Il 1° ottobre alle ore 9 presso il Tribunale dei Minori in Taranto vecchia, si tiene la prima udienza del processo contro i responsabili dello stupro di gruppo che subì Carmela , una ragazzina di 13 anni che il 15 aprile 2007 morì buttandosi dal balcone.
Il Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario sarà presente al processo, perchè vogliamo che da questo processo esca la verità e per dare tutto il nostro sostegno al padre di Carmela, che trasformando il dolore in forza, ribellione, ha costituito un Comitato perchè Carmela e altre ragazzine, stuprate, violentate, uccise come lei, continuino a vivere.
Carmela aveva denunciato di essere stata violentata; e nessuno, né polizia, né magistrati, né assistenti sociali le avevano creduto o l’avevano presa sul serio.Ma le istituzioni avevano anche fatto di peggio. Hanno considerato Carmela «soggetto disturbato con capacità compromesse» e, quindi, poco credibile.
Invece di perseguire chi l’aveva violentata, hanno di fatto perseguito una bambina rinchiudendola in vari istituti in cui Carmela non voleva stare. E, come ha denunciato il padre, usando il metodo facile di «calmarla» con psicofarmaci.
Carmela aveva manifestato in vario modo la sua disperazione, ma per tutta risposta era stata classificata come "soggetto con problematiche psichiatriche". E questi stessi magistrati, psichiatri che hanno deciso per Carmela, contro Carmela, quando è morta, si sono detti «sorpresi».
Chi volevano coprire? Ragazzini, figli di papà, o di gente conosciuta a Taranto? Ora verrà fuori dal processo la verità? O si vorrà continuare ad infangare l’immagine di Carmela, della sua famiglia, uccidendola due volte?
Saremo anche noi là perché questo non accada.
Via: Il paese delle donne
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