L'Unione svizzera per decriminalizzare l'aborto (USPDA) www.svss-uspda.ch cosi' spiega il funzionamento della RU486 rispetto al piu' tradizionale metodo dell'aspirazione.
Dal 22 ottobre 1999 la Mifegyne e' autorizzata in Svizzera. Poco a poco diventa accessibile negli ospedali e presso certi studi medici.
Come procedere
IMPORTANTE: se non e' sicura se e' rimasta incinta, faccia rapidamente un test di gravidanza. Se il test e' positivo e ha l'intenzione di interrompere la gravidanza, si rivolga immediatamente ad un medico oppure ad un centro di pianificazione familiare.
Se ha deciso di interrompere la gravidanza, puo' decidere a quale metodo ricorrere.
I due metodi per effettuare l’interruzione della gravidanza:
Metodo chirurgico (per aspirazione)
L’aspirazione puo' generalmente essere effettuata entro le 14 settimane a partire dal primo giorno dell’ultima mestruazione. L’intervento viene eseguito in ospedale o presso uno studio medico, sia come ambulante (dopo poche ore si puo' tornare a casa) sia come degente (restando anche di notte). A volte, per facilitare l'intervento, il collo dell’utero viene rilassato con un farmaco (prostaglandina), da prendersi o il giorno precedente o il giorno stesso dell’intervento.
L’intervento operatorio avviene sotto narcosi (anestesia generale) oppure sotto anestesia locale. Il collo dell’utero viene dilatato cautamente con dilatatori metallici fino ad un diametro da 6 a 12 mm. Viene in seguito inserita una fine canula per l’aspirazione che rimuove i tessuti embrionali dalla cavita' uterina. L’operazione dura circa 20 minuti. Il rientro a domicilio avviene tra le 2 a 8 ore seguenti l'intervento oppure il giorno dopo (cio' dipende dal luogo dove e' stato effettuato l’intervento).
Generalmente, una visita di controllo viene effettuata nelle due settimane seguenti l’intervento.
Metodo farmacologico (Mifegyne con prostaglandina)
In Svizzera, questo metodo puo' essere prescritto entro la 7a settimana a partire dal primo giorno dell’ultima mestruazione. L’interruzione viene effettuata ambulatoriamente, sia in clinica sia in uno studio medico, con due farmaci: la Mifegyne (conosciuta anche con il nome di RU 486) e una prostaglandina. La Mifegyne blocca gli effetti dell’ormone progesterone interrompendo lo sviluppo della gravidanza. La prostaglandina induce contrazioni uterine e provoca l’espulsione dei tessuti embrionali.
In presenza di personale medico, la donna assume tre compresse di Mifegyne. Poco dopo puo' rientrare a casa. Due giorni dopo, due compresse di prostaglandina sono anch'esse prese nello studio medico o in clinica. La donna rimane in osservazione per alcune ore. Per circa due terzi delle donne l’espulsione dei tessuti embrionali avviene in questo periodo, per alcune avviene piu' tardi a casa. A questo stadio molto precoce, l’embrione misura tra i 2 e gli 8 mm, a seconda della durata della gravidanza.
Circa due settimane dopo la presa della prostaglandina viene effettuata una visita di controllo.
Si noti che la procedura puo' essere leggermente differente da quella descritta a seconda del luogo dove e' praticato l'intervento.
Effetti secondari:
Dolori
Metodo chirurgico
L’intervento viene effettuato in anestesia locale o sotto narcosi. A volte ci possono essere dei dolori dopo l’intervento oppure brevemente durante l'intervento stesso in caso di anestesia locale. Se del caso, le verranno somministrati degli antidolorifici.
Metodo farmacologico
Solitamente vi sono dei crampi addominali leggermente piu' dolorosi di quelli mestruali, che cessano rapidamente. A volte questi dolori possono essere piu' forti o perdurare. Se del caso, le verranno somministrati degli antidolorifici.
Perdite di sangue
Metodo chirurgicoSolitamente le perdite di sangue dopo l’intervento sono meno abbondanti di una mestruazione normale e durano 4 a 5 giorni.
Metodo farmacologico
Solitamente dopo l’espulsione vi sono perdite di sangue un po' piu' abbondanti di una mestruazione normale. Durano circa 9 giorni, in alcuni casi anche piu' a lungo.
Nausea/Diarrea
La narcosi puo' provocare nausea.
Metodo farmacologico
La prostaglandina puo' provocare nausea ed una leggera diarrea.
