Domenica mattina, come molte altre
persone, ho contestato la manifestazione delle Sentinelle in piedi,
presenti in varie piazze delle città italiane. Ero con le compagne e i
compagni mentre una dozzina di persone, dall’altra parte di uno
schieramento a quadrilatero di poliziotti in tenuta antisommossa, se ne
stava in piedi, in silenzio con un libro aperto, alcuni lo tenevano al
contrario, a vegliare nel nome della “morale”.
Questa che segue è una guida alle Sentinelle, per chi avesse qualche dubbio su di loro.
Le Sentinelle in piedi si ispirano apertamente ai Veilleurs Debout francesi,
in italiano Vigilanti in piedi, un movimento contrario ai matrimoni tra
persone dello stesso sesso, e di quel movimento copiano modalità e
finalità, oltre che definizioni. Si definiscono infatti “una resistenza
di cittadini che vigila su quanto accade nella società e sulle azioni di
chi legifera denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere
l’uomo e la civiltà”, dicono “vegliamo per la libertà d’espressione e
per la tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e
donna”, cito dal loro sito, si dichiarano apartitici e aconfessionali.
Riporto le loro parole perché le parole sono importanti. Ma partiamo da uno degli elementi finali. Secondo questo articolo
Riporto le loro parole perché le parole sono importanti. Ma partiamo da uno degli elementi finali. Secondo questo articolo
Il 25 ottobre 2013 il marchio “Sentinelle in Piedi®” è stato depositato presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi dal sig. Rivadossi Emanuele, che ha eletto domicilio presso la società Jacobacci & Partners S.p.A. di Torino. Presso quello studio di consulenza presta opera in qualità di “partner” Massimo Introvigne, reggente nazionale vicario di Alleanza Cattolica.
La notizia viene confermata anche dal sito riscossacristiana.it
e dunque, nonostante a parole si definiscano aconfessionali, nei fatti
quello delle sentinelle è un movimento esclusivamente cattolico
(Alleanza cattolica è questo) e, dalla fine di ottobre, è anche un marchio registrato, un brand.
Che le Sentinelle abbiano saputo utilizzare i media a loro vantaggio, come fanno normalmente i marchi commerciali, ce ne siamo accort@ tutt@. Il mercato al quale si rivolgono sono i conservatori più retrivi e i sessuofobi più spaventati.
Che le Sentinelle abbiano saputo utilizzare i media a loro vantaggio, come fanno normalmente i marchi commerciali, ce ne siamo accort@ tutt@. Il mercato al quale si rivolgono sono i conservatori più retrivi e i sessuofobi più spaventati.
Lo stesso articolo riporta anche i tentativi di appropiazione da parte di Forza Nuova,
che ha formato un proprio gruppo di sentinelle, ed è presente con i
suoi esponenti a tutte le manifestazioni di “veglia”. Benché vi sia
all’interno del movimento cattolico una parte che cerca di respingere i
neofascisti.
Come riporta questo articolo
[Vi sono state delle] critiche per impedito ai loro militanti di partecipare con libri come “Omofollia” (che definiscono «appositamente redatto con carattere divulgativo al fine di contribuire alla buona battaglia contro l’ideologia omosessualista») o la rivista “Ordine Futuro”, parlando di «una vera e propria censura, volta ad impedire la visibilità di Forza Nuova all’interno dell’iniziativa».
Possiamo così affermare che quello delle
sentinelle è un brand, una marca commerciale, che sa sfruttare al meglio
i mezzi di comunicazione; che fa riferimento alla religione cattolica e
si trova nell’area di interesse della destra neofascista.
La presenza di alcuni musulmani durante le “veglie”, così come di sedicenti di sinistra, è spiegabile con la comunanza di intenti, intenti che andremo ora a considerare.
La presenza di alcuni musulmani durante le “veglie”, così come di sedicenti di sinistra, è spiegabile con la comunanza di intenti, intenti che andremo ora a considerare.
La parola sentinella è
importante, perché “sentinella” appartiene al lessico militare e
posiziona queste persone e le loro intenzioni all’interno di un campo
semantico preciso, quello della guerra. Sentinella infatti significa “Soldato armato posto di guardia a luoghi, mezzi, persone”.
