OTTAVIANO - Un commerciante di 46 anni di Ottaviano è finito agli arresti, raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Nola. L’uomo è accusato di stalking. Secondo le indagini condotte dai carabinieri ottavianesi, avrebbe perseguitato e molestato, in maniera sistematica, l’ex moglie, una 30enne polacca. Una persecuzione ormai insopportabile per la ragazza, che ha comportato per lei una svolta in negativo, costretta a cambiare persino le propie abitudini di vita. Ha presentato denuncia contro l’ex marito, e dopo le indagini dei militari dell’Arma, il 46enne è finito in cella a Poggioreale per stalking, minacce, ingiuria e lesioni personali.
di redazione cronaca 25/09/2009
Fonte:nolano
lunedì 28 settembre 2009
giovedì 24 settembre 2009
Ragazza violentata ad Arcinazzo tentato linciaggio dello stupratore
Gli amici della giovane, una ventina in tutto, hanno cercato di farsi giustizia da soli
Sono stati fermati dai carabinieri che avevano rintracciato il diciottenne per portarlo in caserma
ARCINAZZO (Roma) - In lacrime si è rivolta agli amici, a loro ha spiegato cos'era successo mentre tutti la stavano cercando. La reazione è stata immediata: si sono organizzati e hanno cercato di farsi giustizia da soli. Ha rischiato il linciaggio il 18enne romeno accusato dello stupro di una sedicenne italiana durante una festa all'insegna dell'enogastronomia locale, giovedì sera ad Arcinazzo Romano, in provincia di Roma.
La ragazza, dopo una lunga assenza che aveva preoccupato tutti, è tornata nella piazza in cui aveva lasciato i suoi amici, un'area dedicata ai più giovani all'interno della rassegna "Magnalonga". Ha spiegato, tra le lacrime e visibilmente provata, che il ragazzo che aveva conosciuto quella sera si era trasformato in uno stupratore.
Immediata la reazione: gli amici sono andati a cercare il diciottenne in un parco giochi dove era ospitato dal proprietario e hanno cercato di entrare. Il linciaggio è stato sventato dai carabinieri che erano andati ad arrestare il presunto stupratore per portarlo in caserma. All'arrivo dei militari il gruppo è fuggito. Il romeno sarà interrogato in giornata dal pm di Tivoli. E' accusato di violenza sessuale aggravata dalla minore età della presunta vittima.
(22 agosto 2009)
Fonte: repubblica.it
Sono stati fermati dai carabinieri che avevano rintracciato il diciottenne per portarlo in caserma
ARCINAZZO (Roma) - In lacrime si è rivolta agli amici, a loro ha spiegato cos'era successo mentre tutti la stavano cercando. La reazione è stata immediata: si sono organizzati e hanno cercato di farsi giustizia da soli. Ha rischiato il linciaggio il 18enne romeno accusato dello stupro di una sedicenne italiana durante una festa all'insegna dell'enogastronomia locale, giovedì sera ad Arcinazzo Romano, in provincia di Roma.
La ragazza, dopo una lunga assenza che aveva preoccupato tutti, è tornata nella piazza in cui aveva lasciato i suoi amici, un'area dedicata ai più giovani all'interno della rassegna "Magnalonga". Ha spiegato, tra le lacrime e visibilmente provata, che il ragazzo che aveva conosciuto quella sera si era trasformato in uno stupratore.
Immediata la reazione: gli amici sono andati a cercare il diciottenne in un parco giochi dove era ospitato dal proprietario e hanno cercato di entrare. Il linciaggio è stato sventato dai carabinieri che erano andati ad arrestare il presunto stupratore per portarlo in caserma. All'arrivo dei militari il gruppo è fuggito. Il romeno sarà interrogato in giornata dal pm di Tivoli. E' accusato di violenza sessuale aggravata dalla minore età della presunta vittima.
