domenica 31 gennaio 2010

Cronaca Roma: aggredisce ragazza per strada, tenta di violentarla e poi fugge

Roma, 31 gen. - (Adnkronos) - Una ragazza e' stata aggredita questa mattina in via Cominio, a Roma, intorno alle 5,30 da un uomo che ha tentato anche di violentarla. L'aggressore ha strappato i vestiti alla ragazza tentando lo stupro e l'uomo e' stato mezzo in fuga da due giovani sopraggiunti a bordo di un'auto. I due hanno soccorso la giovane e l'hanno portata all'ospedale San Giovanni, dove i medici hanno riscontrato alcune ecchimosi giudicate guaribili in pochi giorni. La giovane non ha voluto sporgere alcuna denuncia alla polizia.

(Rre/Ct/Adnkronos)


Pensionato uccide moglie a coltellate Canicatti'

l'uomo si e' costituito ai carabinieri
CANICATTI' (AGRIGENTO) - Un pensionato di Canicatti', Calogero Onolfo, 72 anni, si è costituito ai carabinieri raccontando di aver ucciso a coltellate la moglie, Costanta Paduraru, di 53 anni, dalla quale si stava separando. L'omicidio è avvenuto a Canicattì, nella zona di San Domenico. L'omicida avrebbe chiesto di parlare con la moglie per un chiarimento: di fronte al rifiuto della donna, Onolfo ha estratto un coltello da cucina e l'ha colpita ripetutamente in preda ad un raptus.

sabato 30 gennaio 2010

Carceri: diciottenne violentato

Arrestati tre detenuti a Nisida

NAPOLI, 30 GEN - Un ragazzo di 18 anni detenuto nel carcere minorile di Nisida,a Napoli, ha subito violenze e angherie da un gruppo di altri reclusi. I tre sono stati arrestati dopo la denuncia del giovane. Hanno tutti 19 anni, ma si trovano ancora nel carcere minorile,perche' all'epoca dei fatti non erano ancora maggiorenni. Uno e' coinvolto nell'omicidio di una guardia giurata. Si ipotizzano i reati di violenza sessuale di gruppo, stalking e lesioni. Coinvolto anche un quarto minorenne.

fonte:ansa

La notizia non riguarda una donna, è vero, ma la violenza è la stessa, agita dagli stessi che violentano le donne e i bambini.

mercoledì 27 gennaio 2010

Violenza sessuale:abusi su 13enne,3 arresti nel Salernitano

In carcere tre uomini di 55, 53 e 21 anni

(ANSA) - SALERNO, 27 GEN - Tre persone sono state arrestate a Cetara (Salerno) per violenza sessuale ad una ragazzina di 13 anni. I tre arrestati, che sono stati trasferiti nel carcere di Salerno-Fuorni, hanno 55, 53, e 21 anni. Le tre ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite questa mattina dai Carabinieri del comando provinciale di Salerno insieme al Ros. Nel Salernitano sono in corso 18 perquisizioni nell'ambito di indagini sulla pedopornografia.

fonte: ansa

martedì 26 gennaio 2010

Rape victim receives 101 lashes for becoming pregnant

A 16-year-old girl who was raped in Bangladesh has been given 101 lashes for conceiving during the assault.


By Dean Nelson, South Asia Editor
Published: 4:30PM GMT 25 Jan 2010

The girl's father was also fined and warned the family would be branded outcasts from their village if he did not pay.

According to human rights activists, the girl, who was quickly married after the attack, was divorced weeks later after medical tests revealed she was pregnant.
The girl was raped by a 20-year-old villager in Brahmanbaria district in April last year.

Bangladesh's Daily Star newspaper reported that she was so ashamed following the attack that she did not lodge a complaint.

Her rape emerged after her pregnancy test and Muslim elders in the village issued a fatwa insisting that the girl be kept in isolation until her family agreed to corporal punishment.

Her rapist was pardoned by the elders. She told the newspaper the rapist had "spoiled" her life.

"I want justice," she said.