Autonominatesi o nominate da chi le ha create, soldati e soldatesse,
armati di silenzio, vegliano per una guerra, una guerra contro chi? a
loro dire contro chi “cerca di distruggere l’uomo e la civiltà”,
intendendo con queste parole un’idea precisa di uomo e di civiltà,
concidenti con una morale cattolica e neofascista.
Dicono che sono lì “per tutelare la libertà di espressione”. Ma la libertà di espressione è già tutelata nel nostro ordinamento, si ferma solo davanti a fatti ritenuti comunemente pericolosi o ingiuriosi.
Sostengono di essere “a difesa della libertà di espressione messa in discussione dal ddl Scalfarotto”.
Sostengono di essere “a difesa della libertà di espressione messa in discussione dal ddl Scalfarotto”.
Scopriamo cosa dice la proposta di legge Scalfarotto
La proposta di legge Scalfarotto riguarda l’omofobia e la transfobia. Vado a leggere il testo base della proposta
e ci trovo, in prima battuta, i concetti di orientamento sessuale e
identità di genere, così come sono definiti anche dai manuali di
psichiatria, nulla di nuovo.
All’articolo tre si parla di estendere le norme che tutelano le persone da qualsiasi atto discriminatorio, basato sulla nazionalità, l’etnia e la razza, ossia la Legge Reale Mancino del 13 ottobre 1975, n. 654, a qualsiasi atto basato sull’identità di genere e l’orientamento sessuale. Collegandosi, di fatto, a un concetto già presente nella nostra Costituzione all’articolo 3 che tratta dell’uguaglianza di tutti i cittadini.
A questo punto bisogna leggere la legge Reale Mancino, in vigore dal ’75, e le sue estensioni, per cercare di capire dove si minacci impunemente la libertà di espressione delle persone, perché se B estende A, allora bisogna guardare dove è guasta A. In realtà questa legge, come si legge all’articolo 3 della stessa, punisce
All’articolo tre si parla di estendere le norme che tutelano le persone da qualsiasi atto discriminatorio, basato sulla nazionalità, l’etnia e la razza, ossia la Legge Reale Mancino del 13 ottobre 1975, n. 654, a qualsiasi atto basato sull’identità di genere e l’orientamento sessuale. Collegandosi, di fatto, a un concetto già presente nella nostra Costituzione all’articolo 3 che tratta dell’uguaglianza di tutti i cittadini.
A questo punto bisogna leggere la legge Reale Mancino, in vigore dal ’75, e le sue estensioni, per cercare di capire dove si minacci impunemente la libertà di espressione delle persone, perché se B estende A, allora bisogna guardare dove è guasta A. In realtà questa legge, come si legge all’articolo 3 della stessa, punisce
chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorita' o sull'odio razziale
e
chi incita in qualsiasi modo alla discriminazione, o incita a commettere o commette atti di violenza o di provocazione alla violenza, nei confronti di persone perche' appartenenti ad un gruppo nazionale, etnico o razziale. E' vietata ogni organizzazione o associazione avente tra i suoi scopi di incitare all'odio o alla discriminazione razziale.
Quindi, a meno che non si consideri
“libertà di espressione” discriminare le persone per il colore della
loro pelle o la nazionalità o l’etnia, oppure costituire
un’organizzazione che abbia tra i suoi scopi quello di incitare alla
violenza contro persone di etnia o nazionalità o razza diversa dalla
propria – ad esempio il Ku Klux Klan – e quindi, per estensione con la
proposta di legge Scalfarotto, che inciti alla violenza contro una
persona che abbia un’identità di genere o un orientamento sessuale
diverso dal proprio; a meno che non si ritenga “libertà di espressione”
diffondere idee fondate sulla superiorità e sull’odio di genere, non si
capisce in quale modo si limiti la libertà di espressione delle persone
(che nel nostro ordinamento non coincide affatto con la libertà di
ingiuria) o si cerchi di “distruggere l’uomo e la civiltà” in senso
universale.
Ovviamente di ogni cosa si può fare un
uso strumentale, come l’uso strumentale che l’etnia maggioritaria può
eventualmente fare di una legge contro la discriminazione etnica e
razziale nei confronti di una minoranza. Per fare un esempio, l’uso che
gli xenofobi fanno del concetto di discriminazione di fronte alle lecite
richieste di uguaglianza sociale da parte delle minoranze etniche, e la
conseguente accusa di “razzismo al contrario”, pratica e concetto
completamente scollegato dalla realtà, come abbiamo imparato anche da questo scritto,
accusa mossa a chiunque faccia richiesta di giustizia sociale. Ogni
cosa può essere strumentalizzata, sta alla giurisprudenza correggere le
strumentalizzazioni di una legge e alla società civile contenere le
spinte manipolatorie.
