Lettera per tutti quei quotidiani settimanali e mensili che sposano le battaglie delle e per le donne ma di fatto continuano a sfruttare l'immagine femminile per richimare l'attenzione del pubblico maschile.
La lettera di Giorgia Vezzoli, Francesca Sanzo, Lorenza Garbolino:
Siamo grate/i alla vostra testata per la visibilità data alla reazione di tutti noi e delle donne in particolare. Tuttavia, se davvero vogliamo che questo impegno abbia delle conseguenze reali, occorre avere il coraggio di fare delle scelte editoriali coerenti.
A parte pochissime testate, tutta la galassia mediatica - compresi i giornali femminili - non gioca quasi mai a favore delle donne. Dai contenuti alle pubblicità, alle innumerevoli incongruenze.
Se da una parte si cavalca l'indignazione delle donne facendosi paladini della loro dignità, dall'altra ci si comporta come chi la calpesta, continuando a pubblicare corpi di donne per la svendita, fotogallery inutili, video terrificanti senza informare, riflettere, analizzare. Quale sarebbe la coerenza editoriale?
Gli scandali sessuali sono anche il prodotto di una sottocultura diffusa negli ultimi anni proprio dai media, che hanno basato una parte considerevole dei contenuti usando corpi di donne.
Le conseguenze di questa sottocultura le paghiamo noi, nella nostra vita quotidiana.
ISTRUZIONI:
- Copincollate la lettera
- Pubblicatela come nota fb taggando le pagine de La Repubblica, l'Unità e delle testate che desiderate
(oppure mettetela fra i commenti dei post delle loro pagine Fb)
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Iniziativa della Campagna IO NON CI STO agli stereotipi:
http://vitadastreghe.blogspot.com/2010/05/io-non-ci-sto_10.html
(Foto dell'evento by http://www.valgraphicart.blogspot.com/)
Fonte:http://www.facebook.com/event.php?eid=165696433477984
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