mercoledì 11 maggio 2011

Lorella Zanardo "L’Agguato"

La serata è stata bella, c'era nell'aria la possibilità di togliere i muri di incomprensioni che spesso si erigono tra donne. Ho parlato con Carla, ho parlato con Pinuccia, Marina mi ha introdotta, Luisa mi ha consigliata. E' la Libreria delle Donne, stasera 10 maggio. Io ero stanca per due anni passati sul territorio, ma lì mi sono sentita bene.

Poi esco, tolgo la catena alla bici, sono le 11 di sera, in giro non c'è nessuno.

Le porte dell'auto parcheggiata davanti a me si spalancano di colpo, alzo la testa e 3 persone e una luce fortissima mi vengono incontro.

E' la troupe di Strisica la Notizia.

Chiedo alla ragazza che mi investe con una serie di domande come si chiama, lei esita, poi veloce  mi risponde "Elena",  ha 26 anni, dice che è contenta di avere fatto la velina, che nessuno l'ha obbigata e che io la offendo con il nostro documentario, dice così o qualcosa di simile.

Io sono sulla bici, e mi invade una tristezza infinita: Striscia usa quella violenza che io condanno: prima il plagio del documentario, ora questo agguato notturno, da ore mi aspettavano fuori dalla porta della Libreria.

Dico ad Elena ciò  che chi mi segue sa bene, e che sa anche lei presumibilmente, e gli autori: il nostro documentario è una critica all'uso del corpo delle donne nelle immagini tv, non alle donne che fanno tv. Di Striscia passano poche immagini nel nostro video. La reazione di Striscia è spropositata: noi con un doc fatto in casa e loro con i milioni di euro a disposizione e 7 milioni di persone tutte le sere.

Elena non mi lascia parlare, so che si usa così in tv. La guardo, voglio entrare in relazione ma lei non può, si vede che usa il metodo televisivo, parla veloce, accusa e non da tempo per la replica.

Nemmeno per un attimo provo fastidio verso di lei, per i mandanti sì, per la loro codardia. perchè non sono venuti loro? Uomini senza coraggio, così come si usa ora.

Io non mi occuperò di questa diatriba miserabile, ho altro da fare.

Però credo che chi mi legge potrebbe reagire. Se 3 milioni e mezzo hanno visto il documentario Il Corpo delle Donne e se continuate a chiederci di proiettarlo e se a migliaia dite che vi è servito, ora è il momento di dire voi cosa pensate. Anche quelle giornalista, quei gruppi di donne che il video lo hanno visto, che lo hanno lodato, appprezzato ma che spesso tacciono.

La protervia di questi autori corrisponde al clima di prevaricazione e di impunità che si respira oggi.

E comunque sì, ha ragione mio figlio tredicenne. siamo stati veramente efficaci, con zero euro investiti, a dare così fastidio a quei milionari di Striscia, Mediaset.

Dal blog di Lorella Zanardo.

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