D’altra parte, quella stessa legge, ha avuto diverse estensioni e nella versione del 25 giugno del 1993 essa tutela anche dalle discriminazioni su base religiosa. Ossia all’articolo 3 la stessa dice
E' vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
Non posso, dunque, incitare all’odio
contro i cattolici o i musulmani o gli ebrei o qualsiasi credente di
qualsiasi religione, perché questo significherebbe mettere in perico la
vita delle persone per quelle che sono le loro legittime credenze. Si
configurerebbe un reato grave.
Attenzione però, incitare all’odio non
significa dire che una determinata organizzazione religiosa evade le
tasse, se questo è dimostrabile. Se una tale dichiarazione non è
dimostrabile si potrebbe configurare un reato di diffamazione. Appunto
la legge tutelerebbe quella istituzione religiosa e le persone che ne
fanno parte.
Un uso strumentale del concetto espresso
da questa legge è il richiamo alla cattofobia ogni volta che si
considera un insegnamento della catechesi niente affatto universale. Un
esempio banale, possiamo dire che l’astinenza sessuale rappresenta un
valore per la religione cattolica, ma non lo è affatto per tutte le
persone. Quindi non si può riscontrare un attacco al cattolicesimo
nell’educazione a una sessualità consapevole, la quale non esclude
l’astinenza come libera scelta.
Non bisogna dimenticare che l’odio
razziale e l’odio religioso, come quello di genere e di classe, sono dei
veri e propri ostacoli all’accesso delle persone alle risorse
economiche e sociali, come la scuola e il lavoro. Discriminare qualcuno
non significa solo non accettare che un nero, un ebreo, un rom, una
persona di ceto sociale basso o una donna svolgano un determinato
mestiere, ma anche continuare a sostenere, attraverso le strutture socio
culturali, la loro inferiorità intrinseca, cioè la loro inferiorità
dovuta alla loro natura (i neri sono ritardati perché a loro manca un
gene, le donne non ragionano correttamente a causa del ciclo). E questo
vale anche per le persone che hanno un orientamento sessuale non
corrispondente a quello eterosessuale, ossia le persone omosessuali e
bisessuali (esistono anche le persone asessuali), così come chi ha
un’identità di genere che non corrisponde a quella comunemente definita
come cisgender (qui, qui),
ossia una persona che non riconosce come proprio il ruolo di genere che
gli o le è stato attribuito alla nascita, cioé le persone transessuali.
Consideriamo a questo punto gli altri due
elementi che le Sentinelle in piedi dicono di difendere, quelli mutuati
direttamente dai Vigilanti francesi, il matrimonio e la famiglia
naturale.
Mi è capitato di sentir dire in uno dei video che riprendono le dichiarazioni delle Sentinelle, che la famiglia naturale è quella che si rispecchia in Adamo ed Eva. Bisognerà ricordare, anche ai credenti cristiani, che l’Antico Testamento, e quindi il libro della Genesi, ha un contenuto mitico e allegorico, che Adamo ed Eva non sono mai esistiti, non hanno vissuto centinaia di anni e non hanno generato figli che, presumibilmente, si sono uniti tra di loro per generare l’umanità tutta.
Il mito di Adamo ed Eva racconta di una società patriarcale in cui le donne sono destinare all’accudimento dei figli e gli uomini al lavoro, una società in cui, forse, i concetti di violenza famigliare e incesto non esistevano e vigeva una diversa sensibilità, scritti che determinano e rispecchiano in questo modo una separazione netta dei ruoli di genere a partire dalla differenza sessuale (intesa come differenza morfologica degli organi sessuali che genererebbe anche differenze ontologiche).
Mi è capitato di sentir dire in uno dei video che riprendono le dichiarazioni delle Sentinelle, che la famiglia naturale è quella che si rispecchia in Adamo ed Eva. Bisognerà ricordare, anche ai credenti cristiani, che l’Antico Testamento, e quindi il libro della Genesi, ha un contenuto mitico e allegorico, che Adamo ed Eva non sono mai esistiti, non hanno vissuto centinaia di anni e non hanno generato figli che, presumibilmente, si sono uniti tra di loro per generare l’umanità tutta.
