Pluripregiudicato di 46 anni arrestato ieri sera a Milano con l'accusa di violenza sessuale
MILANO - Dopo essersi dichiarato sieropositivo, ha costretto lei, sua ospite, a un rapporto senza preservativo, perche' - come le ha detto picchiandola - vuole infettare tutte le donne. Per questo un pluripregiudicato di 46 anni, Roberto C., e' stato arrestato ieri sera a Milano dalla polizia con l'accusa di violenza sessuale.
La sua vittima e' una donna belga di 32 anni che, dopo un periodo trascorso nel dormitorio di Viale Ortles, si era spostata nell' appartamento dell'uomo, in via Cirie', su consiglio di amici.
Nelle due settimane trascorse insieme, come la donna non ha nascosto alla polizia, i due avevano avuto rapporti sessuali, ma sempre protetti. Nella mattinata di ieri, invece, l'uomo ha costretto la sua ospite a un rapporto senza preservativo.
Quando in serata ha cercato di ripetere la violenza, lei si e' ribellata ed e' stata picchiata. A quel punto ha chiamato la polizia ed e' scesa in strada ad aspettare l'arrivo dei soccorsi. Al suo fianco, l'aggressore semi-svestito.
La donna e' stata accompagnata al Pronto Soccorso dell'ospedale Niguarda e al Centro Antiviolenze, che hanno riscontrato la presenza di contusioni sul suo corpo. Lui, invece, e' stato arrestato per violenza sessuale. Da quanto si e' appreso dalla Polizia, la donna circa sette anni fa avrebbe gia' denunciato una violenza sessuale avvenuta nei dintorni della Stazione Centrale.
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Ospita l' amica a casa e la violenta Sono sieropositivo, ti contagerò
Repubblica — 21 agosto 2010 pagina 6 sezione: MILANO
MENTRE la violentava, le urlava di essere sieropositivoe che voleva contagiarla. Completamente ubriaco, ha costretto la donna, una belga di 32 anni ospite a casa sua, a un rapporto sessuale non protetto.A violentaree rischiare di infettare la donna, Roberto C., 46 anni, pluripregiudicato ed effettivamente sieropositivo, come poi hanno accertato gli agenti delle volanti dopo aver esaminato la documentazione clinica nella sua casa. L' uomo è stato fermato nella notte vicino al palazzo dove abita in via Cirié, a Niguarda. La vittima si è decisa a denunciare l' uomo dopo che, ancora ubriaco e stordito dalla marijuana, aveva ripreso a picchiarla pretendendo un altro rapporto senza il preservativo. Quando la polizia ha soccorso la povera ragazza, l' ha trovata in stato confusionale, coperta di lividi e graffi. Accompagnata prima al pronto soccorso del Niguarda e poi al centro soccorso violenze sessuali della clinica Mangiagalli, è stata dimessa dopo che gli esami hanno confermato lo stupro. «Ero da lui da una quindicina di giorni - ha detto la ragazza belga agli agenti - ci avevano presentato alcuni amici comuni, quando ero al dormitorio di viale Ortles. Con lui avevo avuto dei rapporti sessuali consenzienti, ma è stata la prima volta che mi ha costretto a uno senza protezione». La donna, incensurata, separata da un italiano, e madre di due bambini piccoli affidati ad una comunità, vive da anni come una clochard mangiando e dormendo dove capita. Sette anni fa, in stazione Centrale, aveva subito un' altra violenza sessuale, finita in una denuncia di cui ha subito informato la polizia. Ma ora la sua paura è di essere stata contagiata dal pregiudicato. Una sieropositività, quella dello stupratore, che risulta dalla documentazione clinica trovata dalla polizia in via Cirié. Nell' abitazione, trovate anche confezioni di metadone, usate dall' uomo per cura la sua tossicodipendenza. Se gli esami delle prossime settimane accertassero che la donna è stata contagiata ed è sieropositiva, la posizione dell' arrestato diventerebbe più pesante: all' accusa di violenza sessuale si aggiungerebbe l' imputazione di lesioni gravissime. Intanto, la ragazza, è stata trasferita in una comunità protetta. - SANDRO DE RICCARDIS
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/08/21/ospita-amica-casa-la-violenta-sono.html
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