martedì 11 maggio 2010

UCCIDE PER GELOSIA MOGLIE 21ENNE E FUGGE CON FIGLIA

È stato arrestato a Gela dalla polizia Nicola Incorvaia, 25 anni, la guardia giurata che in nottata ha ucciso con alcuni colpi di pistola la moglie, Emanuela Vallecchi, di 21, per gelosia, fuggendo con la sua figlioletta di due anni. L'omicidio è avvenuto nell'abitazione della coppia in via Canaletto, nel quartiere Olivastro. Il metronotte ha sparato cinque colpi con la sua pistola d'ordinanza calibro 7,65; subito dopo ha lasciato l'arma sull'asse da stiro e si è allontanato con la bimba a bordo della sua Fiat Uno. L'uomo è stato intercettato dopo qualche ora da una pattuglia della polizia mentre vagava per le strade di Gela insieme con la figlioletta. La piccola è stata affidata ai nonni. Secondo le prime informazioni raccolte dagli investigatori tra i familiari, i due coniugi erano sul punto di separarsi.

Fonte:leggo.it

Gela, uccide la moglie per gelosia e fugge con la bimba di 2 anni Arrestato nella notte

Tragedia familiare: una guardia giurata ha fatto fuoco contro la donna, 21 anni, e poi ha preso la bimba: immediate le ricerche: arrestato per omicidio

Caltanissetta, 11 maggio 2010 - Tragedia familiare a Gela. Una guardia giurata di 25 anni, Nicola Incorvaia, ieri notte ha ucciso la moglie 21enne, Emanuela Vallecchi, 22 anni, nell’appartemento alla periferia di Gela,in via Canalotto, ed è fuggito con la figlia Giorgia, di 2 anni.

Secondo quando ricostruito dagli inquirenti la tragedia sarebbe stata originata da problemi familiari e di gelosia. I due sarebbero stati vicini alla separazione. Il metronotte, al culmine di una lite, ha preso la pistola d’ordinanza, una semiautomatica calibro 9, esplodendo contro la giovane cinque colpi.

Subito dopo è fuggito a bordo della propria auto, un’Alfa 147, con la figlioletta. Immediate le ricerche delle forze dell’ordine e poco dopo l’uomo è stato rintracciato dalla polizia in contrada Spinasanta e arrestato per omicidio volontario.



Nicola Incorvaia ed Emanuela Vallecchi stavano per separarsi. Questo il movente che avrebbe scatenato la furia della guardia giurata, la quale ha scaricato sulla giovane donna cinque colpi di pistola calibro 7.65, non lasciandole scampo. La gelosia e la fine del matrimonio, dunque, alla base del tragico delitto. L’uxoricidio si è verificato nella tarda serata di ieri nell’abitazione di via Canalotto, una traversa di via Butera, nei pressi di un supermercato alla periferia della città, nel quartiere Olivastro.

Prima l’ennesimo diverbio con la giovane moglie e poi Incorvaia ha perso completamente la testa. Ha estratto la sua pistola d’ordinanza e ha incominciato a sparare all’impazzata colpendo Emanuela in diverse parti del corpo.
Dopo, resosi conto di quanto fatto, ha telefonato al fratello: "Ho ucciso mia moglie", gli ha detto con la voce strozzata.


Poi, con la sua auto, si è dato alla fuga, abbandonando la pistola sul luogo del delitto e portando via con sè la figlioletta di appena due anni. Il fratello di Incorvaia si è quindi rivolto ad un agente di polizia, in quel momento fuori servizio. Il poliziotto ha rintracciato la guardia giurata e lo ha tranquillizzato dicendogli che la moglie ce l’avrebbe fatta e pregandolo di tornare indietro nei suoi passi. L’assassino avrebbe riferito al poliziotto che sarebbe voluto sparire per sempre, dicendo al tempo stesso, dopo una trattativa, dove si era nascosto.

Una volante lo ha quindi raggiunto, in contrada Spinasanta, a pochi chilometri dal centro abitato e lo ha arrestato. Ad interrogarlo per tutta la notte, alla presenza dei dirigenti del commissariato di Gela, è stato il sostituto procuratore Monia Di Marco. Nicola Incorvaia, fra le lacrime e sotto choc, ha ammesso di aver ammazzato la moglie, perchè non reggeva il dolore della separazione. L’uomo, arrestato per omicidio volontario, è stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone.

agi
Fonte:quotidianonet

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