sabato 20 settembre 2008

Torino, spara alla moglie e tenta suicidio nel bagagliaio il cadavere della figlia

Matteo Gliatta, 48enne dipendente delle Poste, soffriva da tempo di crisi depressive
Ricoverato in condizioni non gravi all'ospedale di Pinerolo è ora piantonato dai carabinieri

TORINO - Una tragedia familiare ha sconvolto stamane Luserna San Giovanni, un piccolo comune in provincia di Torino. Matteo Gliatta, 48 anni, dipendente delle Poste di Abbadia Alpina a Pinerolo, ha sparato alla moglie e poi ha rivolto l'arma contro di sé, tentando di uccidersi. Marito e moglie sono stati ricoverati in ospedale. L'uomo è grave. Il dramma, poco dopo: quando cioè gli inquirenti hanno scoperto il cadavere della figlia della coppia, una bambina di 8 anni, nel bagagliaio della loro automobile. La bimba è stata uccisa con un colpo di pistola alla testa.

Agghiacciante la ricostruzione dei fatti: Gliatta è andato a prendere la figlia a scuola, poco dopo l'inizio delle lezioni e ha convinto la mestra a farla uscire in anticipo. Una volta rimasti soli le ha sparato un colpo alla testa, ha messo il corpo nel bagagliaio dell'auto e poi è tornato e casa.

Sempre con una scusa ha convinto la moglie Lorella Magnano, 46 anni, a seguirlo fino a Luserna Alta, in una strada isolata dove le ha sparato e ha poi tentato di suicidarsi. Ferita a un polmone, la donna è ora ricoverata all'ospedale San Luigi di Orbassano, sempre in provincia di Torino.

L'uomo, che si è sparato alla testa, è invece piantonato all'ospedale di Pinerolo. Da tempo sofferente di crisi depressive è accusato di omicidio aggravato, tentato omicidio e porto d'armi abusivo.

A dare l'allarme è stata una passante che ha visto i corpi dei due coniugi riversi per strada in mezzo al bosco. La vettura in cui è stato trovato il cadavere della bambina, una station wagon nera, è la stessa con cui il padre era andato a prenderla a scuola.

Per il procuratore della Repubblica di Pinerolo, Giuseppe Amato "la dinamica dei fatti è ormai sufficientemente chiara, mentre stiamo ancora cercando di ricostruire i motivi che possono avere portato a questo gesto".

(18 settembre 2008)

Fonte: repubblica

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