lunedì 16 agosto 2010

Stupro, confessioni dal carcere

«DA QUELLA notte vivo sospeso nel vuoto». È la frase che G. F., il diciassettenne che una settimana fa ha stuprato una coetanea francese a Capri, ripete al consigliere regionale Giuseppe Russo, capogruppo del Partito democratico, che ieri pomeriggio ha visitato il carcere di Nisida assieme al radicale Andrea Furgiuele. Un breve colloquio con G. F., rampollo di una famiglia di commercianti del centro residenti da qualche anno a Posillipo, durante una visita nella struttura in cui sono rinchiusi 65 minorenni tra cui dieci ragazze di origini rumene. UN CARCERE minorile sovraffollato in cui dal 10 agosto, dopo la decisone del Gip di convalidare il fermo emesso dalla Procura dei minori, è rinchiuso lo stupratore napoletano G. F. «A Nisida ho avuto modo - commenta il consigliere regionale Giuseppe Russo - di incontrare anche il diciassettenne accusato di aver stuprato la minorenne francese. Un ragazzo confuso, preoccupato per l'attenzione mediatica che si è creata attorno a lui e per la sua carriera scolastica. È disorientatoe non sta studiando». Iscritto all'Istituto Iervolino, G. F è stato rimandato in una materia. All'alba del7 agosto, dopo aver bevuto l'intera notte, ha violentato la ragazza francese in via Ignazio Cerio, una traversa di via Camerelle a poche decine di metri dalla Piazzetta di Capri. Individuato grazie a telecamere e testimonianze e fermato dopo poche ore in una villa di Anacapri G. F, che tra pochi giorni compirà diciotto anni, è stato portato nel centro di prima accoglienza ai Colli Aminei e successivamente a Nisida. Russo racconta di un ragazzo preoccupato per il proprio futuro che non nomina la diciassettenne francese ricoverata sabato scorso al Capilupi dove è stato necessario intervenire con cinque punti di sutura prima che tornasse rapidamente in Francia. «Ho trovato - spiega il consigliere Russo - un ragazzo molto chiuso, terrorizzato dal suo futuro. Ho trovato anche una struttura sovraffollata con cinquantaquattro minorenni maschi in un'area che potrebbe ospitarne al massimo quaranta. Meno problemi per le donne che sono undici, di cui una sola italiana. A Nisida ci sono laboratori di ceramica e arte presepiale oltre a un biennio per pasticcieri. Presto presenterò un disegno di legge che possa costruire incentivi per aiutare questi minorenni a diventare artigiani, ma anche operatori culturali e del turismo». All'iniziativa "Ferragosto in carcere" promossa dai radicali ha aderito anche un altro consigliere regionale del Pd, Rosetta D'Amelio, che ha visitato le strutture di Bellizzi, Ariano Irpino e Sant'Angelo dei Lombardi: «Ho visto bambini di due o tre anni che vivono rinchiusi in carcere assieme alle madri. Un fatto inconcepibile. Bambini che escono per l'ora d'aria, che vivono circondati da persone in divisa, che non hanno mai visto il mare, la montagna o una strada piena di gente. Su questo aspetto tutti abbiamo il dovere di intervenire e, pertanto, preso atto della situazione presenterò proposte concrete e utili». - OTTAVIO LUCARELLI

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/08/15/stupro-confessioni-dal-carcere.html
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A leggere certe riflessioni ti domandi: perchè per la vittima tutta questa preoccupazione non c'è?

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