martedì 8 marzo 2011

Giornata internazionale della donna

Per chi avesse ancora qualche dubbio l'origine della giornata internazionale della donna non è nell'incendio della fantomatica Cotton e nemmeno nel leggendario sciopero sanguinoso delle operaie newyorkesi.

L'8 marzo 1917 delle operaie di Vyborg, una città della Russia europea, fecero una manifestazione che diede l'avvio alla rivoluzione di febbraio (8 marzo è nel calendario russo il 23 febbraio), è questa la ricorrenza che si festeggia.

Un'origine vitale, di lotta e consapevolezza civile.
Vi auguro una meravigliosa Giornata internazionale della donna.

Marginalia.
La verità sull'8 marzo La Repubblica.

2 commenti:

Silvia Meazzi ha detto...

Festa della donna 2011: non mimose, ma lavoro e famiglia


La conciliazione tra lavoro e famiglia sembra essere, per le donne, ancora un miraggio. Secondo recenti dati alla nascita del loto primo figlio lavorano 59 donne su 100, ma dopo il periodo di maternità tornano al lavoro solo in 43. Un tasso di abbandono pari al 27%.

Una recente indagine condotta da Manageritalia rivela che se in tutti i Paesi Europei l’occupazione delle neomamme segna un calo nei primi tre anni di vita del bambino per poi recuperare dopo questo traguardo, in Italia il tasso d’occupazione delle donne continua a calare al crescere dell’età dei figli.

Vai alla gallery: Mamme online I motivi sono svariati: le priorità vengono profondamente ribaltate, i costi per baby sitter e nido sono alle stelle, i servizi pubblici offerti a sostegno della famiglia sono rari e spesso inaccessibili alla maggior parte delle mamme, il senso di colpa è in agguato e allora c’è chi sceglie di non tornare a lavoro.
C’è anche, ovvio, chi ci torna volentieri perché ha la fortuna di fare un lavoro che piace e che è remunerativo e chi ci torna perché uno stipendio solo in casa non è sufficiente.

Il quadro è estremamente variegato ma i punti fermi possono essere questi:
• la flessibilità su orari di lavoro e turni è un’utopia per la maggior parte delle donne;
• il part time, che rappresenterebbe una chance interessante, viene spesso respinto e risulta inaccessibile
• il telelavoro resta una parola per lo più sconosciuta (anche se sono lodevoli gli sforzi recentissimi fatti in questo senso dal Ministro Sacconi e i cui frutti si vedranno – forse – in questi giorni)
• spesso al momento del rientro in azienda la mamma/lavoratrice si trova a dover gestire una situazione di disagio che spesso degenera nel vero e proprio mobbing
• i servizi sociali offerti in sostegno alle famiglie (a partire da un assegno familiare all’accesso agli asili nido) sono insufficienti e spesso relegati a qualche volenteroso e più virtuoso comune.

Sarebbe quantomeno interessante se proprio nel giorno della Festa della Donna finalmente le istituzioni e le parti sociali trovassero un accordo su come favorire una conciliazione tra lavoro e famiglia.

Silvia Meazzi ha detto...

BUON 8 MARZO.
UNIAMOCI DONNE, PER PRENDERCI I NOSTRI DIRITTI.
http://www.lametaditutto.com/

Il nostro movimento ha preso forma il giorno in cui fu annunciato l’innalzamento dell’età pensionabile della donna a 65 anni, con l’intento di parificare la legislazione italiana a quella europea.

Noi abbiamo pensato che era GIUSTO.

Finalmente, oltre alla pensione a 65 anni, ci avrebbero dato ANCHE le altre parità delle donne della CEE: un welfare migliore, che aiuti le donne ad accedere al mondo del lavoro, più incarichi di responsabilità, più incarichi istituzionali. Come nel resto d’Europa.

Invece ci hanno dato soltanto l’innalzamento dell’età pensionabile.

Il resto NULLA.

Allora abbiamo capito che se NOI STESSE non ci prenderemo i nostri diritti con le nostre forze, e solo con le nostre forze, saremo sempre donne mortificate e non considerate.

Ora vogliamo la METÀ DI TUTTO.

Questa non è solo una battaglia al femminile, è una battaglia per un grande CAMBIAMENTO.

Con noi ci sarà più ETICA, più MERITOCRAZIA, più POSSIBILITÀ PER I GIOVANI.


SINO A OGGI ABBIAMO:
- fondato un movimento
- raccolto migliaia di adesioni
- creato il blog - www.lametaditutto.com -

NON POTEVA BASTARE: Ora abbiamo gruppi sul territorio. In ogni città in cui siamo stati è presente un responsabile del movimento.

Fondatrice del movimento: CHICCA OLIVETTI

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