[Ci tengo a sottolineare che il titolo al maschile è del corriere del mezzogiorno]
Le bande sugli scooter e in auto picchiano e scappano via Ogni notte raid tra piazza Garibaldi, Vasto e Poggioreale
NAPOLI - Ingiurie, botte e pestaggi contro le trans. Cinquanta aggressioni soltanto nell’ultimo mese, un numero che non può più essere una casualità. Il tutto nel triangolo della prostituzione tra piazza Garibaldi, il Vasto e Poggioreale. Una vera e propria caccia all’uomo che avviene nelle ore notturne nell’indifferenza generale. Persone a bordo di scooter o auto, avvicinano, si fermano, picchiano e scappano via. A pochi giorni dal Gay Pride la denuncia arriva dall’associazione TransNapoli che raccoglie le testimonianze e i racconti delle prostitute. L’allarme scatta dopo le 23.
IL RACCONTO - L’episodio più grave due settimane fa nei pressi della stazione: «Mi trovavo tra corso Lucci e piazza Garibaldi - dichiara Luciana F., detta Loredana, transex - quando quattro ragazzi in una golf nera mi hanno investito e fatto cadere a terra. Ho battuto la testa e ho iniziato a sanguinare. Chiedevo aiuto ma la gente non si fermava. Ho provato a prendere il numero di targa, ma hanno fatto retromarcia per investirmi: stavano per uccidermi». Luciana, dopo la corsa in ospedale, è stata medicata per un trauma cranico e varie escoriazioni. «Nessuno dà lavoro a un trans e io mi prostituisco per pagare le bollette, l’affitto, per mangiare - aggiunge - e, beffa del destino, devo essere massacrata in strada».
LA DENUNCIA - Poi è arrivata la decisione di rivolgersi all’associazione e di denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine. «Molte trans non hanno frequentato la scuola - afferma Loredana Rossi, presidente di TransNapoli - e non hanno gli strumenti per poter denunciare. Poi preferiscono non avere guai. Le aggressioni in un mese sono state più di cinquanta, ma una sola è stata denunciata. Grazie all’associazione in tante trovano il coraggio di uscire allo scoperto, ma non basta. Per questo ci rivolgiamo al sindaco de Magistris, che abbiamo votato: le trans vogliono lavoro e politiche sociali». Durante la partecipazione al Pride napoletano di sabato scorso, il sindaco e l’assessore comunale alla Sicurezza Pino Narducci avevano dichiarato il loro obiettivo: «Napoli è di tutti - avevano detto - e assicurando i diritti delle persone a vivere le strade anche di notte, si può avere sicurezza. In questo senso possiamo rappresentare un esperimento in tutto il Paese».
I NUMERI - I dati forniti dall’Unità di strada della coop Dedalus offrono uno sguardo sul fenomeno. Le transessuali prostitute sono 268, nella quasi totalità (234) italiane. La prostituzione è in costante crescita e non è un caso che il boom si registri tra Poggioreale e la stazione, interessando, in particolare, via Gianturco e piazza Nolana. È la porta della città, ormai un suk ingovernabile tra degrado umano e violenza. Forse, per la nuova giunta potrebbero essere preziose le parole di Ermanno Rea in Napoli Ferrovia: «Mi dico che forse dovrei tornare a vivere qui in pianta stabile. Qui alla Ferrovia».
Giuseppe Manzo
29 giugno 2011
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/29-giugno-2011/trans-bloccati-aggrediti-50-un-mese-190977386160.shtml
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