sabato 2 febbraio 2008

La Brown: Ignoravo cosa fosse uno stupro

VENEZIA - «Avevo 11 anni e mezzo quando ho fatto La ciociara. Allora - erano altri tempi - non sapevo nulla della vita, non sapevo quello che avveniva tra un uomo e una donna, non conoscevo la vicenda del film. De Sica e la Loren furono meravigliosi. Per la sequenza dello stupro De Sica mi spiegava delle brutalità commesse dai marocchini, stava per sfuggirgli la parola stupro, la Loren lo bloccò: "Lei non sa niente". E con grande pazienza lui mi spiegò che i marocchini mi avevano picchiato, mi avevano dato pugni e calci e perciò avevo il sangue addosso e tanto male al grembo. Così è stata girata la sequenza. Solo a 14 anni ho saputo la verità», dice Eleonora Brown, oggi cinquantenne bella e serena, che, dopo aver girato qualche ruolo di bambina «a 16 anni ho smesso del tutto con il cinema. Non era la mia vita e poi non mi piacevo. Ho ripreso gli studi, poi mi sono sposata e ho preso anche una laurea in economia e commercio, per seguire mio marito che era un banchiere». Eleonora Brown è qui per presentare la versione restaurata del grande film di De Sica, salutato ieri, ancora una volta, dagli applausi di chi l' ha scoperto e di chi lo ha ritrovato. un restauro targato "Cinema for ever" di Mediaset e, con la Brown, c' erano oltre ad Emy e Manuel De Sica, Federico Confalonieri, Maurizio Costanzo, Lino Micciché, Goffredo Lombardo. «Cinema for ever è dedicato alla memoria di Carlo Bernasconi, un amico del cinema italiano, è lui che ha voluto le opere di restauro», dice Confalonieri. Il tema dell' incontro è naturalmente «la memoria, non la nostalgia, detesto la nostalgia. La memoria del passato è essenziale per costruire il futuro. Che cosa vedremo fra vent' anni? Non vorrei passare un' altra estate con il rilancio della Fenech e di Alvaro Vitali», dice Costanzo. E con lui sono d' accordo Confalonieri e Micciché - che fornisce le spaventose cifre di tanti film italiani "scomparsi". La memoria è anche il tema caro ad Alberto Sordi, che riceverà oggi il premio Bianchi. Sordi ricorda i tempi del Lido con Greta Garbo e il conte Volpi, i fasti di una volta. Sordi si indigna un po' con gli antiglobal, con l' idea di ospitare il vertice Fao a Roma e con il ministro Urbani, che cita Bergman e non De Sica (il ministro risponderà di essere stato male intepretato). «Per fortuna c' è Berlusconi, nella vita ha fatto qualcosa, mi piacciono quelli che hanno fatto qualcosa». E a Berlusconi va anche il plauso di Jack Valenti: «Sono sicuro che farà bene per l' Italia e per il cinema italiano». (m. p. f.)

Fonte: repubblica.it

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