Gli amici della giovane, una ventina in tutto, hanno cercato di farsi giustizia da soli
Sono stati fermati dai carabinieri che avevano rintracciato il diciottenne per portarlo in caserma
ARCINAZZO (Roma) - In lacrime si è rivolta agli amici, a loro ha spiegato cos'era successo mentre tutti la stavano cercando. La reazione è stata immediata: si sono organizzati e hanno cercato di farsi giustizia da soli. Ha rischiato il linciaggio il 18enne romeno accusato dello stupro di una sedicenne italiana durante una festa all'insegna dell'enogastronomia locale, giovedì sera ad Arcinazzo Romano, in provincia di Roma.
La ragazza, dopo una lunga assenza che aveva preoccupato tutti, è tornata nella piazza in cui aveva lasciato i suoi amici, un'area dedicata ai più giovani all'interno della rassegna "Magnalonga". Ha spiegato, tra le lacrime e visibilmente provata, che il ragazzo che aveva conosciuto quella sera si era trasformato in uno stupratore.
Immediata la reazione: gli amici sono andati a cercare il diciottenne in un parco giochi dove era ospitato dal proprietario e hanno cercato di entrare. Il linciaggio è stato sventato dai carabinieri che erano andati ad arrestare il presunto stupratore per portarlo in caserma. All'arrivo dei militari il gruppo è fuggito. Il romeno sarà interrogato in giornata dal pm di Tivoli. E' accusato di violenza sessuale aggravata dalla minore età della presunta vittima.
(22 agosto 2009)
Fonte: repubblica.it
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