al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna dove e' morta dopo qualche ora. Per fare luce sul decesso di Luigia Lanzano - una bambina di tre anni figlia di una coppia originaria di Afragola, in provincia di Napoli, ma da alcuni anni residente a Cervia, sul litorale ravennate, in seguito all'esposto presentato dall'avv.Luigi Dulvi Corcione he tutela la famiglia, il Pm di turno, Monica Gargiulo, ha disposto l'autopsia che verra' eseguita entro il primo pomeriggio dal medico legale Adriano Tagliabracci di Ancona. Il consulente della parte lesa sara' il medico legale Tommaso Pascucci di Cesena mentre l'ospedale ravennate si avvarra' dell'anatomo patologo Claudio Morisi. I medici indagati sono due. Secondo quanto esposto dai genitori al quotidiano 'Il Mattino', giovedi' scorso la madre aveva avvisato il pediatra del fatto che la bimba avesse una temperatura corporea di 38 gradi. Quindi sarebbe stata concordata una visita specialistica e alla bambina sarebbero stati prescritti semplici farmaci antipiretici. Dalla visita il giorno dopo in una clinica privata ravennate sarebbe emersa solo un'infezione del cavo orale, ma nel pomeriggio la situazione era peggiorata con febbre a 40 gradi. I genitori hanno lamentato di essere stati bollati, una volta in ospedale, come ''napoletani piagnoni''. Ipotesi questa respinta dall'Ausl ravennate che, attraverso il direttore dell'ospedale, Andrea Neri, ha fatto sapere che ''sono state sentite tutte le persone che sono venute a contatto con i genitori e nessuna ha riferito dell'episodio. Voglio andare fino in fondo in questa cosa'', ma se fosse accaduta ''chiedo scusa'' perche' ''farebbe parte di una cultura che non ci appartiene''. Fino ad ora tuttavia ''l'unico dato emerso viene dal grande impegno, umano e professionale, con il quale abbiamo assistito la piccola paziente e i suoi genitori. La madre e' stata sempre tenuta dentro e adeguatamente informata''. L'evento ''ha scosso e amareggiato tutti: ho passato l'intera domenica ad ascoltare chi ha visitato la bimba tanto che gia' ieri ho fatto avere un relazione al magistrato''. La bambina ''gia' il 26 gennaio scorso era arrivata da noi: in quel caso era stata dimessa in buone condizioni con una semplice sindrome gastrointestinale''. Sabato ''e' stata accompagnata verso le 18,35 sotto shock, gia' in evidenti difficolta' respiratorie. Era fredda e cianotica, abbiamo chiesto pediatra e rianimatore''. La morte della piccola e' arrivata attorno alle 22,30 per arresto cardiaco.
di redazione 23/02/2010
Fonte: acerrano
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