domenica 7 settembre 2008

Fano, uccisa entreneuse dell'Ecuador Arrestato il compagno, un italiano 42enne

Forse la gelosia all'origine della tragedia

L'uomo è ora piantonato in ospedale: dopo il delitto ha tentato il suicido lanciandosi sotto un tir

FANO (Pesaro Urbino) - Una ventiduenne dell'Ecuador, Sofia Varela Freire, è stata trovata uccisa in un appartamento di Rosciano di Fano (Pesaro Urbino). Il delitto risale alla notte scorsa. In Italia la ragazza aveva lavorato come badante ma anche come entreneuse in un locale notturno. Il compagno della vittima, Raffaele Caposiena, odontoiatra di 42 anni originario di Castel di Sangro (l'Aquila), è piantonato in ospedale. In serata a suo carico è stato spiccato un mandato di arresto per omicidio volontario aggravato dall'efferatezza: avrebbe ucciso a martellate la compagna ecuadoregna per poi tentare di togliersi la vita lanciandosi sotto un tir in autostrada.

LA DINAMICA - Stando alle prime risultanze investigative, la ragazza è stata assassinata con uno o più colpi di martello alla testa, sferrati con una violenza tale da sfondarle la scatola cranica. Quando venerdì mattina la donna delle pulizie ha scoperto il cadavere, Sofia Margarita era seduta, vestita, davanti alla tv accesa, sul divano dell'appartamento di Rosciano dove aveva convissuto con Caposiena, morta da ore. Nell'abitazione non c'erano segni di colluttazione: l'arma è già stata ritrovata e posta sotto sequestro dalla polizia, insieme a vari documenti ed altri elementi utili. Sarà l'autopsia, affidata dal pm Silvia Cecchi al prof. Giorgetti, a stabilire con precisione l'ora del decesso e la successione dei colpi, che hanno lasciato il viso della giovane quasi indenne. Il perito si avvarrà della consulenza di un biologo, ed eventualmente di un tossicologo. Quanto al movente del delitto, il quadro è ancora in via di composizione. Di certo la relazione fra la ragazza e un uomo di vent'anni più grande era diventata molto conflittuale. C'è chi dice che lei stava per lasciarlo, mentre altri ricordano che l'odontoiatra era particolarmente geloso e possessivo. Non ha ancora trovato conferma la voce che Caposiena, al momento unico indiziato, abbia lasciato un biglietto di spiegazioni nella Mercedes parcheggiata vicino a una piazzola di sosta dell'A14 prima di lanciarsi contro il primo tir in transito.

Fonte:ecologiasociale

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