martedì 22 gennaio 2008

feto di plastica nella posta

Azione dimostrativa di un gruppo anti-abortista in Wisconsin con un bambolotto di «12 settimane»

RACINE (WISCONSIN/USA) – E' stata una clamorosa e controversa azione dimostrativa quella messa in atto in questi giorni dal potente gruppo anti-abortista americano «Right to Life» in una piccola cittadina statunitense, e sta suscitando un vespaio di polemiche. A più della metà degli abitanti di Racine, nel Wisconsin, sono arrivati per posta delle singolari buste. All'esterno apparentemente anonime, all'interno ccontenevano una lettera informativa dell'associazione contro l'interruzione della gravidanza e un piccolo bambolotto di plastica, a grandezza naturale, che voleva simboleggiare un feto umano. Il finto feto, grande quanto un mignolo della mano, è finito nella cassetta della posta di 44 mila persone .
Come riferisce l'emittente locale WISN non tutti hanno apprezzato l'azione dimostrativa. Molti si sono persino spaventati aprendo l'involucro. «E' un mio diritto scegliere cosa fare del mio corpo. Non sta ad altri dirmi cosa fare», ha detto Mystical Listrom. La pensa allo stesso modo la vicina di casa, Glenda Pollock, rimasta assai perplessa dal bambolotto trovato nella confezione. «Abbiamo voluto, una volta ogni tanto, far parlare la gente dell'argomento», ha spiegato l'ideatore dell'iniziativa, Dave Obernberger, della locale sezione di «Right to Life». Il bambolotto, secondo Obernberger, rappresenterebbe un feto alla 11-12esima settimana di vita. Con quest'azione Right to Life ha voluto anche celebrare il 35esimo anniversario della sentenza della Corte Suprema sul caso «Roe contro Wade» che ha legalizzato l'aborto nel Paese.

Elmar Burchia
18 gennaio 2008(ultima modifica: 19 gennaio 2008)

Fonte: http://www.corriere.it/cronache/08_gennaio_18/feto_plastica_05d6cf4e-c5e4-11dc-8434-0003ba99c667.shtml

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