martedì 2 febbraio 2010

La trappola del vicino Donna rischia lo stupro

GALLARATE Invalido sequestra e cerca di violentare la vicina di casa; la donna è stata salvata dall’irruzione dei carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Gallarate arrivati sul posto due minuti dopo l’allarme.
Risveglio da incubo, ieri (lunedì 1° febbraio) intorno alle 5.20, per i residenti di una palazzina del centro città, destati dalle strazianti grida d’aiuto di una donna: vittima di un piano premeditato e ben congegnato dal vicino di casa, un uomo di 46 anni, disabile motorio parziale e con difficoltà respiratorie dovute ad una malformazione, che ieri ha perso la testa lasciando libera una libido repressa e violenta. Proprio lui che, a detta degli inquilini del condominio, non si era mai rivelato violento, anche se non mancava commenti piccanti all’indirizzo delle condomini. Era ben voluto da tutti: anche a causa della sua invalidità, del fatto che per muoversi dovesse utilizzare una carrozzina oppure appoggiarsi ad un bastone, i vicini lo aiutavano spesso. Parecchi residenti lo aiutavano nei mestieri, c’era sempre qualcuno che si offriva per la spesa e nessuno gli ha mai negato una cortesia. E pare che proprio di questa benevolenza l’uomo si sia approfittato per tentare uno stupro.
Il quarantaseienne probabilmente aveva meditato parecchio, sopra il suo piano. Alle 5.20 di ieri è uscito dal suo appartamento e, stando ai sospetti degli inquirenti, avrebbe fatto scattare i contatori della luce del suo appartamento e di quello della vittima. I contatori sono nel vanoscala, accanto alla porta d’ingresso dell’appartamento dell’arrestato. Dieci minuti prima la vittima, una 40enne che vive con il fidanzato nell’appartamento vicino a quello dell’aggressore, si era alzata per accendere la stufa a causa del freddo: la donna, quindi, si è accorta che la corrente era saltata ed è uscita per riaccendere il contatore. E nel vano scala ha trovato il 46enne che l’aspettava: l’uomo le avrebbe detto di essere anche lui senza corrente e con l’appartamento allagato, chiedendo aiuto alla vicina. La donna si è avvicinata e a quel punto lui l’avrebbe afferrata spingendola nel suo alloggio poi "sigillato" da una porta blindata.
La donna a quel punto era in trappola. Stando alla ricostruzione, lui avrebbe iniziato a spingerla, strattonarla, palpeggiarla sino a buttarla sul letto. Lei gridava invece a squarcia gola chiedendo aiuto. Tutti i vicini sono accorsi; il compagno della donna ha prima cercato di sfondare la porta blindata (che però ha resistito persino ai vigili del fuoco), poi ha sfondato la finestra dell’appartamento sbagliato credendo si trattasse dell’alloggio dell’invalido; con lui anche gli altri condomini, attaccati ai cellulari fissi sul 112. I militari, già di pattuglia in zona, sono arrivati in due minuti: hanno sfondato la finestra dell’appartamento giusto e hanno fatto irruzione. Il quarantaseienne era steso sopra la vittima e cercava di strapparle i pantaloni: i militari l’hanno allontanato e arrestato. La donna, finalmente libera, era illesa anche se spaventatissima.

Fonte:laprovinciadi varese

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