sabato 14 giugno 2008

Viveva chiusa a chiave in una stanza fatiscente.

La donna, 47 anni, è stata liberata dai carabinieri a S. Maria di Capua Vetere
Arrestati madre 80enne, fratello e sorella Un figlio da una relazione amorosa
I familiari la segregano per 18 anni
Rintracciato in casa di uno zio il figlio della donna, 17 anni, che abitava nella stessa casa.

CASERTA - Una relazione amorosa non gradita alla famiglia, da cui nasce un bambino. Così i parenti decidono di "punirla". La protagonista, Maria Monaco, oggi 47enne, con evidenti problemi psichici, è rimasta segregata per diciotto anni. Diciotto lunghi anni prima che la trovassero i carabinieri di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), chiusa a chiave in una stanza fatiscente, in un vecchio edificio rurale. In condizioni igienico-sanitarie che i militari non hanno esitato a definire "indescrivibili". I carnefici, i suoi stessi familiari, sono stati arrestati. Si tratta della madre, Anna Rosa Golino, 80 anni, del fratello, Monaco Prisco, 45, agricoltore, e della sorella Michelina, 51, insegnante di scuola materna. Non è chiaro quanto e cosa sapesse il figlio di questa vicenda terribile. Il ragazzo, uno studente di 17 anni, frutto di quella relazione con un uomo rimasto sconosciuto, è stato rintracciato in casa di uno zio, ma viveva anche lui nella casa degli orrori.

L'hanno trovata al primo piano di quella casa colonica nel rione Sant'Andrea, lungo la strada che conduce alla statale Appia. In stato confusionale. In un degrado tale, che i carabinieri del capitano Carmine Rosciano non sono riusciti a trovare le parole per raccontarlo. Per lei l'orologio si era fermato a quel giorno di diciotto anni prima. Quando per una relazione con un uomo di cui non si è mai saputa l'identità, era rimasta incinta. Un grave peccato per le persone a lei vicine, che si tramutano nei suoi carcerieri. La imprigionano in quella stanza da cui lei non uscirà più.

Vivevano tutti lì, tutti nella stessa casa, come una vera famiglia. E quando sono entrate le forze dell'ordine, arrivate per una segnalazione anonima, a loro sembrava tutto normale. Hanno cominciato a capire la gravità della situazione solo dopo l'arresto del fratello e della sorella della donna, che si trovano ora nel carcere locale. La madre, per via dell'età, si trova agli arresti domiciliari. Le accuse vanno da sequestro di persona a maltrattamenti. I provvedimenti sono stati decisi dal sostituto procuratore del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Ricci, che ha coordinato le indagini. Maria Monaco è stata portata nel reparto di psichiatria del policlinico di Napoli.

Gli interrogativi adesso avvolgono il ragazzo, uno studente di 17 anni, rintracciato in cassa di un parente a San'Andrea, che però viveva anche lui con la nonna e gli zii, e quindi era a conoscenza delle condizioni in cui viveva la madre. Nei suoi confronti non è stato emesso nessun provvedimento. Adesso gli inquirenti stanno cercando di rintracciare quel padre, rimasto sconosciuto per diciotto anni, perchè aiuti a sciogliere alcuni dei dubbi che gravano sull'intera vicenda. Il primo interrogativo che l'uomo potrebbe chiarire è se i problemi psichici della donna siano nati prima o dopo la sua prigionia.

(13 giugno 2008)

Fonte: repubblica

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