Questo libro parla di libertà. Libertà desiderata, ottenuta al prezzo della sua stessa negazione. Libertà violate nell’intimo delle nostre vite. Questo libro parla di coscienza. E di obiezione di coscienza. Parla di coloro che disobbedendo alla guerra hanno ottenuto il servizio civile. Parla di coloro che, invece, dell’obiezione di coscienza ne fanno un uso ipocrita e ingiusto, rendendola strumento per vietare le altrui libertà. Parla dei medici che si rifiutano di eseguire le interruzioni volontarie di gr
avidanza, non garantendo un servizio che per legge, la 194, dovrebbe essere sempre alla portata di ogni donna.
Questo libro parla di donne e uomini, e delle storie dei loro corpi. Per ricordare che dietro l’obiezione di coscienza ci sono cose ben più importanti, come i nostri diritti alla salute e all’autodeterminazione.
In Italia, complici il movimento per la vita e la morale cattolica dominante, le percentuali di ginecologi obiettori negli ospedali pubblici sono in pericoloso aumento. In alcune regioni, Puglia Campania Lazio Veneto, sfiorano punte dell’80\90%.
Eppure il punto della legge 194 non è diffondere la cultura della vita, ma garantire a noi tutte salute e libera a scelta a fronte di una decisione impegnativa, ma sempre personale, come la riproduzione.
Oggi le nostre libertà vanno difese dall’arroganza di chi crede di avere una morale valida per tutt@. Per questo vogliamo il movimento per la vita fuori dai consultori e gli obiettori fuori dagli ospedali pubblici.
Sarà presente l’autrice Chiara Lalli.
Chiara Lalli è autrice di “Libertà procreativa”, “Dilemmi della bioetica” , “Buoni genitori. Storie di mamme e di papà gay” e “C’è chi dice no. Dalla leva all’aborto. Come cambia l’obiezione di coscienza”.
Questo libro parla di donne e uomini, e delle storie dei loro corpi. Per ricordare che dietro l’obiezione di coscienza ci sono cose ben più importanti, come i nostri diritti alla salute e all’autodeterminazione.
In Italia, complici il movimento per la vita e la morale cattolica dominante, le percentuali di ginecologi obiettori negli ospedali pubblici sono in pericoloso aumento. In alcune regioni, Puglia Campania Lazio Veneto, sfiorano punte dell’80\90%.
Eppure il punto della legge 194 non è diffondere la cultura della vita, ma garantire a noi tutte salute e libera a scelta a fronte di una decisione impegnativa, ma sempre personale, come la riproduzione.
Oggi le nostre libertà vanno difese dall’arroganza di chi crede di avere una morale valida per tutt@. Per questo vogliamo il movimento per la vita fuori dai consultori e gli obiettori fuori dagli ospedali pubblici.
Sarà presente l’autrice Chiara Lalli.
Chiara Lalli è autrice di “Libertà procreativa”, “Dilemmi della bioetica” , “Buoni genitori. Storie di mamme e di papà gay” e “C’è chi dice no. Dalla leva all’aborto. Come cambia l’obiezione di coscienza”.
Fonte: facebook
Nessun commento:
Posta un commento