Il mito di Adamo ed Eva racconta di una società patriarcale in cui le donne sono destinare all’accudimento dei figli e gli uomini al lavoro, una società in cui, forse, i concetti di violenza famigliare e incesto non esistevano e vigeva una diversa sensibilità, scritti che determinano e rispecchiano in questo modo una separazione netta dei ruoli di genere a partire dalla differenza sessuale (intesa come differenza morfologica degli organi sessuali che genererebbe anche differenze ontologiche).
Cioè, l’osservazione della riproduzione
sessuata è all’origine di una struttura sociale arcaica che, a partire
da un certo momento, si è diffusa in alcune zone del pianeta. Grazie
all’etnografia sappiamo che non tutte le società considerano la
differenza sessuale un elemento fondante per la divisione dei ruoli,
sappiamo che l’accudimento dei figli può avvenire all’interno di un
nucleo ristretto ed esclusivo, come all’interno di una comunità più
vasta, che le persone di sesso femminile e quelle di sesso maschile o
intersessuali possono svolgere le più varie attività per il
sostentamento della propria comunità, da quelle manuali a quelle
intellettuali e spirituali.
Senza dilungarci troppo, la famiglia naturale, così come è intesa dalle Sentinelle, non è altro che una tipologia di famiglia, tra le altre e che si affianca a esse.
Bisogna specificare, ed è molto importante, che il richiamo costituzionale alla “famiglia naturale”, art.29 della Costituzione italiana, non ha il suo fondamento in questa visione confessionale, anzi, tutt’altro.
La famiglia naturale come la intende la Costituzione, è quella
razionale, ossia quella che si da nella realtà, al di là di qualsiasi
ideologia che cerchi di condizionare il vivere in comune delle persone.
Infatti, il concetto di famiglia condiviso dalla collettività non
corrisponde già a quello di presunta “famiglia naturale” come è intesa
dalle Sentinelle, per di più fondata sul matrimonio che è una
istituzione storicamente determinata, un artificialia. Esiste
una tipologia, tra le altre, di famiglia che si riscontra frequentemente
nella nostra società, ma che si rimodella costantemente a seconda degli
eventi.
Se davvero una famiglia fosse esclusivamente fondata sull’unione di una donna e un uomo, ogni vedovo e ogni vedova si troverebbero nella condizione di doversi immediatamente risposare, pena il non essere più una famiglia, nemmeno alla presenza di numerosi figli, fratelli, cugini, nonni.
Se davvero una famiglia fosse esclusivamente fondata sull’unione di una donna e un uomo, ogni vedovo e ogni vedova si troverebbero nella condizione di doversi immediatamente risposare, pena il non essere più una famiglia, nemmeno alla presenza di numerosi figli, fratelli, cugini, nonni.
Non è unicamente una famiglia quella
composta da persone unite dal contratto di matrimonio. Ad esempio io,
Serbilla, vivo con persone mie consanguinee, ma non sono sposata con
loro, e pure siamo una famiglia, nel nostro sentimento e per la legge.
Non esiste nemmeno la necessità di essere
consanguinei per poter definire il proprio nucleo associativo con la
parola famiglia, basta che delle persone abbiano un legame affettivo e
si trovino a condividere un progetto di vita in comune.
La rigidità dell’idea di famiglia
naturale fondata sul matrimonio eterosessuale, proposta dalle
Sentinelle, si scontra costantemente con la realtà degli stessi suoi
sostenitori, dato che ad accedere al divorzio non sono certamente solo
gli atei o gli acattolici.
Nessuno vieta a queste persone di vivere secondo la loro idea di famiglia naturale, sarebbe una discriminazione.
Nessuno vieta a queste persone di vivere secondo la loro idea di famiglia naturale, sarebbe una discriminazione.
L’approvazione del matrimonio tra persone
dello stesso sesso non comporta alcun pregiudizio per la pratica del
matrimonio in sé, anzi, la rafforza e avvalora come legame
significativo.
