ROMA, 16 GEN - Il 60% circa delle italiane, cioe' sei donne su dieci, difendono la legge 194 che ha legalizzato l'aborto nel nostro paese. Anche se per l'80% abortire rappresenta un trauma indelebile, la legge non deve quindi essere cambiata, perche' l'aborto e' una libera scelta, necessaria quando la gravidanza mette in pericolo la salute della donna incinta.
E' quanto emerge da un sondaggio condotto per il periodico 'Donna Moderna'. Per sei donne su dieci la legge 194 deve restare tale e quale. Ancora piu' netta l'opinione nei confronti di chi propone una moratoria per l'aborto come per la pena di morte. Ben il 75% e' in disaccordo con questa posizione. L'aborto inoltre non dovrebbe essere consentito nelle strutture private, a pagamento, ma essere gratuito. Secondo il 62% delle intervistate il medico privato potrebbe influenzarne la scelta. Il sondaggio evidenzia inoltre alcune storture ed errori nella percezione degli effetti della legge. Per la meta' delle italiane, in trent'anni di applicazione della norma, gli aborti sono aumentati, quando in realta' sono diminuiti del 44%. Per quanto riguarda la pillola abortiva il giudizio e' positivo, visto che per sei donne su dieci rappresenta un passo avanti. L'aborto sembra rimanere comunque una scelta prettamente femminile, visto che il 60% pensa che la legge non debba prevedere un ruolo dell'uomo nella decisione di abortire. Il fatto di essere a favore dell'interruzione di gravidanza, non significa ignorarne le conseguenze. L'aborto e' infatti una scelta che ha delle ripercussioni forti nella vita di una donna, un momento che non si puo' dimenticare (per l'80% del campione) sia per il rimpianto (47%) che per il senso di colpa (34%).
Fonte: Ansa/Federfarma
Fonte: cybermed.it
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