martedì 16 ottobre 2007

Scende per buttare la spazzatura studentessa violentata a Bologna

Una giovane napoletana di 24 anni aggredita da due uomini
Costretta a salire su un'auto dove è stata stuprata e poi abbandonata

Sempre a Bologna fermato romeno che ha abusato della figlia

BOLOGNA - Ennesima violenza sessuale su una giovane donna a Bologna, la quarta in dieci giorni. Una studentessa napoletana di 24 anni ha raccontato che ieri sera verso mezzanotte era scesa in strada per buttare la spazzatura, nei pressi di via Zanardi, quando è stata bloccata da due uomini, forse nordafricani, che con un coltello l'hanno minacciata e costretta a salire in macchina.

Mentre uno dei due guidava, l'altro l'ha violentata sul sedile posteriore. Poi, secondo il racconto della ragazza, l'hanno abbandonata nei pressi della stazione ferroviaria. E lì, dopo qualche ora, è stata notata da un poliziotto fuori servizio che l'ha ritrovata sotto choc e soccorsa.

Le sue condizioni, un fortissimo stress emotivo, hanno fatto sì che per ben due volte si sia sentita male mentre parlava con i poliziotti della squadra mobile. Proprio il suo stato di choc rende complicata agli inquirenti la ricostruzione del fatto. La ragazza, dopo i malori, è stata riportata all'ospedale Maggiore al pronto soccorso ginecologico, dove era stata subito medicata quando era stata ritrovata.

Gli inquirenti, coordinati dal Pm Valter Giovannini, ritengono credibile la violenza anche se la ragazza verrà riascoltata per cercare di ricostruire l'accaduto, in particolare le modalità dell'approccio e del percorso dell'auto. Su questi dettagli infatti la ragazza non è riuscita a fornire chiare indicazioni.

Sempre a Bologna si indaga anche su un altro episodio di violenza che un romeno ha compiuto sulla figlia, una infermiera di 28 anni. L'uomo, Mihai Bompa, 52 anni, una decina di giorni fa aveva chiesto ospitalità alla giovane. Mercoledì scorso tra i due c'è stata una lite perché lui non voleva che lei frequentasse un connazionale di 26 anni. A quel punto in preda a un raptus, secondo la ragazza, il genitore ha tirato fuori un coltello e, afferrandola per il collo, l'ha violentata.

L'uomo, pluri-pregiudicato appena scarcerato dalla Francia dove ha scontato una pena per clonazione di carte di credito e con precedenti anche in Italia per rapina, furto e danneggiamento, aveva già abusato di lei un anno fa, ma la giovane non aveva detto nulla a nessuno. Questa volta è stata costretta a denunciare il padre dai suoi coinquilini che si erano accorti che qualcosa non andava. Dietro qualche insistenza, lei ha raccontato tutto e l'uomo è stato fermato dalla polizia.

Il pm Valter Giovannini, dopo aver disposto il fermo, ha chiesto la convalida del provvedimento. Durante la notte il magistrato ha sentito la ragazza e, dopo che il padre era stato rintracciato in un locale dove lavora come buttafuori, l'ha interrogato. Tra vittima e stupratore c'è anche stato un confronto. L'uomo ha ammesso di aver picchiato la figlia, ma non la violenza, che invece la ragazza ha ribadito. La donna ha numerose ecchimosi e segni di percosse, ma l'uomo ha detto di non ricordarsi dove l'aveva colpita perché era ubriaco.

(13 ottobre 2007)

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