Nessuno, poi, vieterà alle persone eterosessuali di sposarsi, dato che si tratta di una estensione del diritto a persone precedentemente escluse per via di una discriminazione su base sessuale; semplicemente potranno farlo anche le persone dello stesso sesso, quelle che decideranno di contrarre il contratto di matrimonio e di ufficializzare la loro unione di fronte alla collettività.
Nessuno, poi, vieterà alle persone eterosessuali di sposarsi, dato che si tratta di una estensione del diritto a persone precedentemente escluse per via di una discriminazione su base sessuale; semplicemente potranno farlo anche le persone dello stesso sesso, quelle che decideranno di contrarre il contratto di matrimonio e di ufficializzare la loro unione di fronte alla collettività.
Una nota
per quelli che temono di vedere matrimoni interspecie. Il matrimonio è
un contratto che può essere stipulato esclusivamente sulla base della
consensualità, infatti durante le dichiarazioni si chiede un “sì” nel
pieno della propria volontà.
Per quanto una persona e un cane possano sentire di essere una famiglia, per il legame affettivo che li lega, non potranno mai contrarre matrimonio, perché il cane non può acconsentire con esplicitezza, di fronte alla legge, a contrarre matrimonio.
Per quanto una persona e un cane possano sentire di essere una famiglia, per il legame affettivo che li lega, non potranno mai contrarre matrimonio, perché il cane non può acconsentire con esplicitezza, di fronte alla legge, a contrarre matrimonio.
Il passo successivo è ovviamente
l’omogenitorialità. Le Sentinelle affermano che un bambino debba essere
cresciuto da una madre e un padre, continuando a fare affidamento a
quell’idea di famiglia naturale che parte da Adamo ed Eva.
Nella realtà quotidiana ci troviamo continuamente davanti a famiglie composte nel più vario modo, in cui i bambini crescono sani e felici, grazie alla soddisfazione delle loro necessità affettive, educative e di sostentamento. Voi potreste garantire, mano sul fuoco, che esclusivamente i bambini che hanno un padre e una madre sono felici?
Volete vedere come sono le famiglie omoparentali? Nel sito delle famiglie arcobaleno di storie ce ne sono diverse, un punto di riferimento è anche AGEDO.
Vi riporto il comunicato stampa diramato dall’ordine degli psicologi a seguito delle dichiarazioni della ministra Lorenzin sulla famiglia omogenitoriale:
Nella realtà quotidiana ci troviamo continuamente davanti a famiglie composte nel più vario modo, in cui i bambini crescono sani e felici, grazie alla soddisfazione delle loro necessità affettive, educative e di sostentamento. Voi potreste garantire, mano sul fuoco, che esclusivamente i bambini che hanno un padre e una madre sono felici?
Volete vedere come sono le famiglie omoparentali? Nel sito delle famiglie arcobaleno di storie ce ne sono diverse, un punto di riferimento è anche AGEDO.
Vi riporto il comunicato stampa diramato dall’ordine degli psicologi a seguito delle dichiarazioni della ministra Lorenzin sulla famiglia omogenitoriale:
“Non è certamente la doppia
genitorialità a garantire uno sviluppo equilibrato e sereno dei bambini,
ma la qualità delle relazioni affettive.” Da tempo infatti ‐ spiega
Giardina ‐ la letteratura scientifica e le ricerche in quest’ambito sono
concordi nell’affermare che
il sano ed armonioso sviluppo dei
bambini e delle bambine, all’interno delle famiglie omogenitoriali, non
risulta in alcun modo pregiudicato o compromesso.
La valutazione delle capacità
genitoriali stesse sono determinate senza pregiudizi rispetto
all’orientamento sessuale ed affettivo.
Ritengo pertanto ‐ conclude il
presidente ‐ che bisogna garantire la tutela dei diritti delle famiglie
omogenitoriali al pari di quelle etero ‐ composte senza discriminazioni
e condizionamenti ideologici”.
Bastano cinque pubblicità in cui due
donne o due uomini fanno colazione coni propri figli in una bella casa
con giardino e la società comincia a cambiare idea. Perché le narrazioni
sono importanti, infatti anche la campagna mediatica delle Sentinelle
si regge su alcune narrazioni, che poi non corrispondono alla realtà dei
loro intenti.
