domenica 2 settembre 2007

Marito padrone e violento

"Mi ha picchiata perché sono uscita a fare la spesa senza chiedergli il permesso"
di Alessandro Cori
«Ero uscita a far la spesa con i miei bambini senza avergli chiesto il permesso, per questo mi ha picchiato». Agitata e spaventata, dopo essersi chiusa nel bagno del suo appartamento insieme ai figli per paura che il marito continuasse a colpirla, una donna marocchina di 36 anni ha spiegato così il comportamento del suo uomo agli agenti che l´hanno soccorsa dopo averla sentita gridare.

Lui, un tunisino di 40 anni, regolare, come la moglie del resto, era ubriaco e visibilmente su di giri, quindi, non contento, si è scagliato anche sui poliziotti e sul fratello della donna, arrivato con gran foga per farsi giustizia da solo.

La giovane marocchina, dopo aver trovato il coraggio di chiamare il 113, cosa non sempre scontata in questi casi, non ha voluto però denunciare il marito, Hamami Bechir Ben Mohamed, che comunque è stato arrestato dalla polizia per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni finalizzate alla resistenza e minacce aggravate. Stesse accuse che hanno fatto scattare le manette anche per il fratello della donna, San Haji Abdelhafid, di 32 anni.

E´ poco prima delle sette di mercoledì pomeriggio, quando al sesto piano di un palazzo popolare di via Gandusio va in scena la violenta lite familiare. L´edificio, abitato in gran parte da famiglie straniere è imponente ma sporco e degradato. Quando i poliziotti, chiamati con il cellulare dalla donna marocchina, arrivano nell´appartamento, della 36enne non c´è traccia. Gli agenti identificano il marito, chiaramente ubriaco, si trattengono ancora un po´ e solo allora sentono la donna urlare dal bagno. Aprono la porta e la giovane marocchina inizia a raccontare la sua verità. Dopo essere uscita a fare la spesa con i figli, di 1 e 3 anni, al suo rientro aveva trovato il marito già in casa. L´uomo, furioso per non averla vista, ha pensato bene di colpirla con una serie di schiaffi sul collo e sul volto. Il racconto della donna viene però interrotto dall´arrivo del fratello, chiamato anche lui dalla giovane dopo essersi chiusa nel bagno. Alla vista del marocchino, il tunisino ubriaco ha afferrato un coltello e si è scagliato contro il cognato, che per tutta risposta si è difeso con un bastone.


All´arrivo di una seconda volante, però, i due hanno cominciato a menare i poliziotti che poi sono riusciti a dividerli e li hanno portati in questura. Per il tunisino, poi, è scattata anche la denuncia per violenza privata e percosse: su questo in Procura è stato aperto un fascicolo. Gli agenti coinvolti nella lite hanno ricevuto 5 e 7 giorni di prognosi per contusioni alla spalla, polsi e gomito. «Non credevo potesse accadere una cosa del genere - racconta un vicino di casa della famiglia, che abita sullo stesso piano - sono due persone molto tranquille, abitano qui da più di un anno e non avevano mai creato problemi. Lei è una ragazza molto gentile, veste all´europea, senza veli o altro. Parla bene l´italiano e mi sembrava fosse felice».
(31 agosto 2007)
Fonte: repubblica.it

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