sabato 7 giugno 2008

Stupro alla minorenne immigrata il Comune sarà parte civile

Dopo 24 ore ore Palazzo Marino supera l'imbarazzo. De Corato: "Nessuna condiscendenza sulle violenze sessuali"
di Oriana Liso

"Nessuna condiscendenza per chi commette questi reati barbari, tanto più se le vittime sono minorenni". A più di ventiquattrore dall'arresto di Gaetano Calicchio, il 30enne accusato di aver violentato e messo incinta una ragazzina marocchina di 13 anni, anche il Comune prende posizione.

Lo fa il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, annunciando: "Il Comune chiederà di costituirsi parte civile nel processo, richiesta che si andrà ad aggiungere agli altri nove casi di violenza sessuale avvenuti negli ultimi due mesi a Milano".

Aveva destato perplessità il silenzio di Palazzo Marino su una vicenda così grave, con una ragazzina stuprata a febbraio e due coetanee già violentate dallo stesso soggetto. Ieri il vicesindaco ha precisato: "Se dovessimo essere ammessi come parti civili, chiederemo ai responsabili degli stupri un risarcimento per i danni materiali e per quelli all'immagine della città, lesa da questi episodi esecrabili".

Ieri è stato anche il giorno dell'interrogatorio a San Vittore del presunto violentatore, arrestato nella sua casa di via Costantino Baroni: ma il gip Fabrizio D'Arcangelo è rimasto in carcere per pochissimo tempo, perché Calicchio si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Sulla sua abitudine a cercare le sue vittime davanti alle scuole del Gratosoglio le indagini vanno avanti. E gli investigatori della squadra mobile lanciano un appello: se altre ragazzine sono state molestate da Calicchio si facciano avanti, e i genitori non esitino a rivolgersi alla polizia.

Padre Eugenio, parroco della chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa, spera che non si diffonda la psicosi: "È giusto parlarne, e con gli educatori dell'oratorio abbiamo deciso che affronteremo l'argomento con i giovani che vengono da noi. Spero però che la paura non crei ulteriori tensioni in un quartiere già così problematico".


Al Gratosoglio, ieri mattina, ci è andato anche Mario Borghezio, europarlamentare leghista, con tanto di megafono. "Siamo qui per esprimere solidarietà e vicinanza alla bambina e alla sua famiglia, e per dimostrare che la Lega è contro tutte le violenze, peggio ancora se compiute da un italiano che deve subire una sanzione anche più severa", ha spiegato.

Altra reazione dalle istituzioni è arrivata da Mariolina Moioli, assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali, che ha respinto le accuse di usare due pesi e due misure nei casi di stupri di italiani su straniere o di stranieri su italiane: "Il Comune lavora quotidianamente al fianco delle donne che subiscono violenza, con circa 400mila euro l'anno di risorse finanziarie, con nuovi servizi come l'accoglienza per le donne sole; in più, il sindaco Moratti, nel pacchetto sicurezza, ha chiesto l'inasprimento delle pene per chi commette il reato di stupro e ha voluto destinare parte del suo stipendio alle attività di sostegno alle donne vittime di violenza".

Donne che, secondo i dati dei centri antiviolenza della città, hanno sempre più il coraggio di denunciare. Spiega la ginecologa Alessandra Kustermann: "Dal primo gennaio abbiamo raccolto 156 casi di violenza contro gli 81 del 2004: il 54,5 per cento delle vittime sono straniere (e il 22 per cento ha meno di 13 anni), mentre gli autori delle violenze sono soprattutto italiani, la metà delle volte familiari o conoscenti. L'aumento di denunce ci fa sperare di riuscire a infrangere il silenzio della violenza".

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