Bari.
Ha fatto prostituire la figlia, all'epoca 13enne, sottoponendola ad abusi e violenze inaudite, in cambio di pochi spiccioli. A volte persino per una birra o per alcune bottiglie di liquore. Due anni di questo calvario hanno fatto trovare la forza alla ragazza di ribellarsi e denunciare la triste vicenda ai carabinieri, ai quali un anno fa raccontò la sua storia.
L'uomo ora è stato arrestato al termine delle indagini dai carabinieri del Comando Provinciale di Bari. Con l'aiuto di una psicologa, i militari hanno ascoltato la ragazza, figlia unica, ricostruendo 24 mesi di sofferenze al quale il padre l'aveva costretta. In cambio di pochi soldi, la ragazzina ha subito per mesi sevizie della peggiore specie da parte degli amici del padre, e persino violenze di gruppo. L'uomo è finito in carcere, la figlia ha trovato accoglienza e protezione in una struttura protetta ed indagini sono in corso per individuare i "clienti" ed eventuali altri responsabili.
Ma non si tratta, purtroppo, di un caso isolato. Meno di un mese fa una simile notizia ha choccato la Sicilia. Una madre costringeva da più di due anni la figlioletta a prostituirsi.La donna, insieme a tre uomini, costringeva la bambina, che oggi ha 14 anni, ad avere rapporti sessuali con numerosi uomini dietro il pagamento di 30 euro a prestazione. Era prorpio la madre a gestire gli "incontri" della figlia. Il compenso in denaro, variava dai 15 ai 30 euro, a seconda della durata e
della natura della prestazione.
Fonte: libero.it
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