Rischi e complicazioni
I rischi sono piccoli per entrambi i metodi. Le complicazioni gravi occorrono in meno dell’uno per cento dei casi. Raramente si manifestano ulteriori problemi di salute. L'intervento non aumenta il rischio di non piu' poter avere bambini ulterioramente. I problemi psichici non sono piu' frequenti con il metodo farmacologico che non quello chirurgico.
Complicazioni possibili:Metodo chirurgico
- Traumi o ferite al collo dell’utero e/o alla parete uterina.
- Infezioni.
- Forti perdite di sangue.
- Eliminazione incompleta dei tessuti embrionali con conseguente necessita' di una seconda aspirazione.
- Coaguli vascolari (trombosi)
Metodo farmacologico
Forti perdite di sangue o espulsione incompleta, con conseguente necessita' di una aspirazione per eliminare i resti dei tessuti embrionali rimasti nella cavita' uterina.
- Insuccesso del metodo e continuazione della gravidanza. In questo caso e' necessaria un'ulteriore aspirazione (intervento chirurgico).
Confronto dei due metodi
Entrambi i metodi sono efficaci e sicuri. In rari casi il medico deve sconsigliare l'uno o l'altro per ragioni legate alla salute della donna coinvolta.
Esistono pero' delle differenze riguardanti il periodo entro il quale la donna si deve decidere e anche riguardanti la percezione dei due metodi. E' importante tenere conto di queste differenze.
L'interruzione farmacologica si offre per le donne che sono giunte rapidamente alla chiara decisione di interrompere la gravidanza. Le donne che si decidono piu' tardi o hanno bisogno di un tempo di riflessione piu' esteso, devono ricorrere all’intervento chirurgico.
Le differenze piu' importanti nella percezione dell’intervento:
Metodo chirurgico
- Operazione, eventualmente sotto narcosi.
- Il momento dell’intervento e' pianificato e ben determinato. L'operazione dura poco tempo.
- Di regola l’intervento non viene effettuato prima della 7a settimana.
- Si ha piu' tempo a disposizione per prendere una decisione.
- Se effettuato sotto narcosi, l’intervento non e' vissuto coscientemente.
- Di solito le perdite di sangue dopo l’operazione sono poco abbondanti e di breve durata.
- Dolori prolungati sono rari.
Metodo farmacologico
- In oltre 95% dei casi un ulteriore intervento chirurgico non e' necessario. Non c'e' bisogno di narcosi.
- Il procedimento e' di tre giorni.
- L’interruzione puo' essere praticata molto precocemente, il che e' sovente percepito come un sollievo psichico.
- L'espulsione e' vissuta coscientemente.
- Molte donne ritengono che il metodo farmacologico e' piu' naturale.
- Maggiore responsabilita' personale.
- Perdite di sangue piu' prolungate.
- Dolori addominali che durano piu' o meno a lungo.
Novembre 1999
Redatto in collaborazione con la dott.ssa Judit Pók, ginecologo a Zurigo da Lucia Ritter e Kurt Pfister. COSAN Sarl, Volketswil/ Zurigo
Fonte: ADUC
Metodo chirurgico
- Operazione, eventualmente sotto narcosi.
- Il momento dell’intervento e' pianificato e ben determinato. L'operazione dura poco tempo.
- Di regola l’intervento non viene effettuato prima della 7a settimana.
- Si ha piu' tempo a disposizione per prendere una decisione.
- Se effettuato sotto narcosi, l’intervento non e' vissuto coscientemente.
- Di solito le perdite di sangue dopo l’operazione sono poco abbondanti e di breve durata.
- Dolori prolungati sono rari.
Metodo farmacologico
- In oltre 95% dei casi un ulteriore intervento chirurgico non e' necessario. Non c'e' bisogno di narcosi.
- Il procedimento e' di tre giorni.
- L’interruzione puo' essere praticata molto precocemente, il che e' sovente percepito come un sollievo psichico.
- L'espulsione e' vissuta coscientemente.
- Molte donne ritengono che il metodo farmacologico e' piu' naturale.
- Maggiore responsabilita' personale.
- Perdite di sangue piu' prolungate.
- Dolori addominali che durano piu' o meno a lungo.
Novembre 1999
Redatto in collaborazione con la dott.ssa Judit Pók, ginecologo a Zurigo da Lucia Ritter e Kurt Pfister. COSAN Sarl, Volketswil/ Zurigo
Fonte: ADUC
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