Punibile per stalking la persecuzione con messaggi su facebook
Facebook entra nel mirino degli inquirenti. È infatti punibile per stalking la persecuzione attuata anche con video e massaggi inviati sui social network.
Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 32404 del 30 agosto 2010, ha confermato la custodia cautelare per atti persecutori pronunciata dal Tribunale di Potenza nei confronti di un uomo che aveva inviato una serie di filmati a luce rosse e fotografie alla ex. Dopo aver avuto una relazione sentimentale con lei l’imputato aveva iniziato a mandarle foto e video che li ritraevano durante i rapporti sessuali. Uno di questi era stato inviato anche al nuovo compagno di lei.
Dopo la denuncia era finito in carcere. Poi il Tribunale lo aveva messo agli arresti domiciliari. Contro questa decisione lui ha presentato ricorso in Cassazione ma senza successo. La sesta sezione penale, con una sentenza destinata alla massimazione ufficiale, lo ha infatti dichiarato inammissbile precisando che la persecuzione attraverso l’invio di video e messaggi tramite facebook è idonea a configurare il reato di stalking.
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