(22 agosto 2009)
Fonte: repubblica.it
Ricovera il figlio per farlo nutrire
ACERRA - MADRE INDIGENTE RICOVERA NEONATO PER FARLO NUTRIRE APPELLO DA MOVIMENTO PER LA VITA,L'AVEVA CONVINTA A NON ABORTIRE (ANSA) - ACERRA (NAPOLI), 31 AGO - Una madre indigente, disperata, fa ricoverare il figlio di appena un mese per garantirgli il latte. E' accaduto ad Acerra, nel napoletano, dove una giovane di 21 anni, nei giorni scorsi ha portato il proprio figlioletto in ospedale, per farlo nutrire. A raccontare il caso i volontari del Movimento per la vita della diocesi locale, che nei mesi scorsi, avevano convinto la ragazza a non abortire. Oggi, quegli stessi volontari lanciano un appello ai cittadini a donare latte in polvere, per poter sfamare il bambino. ''La situazione di questa ragazza e' disastrosa - spiega un' operatrice del Movimento - e' sposata con un ex tossicodipendente che non trova un lavoro stabile, e dal quale ha gia' avuto due bambini, di 2 e 3 anni. Durante la gravidanza ha digiunato piu' volte per poter acquistare il cibo ai suoi figli''. ''Il nostro centro - continua - le aveva procurato del latte, che pero' e' bastato solo per poche settimane. Ieri ci ha telefonato e ci ha raccontato cosa era successo: il denaro scarseggia, e nonostante l'aiuto nostro e della Caritas, non riescono ad andare avanti, tanto che nei giorni scorsi i due hanno ricoverato il bambino, mal nutrito, pur di garantirgli un po' di latte''. L'appello ai cittadini e' di donare il latte in polvere per neonati: ''Chi vuole puo' portarlo direttamente al nostro centro, che si trova al palazzo vescovile in piazza Duomo, dalle 17 alle 19. Ma sono graditi anche altri alimenti per bambini, perche' quella della giovane ventunenne, non e' l'unica storia triste che si consuma nel nostro paese''. (ANSA). Y2W-PGL 31-AGO-09 17:49 NNN
di rc 01/09/2009
Fonte:acerrano
di rc 01/09/2009
Fonte:acerrano
lunedì 7 settembre 2009
Napoli, violenza su una sedicenne in manette 7 minori e un 19enne
In otto hanno provato a violentarla mentre la riprendevano con i telefonini
La ragazza si è riuscita a liberare e ha attirato l'attenzione di una pattuglia
Napoli, violenza su una sedicenne
in manette 7 minori e un 19enne
Per la vittima 10 giorni di prognosi, fermati tutti gli aggressori
NAPOLI - L'hanno circondata, spogliata, palpeggiata. In otto contro una, ma lei è riuscita a divincolarsi e scappare via. E' successo a Scampia, quartiere periferico di Napoli. E sette degli otto aggressori sono minorenni, come minorenne è anche la vittima, una ragazza di sedici anni. L'unico maggiorenne, un ragazzo di diciannove anni, è proprio quello che ha condotto la giovane sul luogo dell'agguato.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, il diciannovenne aveva dato appuntamento alla ragazza per una passeggiata. Ma dopo averla fatta salire in macchina l'ha portata in luogo isolato, dove con minacce e violenza l'ha costretta a compiere atti sessuali. A quel punto è intervenuto anche il branco, che ha provato a bloccare la sedicenne, spogliandola e palpandola, mentre la riprendevano con il telefonino e la minacciavano di mettere i filmati in rete.
La ragazza, però, è riuscita a sottrarsi ai suoi aggressori, ed è fuggita inseguita dagli otto giovani. Le sue urla hanno fortunatamente richiamato l'attenzione di una pattuglia del nucleo radiomobile di Napoli. I Carabinieri, nonostante il branco abbia provato a scappare, hanno bloccato tutto il gruppo, che si era infilato in una strada chiusa.