Fonte:telegraph

domenica 24 gennaio 2010

Ricatta ragazze in chat, arrestato

NAPOLI - Un 38enne napoletano e' stato arrestato su mandato del gip del tribunale di Napoli sulla base di indagini della Polizia postale per aver ricattato sotto falsa identita' ragazze anche minorenni su chat, costringendole prima a inviare filmati pornografici con loro stesse protagoniste poi ad avere rapporti sessuali con lui. L'indagine e' partita dalle denunce di alcune giovani di Napoli e provincia. Le ragazze raccontavano di essere state contatte dal loro violentatore attraverso social network tra i piu' frequentati, quali Msm o Ciaopeople o Qbr; qui l'uomo, che pero' nella realta' virtuale assumeva l'identita' di una ragazza omosessuale, si era procurato foto delle vittime, minacciandole con messaggi di posta elettronica di diffonderne una versione alterata. In questo modo, otteneva in cambio filmati autoprodotti dalle vittime in cui mimavano atti sessuali con oggetti o con amiche e familiari. Sempre via e-mail, si fingeva anche coetanea della vittima e gia' vittima a sua volta del ricatto, e convinceva la malcapitata a mettersi in contatto con un haker o con un appartenente a forze della polizia postale; l'inganno finale era nell'appuntamento con quello che la ragazza credeva l'uomo che l'avrebbe aiutata, e che le proponeva invece di realizzare un filmato hard con loro protagonisti da utilizzare come 'cavallo di troia' per infettare con virus la posta della lesbica. Le indagini vanno avanti per identificare tutte le vittime. L'uomo deve ora rispondere di violenza sessuale anche su minori, produzioen di materiale pedo-pornografico, violenza private e sostituzione di persona.
di rc 14/01/2010
Fonte: acerrano

venerdì 22 gennaio 2010

Joy ed Hellen non devono tornare nelle mani degli aguzzini!

"Oggi uno dei nostri (Elabbouby Moahamed) è venuto a mancare, è suicidato con il gas dopo avere saputo che sarebbe finito al centro di accoglienza nuovamente dopo la scarcerazione, e questo l’ha spinto a farla finita". Lo racconta, in una lettera, un compagno di prigionia del ragazzo marocchino morto il 15 gennaio scorso nel carcere di San Vittore a Milano.
E così veniamo a scoprire questo altro aspetto del razzismo di Stato: l'intrappolamento nel meccanismo Cie-carcere-Cie, un meccanismo che moltiplicherà le vittime della violenza sancita per legge, un incubo che non prevede risveglio. Lo ha confermato anche il caso di Karim Zitouni, uno degli imputati nel nuovo (ed ennesimo) processo Corelli, che martedì 19 gennaio, nonostante la sentenza e la pena sospesa, è stato portato da San Vittore direttamente al Cie, senza nemmeno passare per la questura – considerata prassi burocratica obbligatoria.
A questo punto noi tutte dovremmo chiederci cosa potrebbe succedere se Joy ed Hellen – attualmente recluse nel carcere di Como – all'indomani della scarcerazione, il prossimo 12 febbraio, verranno portate in qualunque Cie d'Italia.
Se tornano in quello di Milano ritrovano Vittorio Addesso & C.; se vengono mandate in un altro Cie, si troveranno davanti altri gestori dell'ordine, colleghi loro, che sanno chi sono le ragazze e che coraggio hanno avuto... E allora cosa potrebbe accadere?

Il lavoro fatto da tutte noi in questi mesi per denunciare gli abusi e le violenze contro le donne nei Cie e la solidarietà espressa alle migranti rinchiuse in quei lager di Stato devono trasformarsi, da subito, in concretezza: non possiamo permettere che Joy ed Hellen tornino nelle mani dei loro aguzzini.

Invitiamo tutte le compagne, femministe, lesbiche ad attivarsi con le proprie modalità per impedire questa violenza e ricordiamo che il blog Noinonsiamocomplici è a disposizione di tutte le donne che partecipano fattivamente a questa lotta.

Per contatti e segnalazioni: complici@anche.no

Fonte: noinonsiamocomplici

Abusi su figlia e nipotini, arrestato a Napoli

Donna disabile subiva da anni, denuncia dal fratello


(ANSA) - NAPOLI, 21 GEN - Violenze e abusi sulla figlia disabile di 33 anni e due nipoti di 7 e 14 anni: con queste accuse la polizia ha bloccato un 56enne a Napoli.

Le indagini sono iniziate a luglio quando il fratello e zio delle vittime, stanco di assistere alle continue violenze ai danni della sorella affetta da handicap da parte del padre ha rotto il muro d'omerta', si e' allontanato dalla propria abitazione e si e' deciso a denunciare la triste vicenda. La donna subiva abusi da quando aveva 7 anni.



Fonte Ansa

giovedì 21 gennaio 2010

Morciano, violenza sessuale su figlia. Arrestato padre 43enne

Lecce (Salento) - I carabinieri della stazione di Salve hanno arrestato L.G.S., un 43enne di Morciano di Leuca, in esecuzione di un’ordinanza di custodia agli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Lecce per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, minaccia aggravata e danneggiamento.

