mercoledì 15 settembre 2010

LA LOTTA CONTINUA E IL VOSTRO RICORDO CI RENDE PIU FORTI !

Sono passati due anni dalla "strage di San Gennaro" dove sei migranti furono trucidati dai mitra della camorra. In questi due anni la vita a Castel Volturno non è sostanzialmente cambiata.
La Prefettura di Caserta è divenuta la sede del Modello Caserta voluto da Maroni ossia di quel coordinamento tra le forze dellordine che ha portato allarresto di alcuni esponenti della criminalità e fatto della repressione lunica arma per combattere la camorra. Ma il Modello Caserta ha continuato ad ignorare linsicurezza dei luoghi di lavoro e lo sfruttamento dei lavoratori tutti italiani e immigrati posti quotidianamente di fronte al ricatto o lavoro o diritti. La crisi economica lassenza di strumenti di emersione dal lavoro nero hanno aumentato la discriminazione sociale, lavorativa, giuridica e reso i migranti ancor più vulnerabili, ricattabili da caporali e camorristi.

I migranti continuano ad essere sfruttati nelle campagne, nell'edilizia;
le forze dell'ordine continuano a fermare lavoratori alle 4 di mattina alle rotonde o negli autobus scambiando le vittime dello sfruttamento con i criminali;
ottenere il permesso di soggiorno diventa sempre più complicato e difficile.

Le vittime della strage di San Gennaro erano innocenti lo abbiamo detto dal 18 settembre 2008.
La camorra ha sparato per dare un avvertimento, per marcare il loro potere sul territorio.
A Giuseppe Setola gli è stato contestata anche l'aggravante di "odio razziale" ed il processo sta confermando linnocenza dei sei migranti. Questa verità sembra così difficile da accettare. Giornalisti, scrittori, politici e a volte persino qualche operatore sociale continua a sostenere la tesi che qualche cosa di poco chiaro i sei devono avercela.

Il coordinamento Antirazzista di Caserta, in occasione del secondo anniversario della strage, vuole ricordare i propri morti con la deposizione di una scultura sul luogo dell'eccidio.
Riteniamo infatti che, nonostante il vuoto istituzionale e le "dimenticanze" delle varie amministrazioni succedutesi su questo territorio nell'onorare degnamente le vittime della strage, sia per noi doveroso ricordare il sacrificio di chi è caduto innocentemente sotto i colpi della violenza camorrista e razzista e il coraggio di chi ha denunciato e non ha abbassato la testa.
Il Movimento dei Migranti e Rifugiati vuole perciò riaffermare che la morte di

KWADWO OWUSU WIAFE - IBRAHIM ALHAJI -KARIM YAKUBU (AWANGA)
KUAME ANTWI JULIUS FRANCIS- JUSTICE SONNY ABU -ERIC AFFUN YEBOAH
e la testimonianza dellunico sopravvissuto JOSEPH AYIMBORA grazie al quale è stato possibile arrestare i Killers e che oggi è sottoposto ad programma di protezione

Non è stata invano e che la loro memoria ci rende più forti e determinati nelle nostre lotte.

Non è la violenza della camorra a farci paura ma il silenzio e lindifferenza verso una popolazione di lavoratori immigrati e di rifugiati considerati facili bersagli, sui quali sparare per allenarsi.
VI ASPETTIAMO SABATO 18 SETTEMBRE ALLE ORE 11.00 SUL LUOGO DELLA STRAGE A Castel Volturno nei pressi del locale commerciale ob exotic fashion al numero civico 1083 ss Domitiana per installare una scultura simbolo di fratellanza contro le camorre e il razzismo. Linvito alla partecipazione è stato rivolto anche al Comune di Castel Volturno al quale è stato chiesto di patrocinare liniziativa.

Promotori:
Movimento dei Migranti e dei Rifugiati Ass. Black and White - Ass. Jerry Ass.ne Jerry Masslo - Caritas Ass. Senegalesi di Caserta - Centro Sociale Autogestito ex canapificio- Comboniani- Centro Pastorale Giovanile- Scout- Missionari di Castel Volturno - Operazione Colomba- Padri Sacramentini - Studenti Medi-
Con il sostegno di: ASGI Campania- Circolo Arci Thomas Sankara- Forum Antirazzista Campania

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