La sedicenne è stata accompagnata all'ospedale, dove i medici del San Giovanni Bosco di Napoli le hanno prestato le prime cure per per traumi al torace, al bacino e alla testa giudicati guaribili in dieci giorni. Per i sette minorenni si sono aperte le porte del centro di prima accoglienza di viale Colli Aminei, mentre il diciannovenne è stato condotto nel carcere napoletano di Poggio Reale.
(2 settembre 2009)
Fonte:repubblica.it
La ragazza si è riuscita a liberare e ha attirato l'attenzione di una pattuglia
Napoli, violenza su una sedicenne
in manette 7 minori e un 19enne
Per la vittima 10 giorni di prognosi, fermati tutti gli aggressori
NAPOLI - L'hanno circondata, spogliata, palpeggiata. In otto contro una, ma lei è riuscita a divincolarsi e scappare via. E' successo a Scampia, quartiere periferico di Napoli. E sette degli otto aggressori sono minorenni, come minorenne è anche la vittima, una ragazza di sedici anni. L'unico maggiorenne, un ragazzo di diciannove anni, è proprio quello che ha condotto la giovane sul luogo dell'agguato.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, il diciannovenne aveva dato appuntamento alla ragazza per una passeggiata. Ma dopo averla fatta salire in macchina l'ha portata in luogo isolato, dove con minacce e violenza l'ha costretta a compiere atti sessuali. A quel punto è intervenuto anche il branco, che ha provato a bloccare la sedicenne, spogliandola e palpandola, mentre la riprendevano con il telefonino e la minacciavano di mettere i filmati in rete.
La ragazza, però, è riuscita a sottrarsi ai suoi aggressori, ed è fuggita inseguita dagli otto giovani. Le sue urla hanno fortunatamente richiamato l'attenzione di una pattuglia del nucleo radiomobile di Napoli. I Carabinieri, nonostante il branco abbia provato a scappare, hanno bloccato tutto il gruppo, che si era infilato in una strada chiusa.
La sedicenne è stata accompagnata all'ospedale, dove i medici del San Giovanni Bosco di Napoli le hanno prestato le prime cure per per traumi al torace, al bacino e alla testa giudicati guaribili in dieci giorni. Per i sette minorenni si sono aperte le porte del centro di prima accoglienza di viale Colli Aminei, mentre il diciannovenne è stato condotto nel carcere napoletano di Poggio Reale.
(2 settembre 2009)
Fonte:repubblica.it
venerdì 4 settembre 2009
Aggredisce e stupra donna, arrestato
NAPOLI - Un pizzaiolo 26enne è stato arrestato dai carabinieri a Napoli per aver prima aggredito e poi violentato una donna. L'uomo è stato sorpreso mentre abusava della 49enne in via Arno, nel quartiere Soccavo, sulle scalinate dei giardinetti vicini la chiesa 'Madonna di Fatima'. Le indagini hanno accertato che la vittima, una donna russa domiciliata nel quartiere Pianura, dopo aver pranzato in un ristorante di via Giustiniano, dove lavora l'uomo, è stata seguita dal pizzaiolo fino al luogo della violenza. Il 26enne prima si è scagliato contro di lei colpendola con pugni al volto e al corpo e poi, tramortita dalle percosse, è stata immobilizzata dall'aggressore che l'ha spinta contro una ringhiera costringendola a subire lo stupro. La donna è stata accompagnata presso l'ospedale San Paolo dov'è stata medicata per contusioni multiple in tutto il corpo con ecchimosi alle braccia, alle gambe, al volto e al ventre, nonché per lesioni alle parte intime guaribili in cinque giorni. Nel corso della perquisizione del 26enne i militari dell'Arma hanno anche rinvenuto, nella tasca dei pantaloni, un indumento intimo della vittima che è stato sottoposto a sequestro. L'uomo è stato rinchiuso nel carcere napoletano di Poggioreale.
di redazione 01/09/2009
Fonte:nolano
di redazione 01/09/2009
Fonte:nolano
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