Nella dilangante pratica della manipolazione delle informazioni, del revisionismo storico, della malafede e della strumentalizzazione, vi segnalo le vere pagine e veri gruppi femministi, contro la violenza sulle donne e a favore della parità dei diritti in facebook.
Gruppo: La violenza ha mille volti. Impara a riconoscerli
Campagna di passaparola su ZZUB.IT contro la violenza sulle donne promossa da L'Unità.
«Fidanzato violento? Cambialo» La nuova campagna de l'Unità contro la violenza sulle donne.
«Hai un solo modo per cambiare un fidanzato violento. Cambiare fidanzato»: è uno degli slogan, forse il più originale, della nuova campagna contro la violenza sulle donne,promossa da un gruppo di donne di schieramenti politici diversi e che comparirà questo mese su due giornali di opposte tendenze, L'Unità e Il Secolo d'Italia.
Un'iniziativa, quindi (il titolo è significativo: «La violenza ha mille volti, impara a riconoscerli»), che non vuole mostrare le donne come vittime, soggetti deboli, ma come capaci di cambiare la loro condizione.
Denunciando, rifiutando e, appunto, cambiando partner. Le immagini - «donne normali e non veline» è stato sottolineato - sono state realizzate gratuitamente dalle ragazze del Centro di fotografia, la copywriter Eliana Frosati ha curato il messaggio insieme ad Alessandra Bocchetti e alla deputata del Pd Anna Paola Concia.
E due direttrici di quotidiani lontanissimi per orientamento politico, Concita De Gregorio dell'Unità e Flavia Perina del Secolo d'Italia, hanno subito «adottato» l'iniziativa: prima l'uno e poi l'altro giornale sostituiranno, per un mese, la pubblicità con le immagini della campagna.
«Il 2009 si è chiuso bene per il giornale - ha spiegato De Gregorio - quindi ho potuto chiedere all'editore di fare questo sacrificio». E Tiscali, l'azienda telefonica dell'editore dell'Unità Renato Soru, è stata anche tra le prima aziende che hanno aderito alla campagna.
Oltre a Tiscali ci sono Ikea, Sellerio, Nonino, Unilever, Unicredit, Feltrinelli, Conad, Coop e "Ciao Ragazzi", la casa di produzione tv di Claudia Mori che, dopo la fiction su Basaglia (andata in onda su Raiuno), ha prodotto sei puntate di «Un corpo in vendita», sul tema delle violenze contro le donne (tra i registi Marco Pontecorvo, Margarethe von Trotta e Liliana Cavani).
«Campagne di questo tipo superano gli schieramenti - ha sottolineato Perina - e spero che ora venga adottata anche dalle istituzioni, a partire dai Ministeri delle pari opportunità e dell'istruzione».
In Italia, secondo la direttrice del Secolo, «sono stati fatti passi indietro, c'è un ritorno della donna come oggetto. Il nostro è il Paese più maschilista d'Europa».
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