Varese - La ragazza, 19 anni, è stata portata in Italia da connazionali con un inganno
Vergine romena messa in vendita per 30 mila euro: riesce a salvarsi
Sequestrata da cinque persone in un appartamento, è riuscita a chiamare i carabinieri che l'hanno liberata
Varese - La ragazza, 19 anni, è stata portata in Italia da connazionali con un inganno
Sequestrata da cinque persone in un appartamento, è riuscita a chiamare i carabinieri che l'hanno liberata
VARESE - Una vergine venduta al mercato del sesso vale anche di più, per questo le avevano raccontato che l'avrebbero offerta al miglior acquirente con un annuncio su Internet, al prezzo di 30mila euro; che l'avrebbero fatta visitare da un medico che certificasse l'illibatezza, e ne avrebbero pubblicizzato il profilo con foto provocanti. Di certo, le hanno scattato delle immagini, truccata e in abiti succinti, mentre la tenevano sequestrata in una casa di Golasecca, vicino Gallarate. Il resto è invece da accertare e sta tutto nelle dichiarazioni che la ragazza romena ha fornito ai carabinieri.
La giovane di 19 anni è stata liberata da un blitz scattato ieri mattina, in risposta a una disperata chiamata: «Via Roma, aiuto, donna, Romania» sono le poche cose in uno stentato italiano che la giovane è riuscita a dire, approfittando di un'ora d'aria che le era stata concessa, e durante la quale aveva memorizzato il numero civico e il nome del paese. I carabinieri hanno suonato e la 19enne, in lacrime, si è divincolata e si è gettata tra la braccia del maresciallo. In quella casa, dove è stata anche stata tenuta legata, la guardavano a vista tre albanesi e due romeni; c'erano anche due donne, che si prostituivano e che volevano indurla a fare lo stesso mestiere.
In quell'appartamento c'era finita perché in Romania una donna le aveva promesso aiuto per emigrare, spiegando che i figli gestivano un ristorante a Milano. In pochi giorni, a settembre si era trovata su un furgone diretta in Italia, insieme al falso pizzaiolo e alla sorella di lui. Una volta giunta a Golasecca le avevano detto la verità: «Non c'è nessun ristorante, devi fare la prostituita, ci devi ripagare il viaggio». I proventi sarebbero stati divisi tra i cinque aguzzini, ma i tentativi per instradarla alla prostituzione sono stati maldestri. Una prima volta era stata portata a casa di un 65enne ma l'incontro non si era consumato perché la ragazza aveva pianto e aveva urlato fino a farlo scappare. I cinque sono stati arrestati: sono accusati di sequestro di persona, induzione alla prostituzione e riduzione in schiavitù.
Roberto Rotondo
12 ottobre 2010
Fonte: http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_ottobre_12/varese-verginita-vendita-internet-romena-1703932844686.shtml
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