Vedete, la realtà è che “Negli
ultimi quindici anni sono stati documentati comportamenti omosessuali
che vanno dai giochi sessuali a comportamenti genitoriali in coppie
omosessuali in circa 1.500 specie“, è quindi molto molto difficile
continuare a considerare “innaturale” la famiglia omogenitoriale e la
stessa omosessualità. A dire la verità, anche il cambio di sesso è diffuso nella natura naturale.
Veniamo quindi allo svelamento dei presupposti, cioé all’acqua calda – ma questa è una guida alle Sentinelle for dummies.
La cancellazione della legge Reale
Mancino di cui ho scritto poco più sopra, quella che identifica e
punisce i crimini di odio, e la cancellazione della legge Scelba, che
vieta la ricostituzione di un partito fascista, fanno parte del
programma politico di Forza Nuova.
E’ ovvio quindi che essi cerchino di sfruttare a loro vantaggio il brand Sentinelle in piedi.
E’ ovvio quindi che essi cerchino di sfruttare a loro vantaggio il brand Sentinelle in piedi.
Questa non è una guida al fascismo for dummies e do per scontato che sappiate perché è così importante essere antifascisti.
A dispetto delle dichiarazioni di
intenti di alcuni rappresentanti del brand (amore, libertà, rispetto e
giustizia), le reali finalità di queste persone sono la discriminazione e
l’oppressione di una parte dell’umanità. La loro si configura come una
resistenza alla tutela della libertà affettiva degli esseri umani. La
libertà di parola che essi vogliono difendere coincide con la libertà di
igiuria e di istigazione all’odio, entrambe sanzionate dalle leggi e
contrarie alla Costituzione. Le loro manifestazioni, benché si svolgano
in modo silenzioso e composto, sono atti intimidatori verso la società
civile e i legislatori che intendono adeguare alla realtà della
collettività l’ordinamento giuridico.
A questo punto bisogna domandarsi perché
noi, domenica mattina, siamo stat@ respint@ dalla polizia, e loro che
affermano concetti contrari alla Costituzione e alle leggi italiane, e
rappresentano un pericolo per la società, erano protett@.
Perché noi dobbiamo subire minacce fisiche, come è evidente da alcuni video in cui uno dei rappresentanti delle Sentinelle a Napoli, ci minaccia con una spranga, e loro vengono scortati.
Perché noi dobbiamo subire minacce fisiche, come è evidente da alcuni video in cui uno dei rappresentanti delle Sentinelle a Napoli, ci minaccia con una spranga, e loro vengono scortati.
La
libertà che vogliono queste persone è quella di poter continuare a dire
“ricchione” o “invertito”, come fa una delle Sentinelle a Napoli, nello stesso video, impunemente, più o meno come si può definire troia una ministra.
Mentre ero in strada mi è tornato in mente un epitaffio di Kipling che lessi al liceo, riguardava la Grande Guerra, diceva così:
Faithless the watch that I kept: now I have none to keep.
I was slain because I slept: now I am slain I sleep.
Let no man reproach me again; whatever watch is unkept—
I sleep because I am slain. They slew me because I slept.*
In questo scritto, intitolato Sleepy
Sentinel, la sentinella parla di sé stessa e racconta di essere stata
uccisa perché dormiva durante la guardia, adesso che è morta dorme e
nessuno può più rimproverarla per una guardia non fatta. Alcuni
suppongono che sia morta ammazzata dal fuoco nemico, i tedeschi, perché
sonnecchiava in trincea, in realtà la sentinella è stata ammazzata dal
proprio esercito, per aver disobbedito agli ordini ed essersi
addormentata in servizio, punizione prevista dallo Stato maggiore
inglese.
La poesia di Kipling è molto ironica e
l’associazione con la sua figura non è casuale, anche se le Sentinelle
non hanno certamente il carisma della poesia. La fede di Kipling nel
colonialismo, l’idea che l’Inghilterra avesse il diritto di
impossessarsi del mondo in ragione della propria superiorità razziale,
la presunzione del ruolo educativo e morale del colonizzatore, si
ritrovano perfettamente nella violenza delle Sentinelle e di chi le
supporta.
Se qualcuno ha ancora dei dubbi può esprimerli nei commenti.
P.S.
Solidarietà a MadonnaLiberaProfessionista, io sto con te.
Solidarietà a MadonnaLiberaProfessionista, io sto con te.
Nessun commento:
Posta un commento