Ha lasciato un biglietto, dove ha scritto che non ce la faceva più a  sopportare
dispiaceri e una vita di sofferenze, chiedendo di essere  seppellita con lei. Un gesto di dolore estremo si legge in quel messaggio  lasciato da Rosa Turrini, la donna di 49 anni che ha ucciso a coltellate e colpi  di mattarello la figlia Micaela Lelli, di 23 anni, sofferente di un grave  handicap psichico. Dopo l'omicidio la donna ha tentato di uccidersi, tagliandosi  le vene nella loro casa di Sassoleone, nell'appennino imolese.
Le disperate parole della madre omicida sono state riconosciute nella grafia dall'altra figlia, la primogenita, dopo la scoperta del padre. La coppia gestisce un agriturismo a Sassoleone, frazione di Casalfiumanese e l'uomo, non vedendo arrivare la coniuge, è tornato a casa, trovando la figlia morta sul pavimento della camera da letto e la moglie sdraiata sul letto con un braccio squarciato da diversi colpi di un coltello da pane.
Secondo quanto si è potuto capire dagli amici di famiglia e dalla stessa  sorella della donna, si tratta di un epilogo imprevedibile di una storia nota di  sofferenza. Nota perché le condizioni della giovane erano molto gravi e  visibili,
imprevedibile perché Rosa Turrini "viveva per la figlia, viveva per  lei, era la sua ragione di vita". Ma in quel biglietto una madre distrutta  avrebbe scritto che proprio non ce la faceva più: "Basta con questa vita di  sofferenze". E ha posto fine a quella di Micaela, tentando di stroncare anche  la propria.
Fonte: rainews24.it
 

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