I primi particolari emergono dall'interrogatorio di Victor da parte del giudice spagnolo
Omicidio e aggressione sessuale le accuse. Custodia cautelare per evitare la fuga
L'assassino ha spiegato che la ragazza lo ha rifiutato. Per questo l'ha soffocata
Avrebbe nascosto il corpo nel portabagagli di un'auto. "Ho fatto una cosa ripugnante
di ALESSANDRO OPPES
BARCELLONA - E' stato ascoltato dal giudice istruttore del tribunale di Blanes Maria Teresa Ferrer e adesso passerà i prossimi due anni in carcere: le accuse avanzate contro il barista uruguaiano sono omicidio e aggressione sessuale. Il magistrato spagnolo ha stabilito che Victor dovrà rimanere in custodia cautelare per i prossimi due anni e, se il processo non verrà allestito in questo lasso di tempo, la custodia potrà essere rinnovata ad altri due anni, per un totale di quattro. Le motivazioni di questa decisione, risultata obbligatoria visto che l'uruguaiano non ha dimora fissa in Spagna, sono il rischio di fuga e quello di occultamento delle prove. Alla fine dell'interrogatorio di oggi, Victor è stato trasferito nel carcere di Girona. Non gli sarà concesso neppure il pagamento di una cauzione.
Intanto la famiglia della ragazza uccisa a Barcellona, per bocca del suo avvocato, ha dichiarato di voler continuare a mantenere il silenzio stampa, almeno fino a quando non verranno resi noti i risultati dell'autopsia. "Più passano i giorni più aumenta il loro sconforto" ha dichiarato l'avvocato Pardo. La squadra di legali che tutela gli Squarise ha inoltre annunciato di voler chiedere una nuova autopsia sul corpo della ragazza, una volta che la salma sia tornata in Italia. "Valuteremo con l'anatomopatologo Fenato la necessità di una nuova autopsia in base agli esiti di quella spagnola" ha detto l'avvocato Squarise, che ha però sottolineato che "l'istituto di medicina legale di Girona in Spagna dove è stata eseguita l'esame sulla salma, è uno dei migliori d'Europa".
L'omicidio. I particolari dell'assassinio emergono dal primo atto emesso dal giudice spagnolo. Victor ha raccontato di aver passato la serata con Federica. All'uscita del locale sono rimasti da soli e hanno cominciato a baciarsi: "Federica mi piaceva - ha confessato il giovane uruguaiano - e ho cercato di fare sesso con lei. Ma non voleva andare oltre e mi ha respinto...". A questo punto, Victor non ci ha più visto; alcol e droga, probabilmente gli hanno fatto perdere la testa. Stando alla sua confessione l'omicidio sarebbe avvenuto in due fasi. Prima l'avrebbe stordita, poi, dopo essersi accorto che la ragazza respirava ancora, l'avrebbe soffocata con una maglietta. Una dinamica che è stata confermata dai primi dati dell'autopsia. "Ho fatto una cosa ripugnante", ha aggiunto alla fine del racconto.
Il dubbio rimane sul luogo dove tutto questo sia successo e come mai nessuno li abbia visti. Anche dopo, Victor è stato molto abile o molto fortunato: avrebbe preso il corpo inanimato di Federica e l'avrebbe chiuso nel portabagagli di un'auto. La sua? Qualcosa non torna, anche perché finora si era detto che il giovane possedeva una Renault ma che da tempo non la utilizzava più. Il corpo di Federica, comunque, sarebbe rimasto chiuso nel cofano della vettura per quasi una settimana, il che spiega lo stato pietoso in cui è stato trovato. Poi Victor, non si sa perché, ha deciso di scaricarlo nel parco in pieno centro di Lloret de Mar. Non risultano, per ora, spiegazioni a questo suo strano comportamento. Forse si sentiva braccato ma, certamente, sarebbe stato più semplice buttare il cadavere in mare. E' probabile che tutto si chiarisca con questo e altri interrogatori. Sempre che resti esclusa l'ipotesi di altre persone coinvolte.
La fuga. Dopo essersi liberato del cadavere, Victor ha tentato di fuggire alle forze dell'ordine. Ha modificato il suo aspetto esteriore, scrive il giudice, per cercare di non farsi riconoscere. Poi ha raggiunto Tarragona, 200 chilometri dalla Costa Brava, dove ha chiesto aiuto ad alcuni suoi amici. I ragazzi a cui si rivolge, però, avevano seguito la vicenda di Federica e non avevano nessuna intenzione di coprire il suo assassino. Sono stati loro ad avvisare le forze dell'ordine e a bloccare la fuga dell'uruguaiano in un bar.
Più di un dubbio è stato sollevato sulla decisione della polizia di lasciare andare Victor dopo aver sentito la sua testimonianza pochi giorni dopo la scomparsa della ragazza. El Gordo, come viene chiamato a causa della sua stazza, non aveva fornito un alibi convincente, ma nei suoi confronti non era stato preso nessun provvedimento di custodia cautelare. Con ancora il passaporto in tasca, Victor ha tuttavia preferito dirigersi verso Madrid da un'amica e poi si sarebbe diretto verso Tarragona dove la sua fuga è stata interrotta.
I funerali. Non si conosce ancora la data di rientro in Italia della salma della ragazza, ma il comune di San Giorgio delle Pertiche dove risiede la famiglia Squarise ha annunciato il lutto cittadino nel giorno in cui si svolgeranno i funerali.
Fonte: repubblica.it
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