Antefatto: nel 2006 una ventenne ritardata mentale e in condizioni familiari disastrose fu violentata da un parente e, in una visita medica in ospedale, trovata incinta. La legge argentina prevede che in un tale caso non sia punibile l’aborto, ma alla richiesta dell’intervento da parte della madre l’ospedale rifiutò e la indirizzò a un’altra struttura. Intanto si muovevano enti religiosi e organi giudiziari per impedire l’aborto e alla fine la famiglia si vide costretta a rivolgersi a una clinica clandestina.
Nel maggio del 2007 alcuni enti sudamericani di difesa delle donne e dei disabili portarono il caso al comitato dell’ONU per i diritti umani. Finalmente, nel maggio di quest’anno, il comitato delle NU ha emesso la sentenza di condanna dello Stato argentino per la mancata applicazione della legge e la conseguente violazione dei diritti della giovane cittadina.
Apprendiamo dal sito del Réseau de Santé des Femmes d’Amérique Latine et des Caraïbes che gli enti che avevano presentato il ricorso alle Nazioni Unite esprimono la loro soddisfazione per le conseguenze positive che la sentenza avrà per la giovane e per la sua famiglia, ma soprattutto mettono in evidenza il valore di carattere generale del riconoscimento dei diritti dei cittadini. Il comitato per i diritti umani delle NU considera che nei casi di aborto non punibile non è ammissibile l’ingerenza dello Stato, che verrebbe a violare il diritto alla riservatezza, e avverte inoltre che lo Stato, sottraendo i mezzi d’interruzione della gravidanza, si rende responsabile di violazione dei diritti di eguaglianza e di libertà dalla tortura e dai trattamenti degradanti e del diritto all’intimità. Viene espressa inoltre la preoccupazione per quanto avviene in Argentina, ove contrastanti decisioni delle autorità locali mettono in dubbio la capacità dello Stato di garantire i diritti costituzionali. Importantissima è allora la garanzia che non si ripeteranno casi di simili violazioni dei diritti dei cittadini e quindi l’obbligo per lo Stato di prendere misure a tale scopo e di darne comunicazione al comitato per i diritti umani delle NU.
Ermanno Morgari
http://www.uaar.it/news/2011/05/27/aborto-argentina-sentenza-storica-del-comitato-per-i-diritti-umani-dell-onu/#comment-502979
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