Il provvedimento è scaturito a seguito di un’attività d’indagine svolta dai militari della stazione di Salve, i quali hanno accertato che l’uomo, nel 2006, si era separato dalla moglie e da allora per la donna ed i due figli, una ragazzina di 15 anni ed un bimbo di 11, era iniziato un vero e proprio inferno.

Le risultanze investigative hanno dimostrato, infatti, che L.G.S. in numerose occasioni avrebbe minacciato l'ex moglie ed i due figli arrivando anche alla violenza, tanto che ormai i due rifiutavano ogni tipo di contatto con il padre. Inoltre l’uomo era arrivato a danneggiare, prima, ed incendiare, poi, l’autovettura del nuovo convivente della moglie. Aveva creato dei problemi anche al fidanzatino della figlia, al quale aveva arrecato danno al ciclomotore. Neppure l’ausilio dei servizi sociali aveva scaturito i risultati sperati dato che L.G.S. aveva avuto modo di sfogare la sua ira contro la struttura che ospita i loro uffici.

Un primo intervento dei carabinieri, che avevano informato dei fatti l’autorità giudiziaria, aveva portato, nel 2004, all’emissione di un provvedimento di divieto di accesso e di dimora nel Comune dove il suo ex nucleo familiare vive. Anche tale misura, però, non aveva migliorato la situazione, dato che l’arrestato aveva più volte violato la prescrizione per reiterare la propria condotta criminale.

Gli atteggiamenti violenti dell’uomo avevano da tempo creato un tale stato d’ansia ai suoi figli, soprattutto alla figlia, da rendere loro impossibile una condotta di vita normale e regolare. Un paio di mesi fa la ragazzina aveva addirittura iniziato a non frequentare più le lezioni scolastiche per paura di essere rapita dal proprio genitore, il quale con frequenti telefonate e sms la minacciava di chiuderla in collegio. L’assenza della studentessa era stata immediatamente segnalata dal dirigente scolastico dell’Istituto ai carabinieri della compagnia di Tricase, ai quali la ragazza aveva riferito il motivo del suo comportamento aggiungendo che, nel mese di luglio 2009, il padre era arrivato a bloccarla e toccarla in modo lascivo.

Tutti gli accertamenti svolti dai militari sono stati prontamente comunicati all’autorità giudiziaria e, contestualmente, è stata chiesta l’emissione di un provvedimento limitativo della libertà personale di L.G.S., unica misura ritenuta idonea a tutelare l’integrità fisica e mentale della ex moglie e dei figli. Concordando in pieno con le risultanze investigative dei militari, la procura della Repubblica ha chiesto l’emissione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari al Gip, eseguita ieri dagli stessi carabinieri di Salve.

Al termine delle formalità di rito L.G.S. è stato accompagnato presso la propria abitazione di Morciano di Leuca dalla quale, accusato di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, minaccia aggravata e danneggiamento, non potrà assolutamente allontanarsi.

Fonte: ilpaesenuovo

sabato 16 gennaio 2010

Sentenza choc: niente più figli, pena il carcere

Laggiù nel Texas, tra vacche, cow boys, petrolieri e Texas rangers, un giudice buontempone e di manica larga ha condannato una giovane donna a non restare incinta per 10 anni se non vuole essere messa in prigione. Non ci sono più i texani di una volta

Giudice e utero Sentenza choc: niente più figli, pena il carcere

Il Texas, la roccaforte del presidente più in gamba della storia degli USA, George W. Bush. Terra di vacche, cow boys, petrolieri, omicidi di presidenti USA e il KKK. Terra famosa in tutto il mondo per la larghezza di vedute dei suoi abitanti, per la loro tolleranza, per la polizia più buona e gentile che ci sia. Uno stato bonaccione, comprensivo, amabile, da sempre in prima fila nel rispetto dei diritti umani, della libertà individuale, dell’integrazione razziale.

Ed è laggiù che opera il Giudice distrettuale Charlie F. Baird, presso il 299 esimo distretto di Austin. Un giudice giusto, buono e comprensivo ma che – come vuole la tradizione della sua gente – sa farsi rispettare e non arretra davanti ai pericolosi criminali che insidiano la pace e la tranquillità della gente della contea di Travis. Un progressista, un democratico di larghe vedute, che ha sempre usato comprensione e rispetto per tutti coloro che ha condannato, soprattutto i 400 che ha mandato a morte nel corso della sua brillante ed onorata carriera.

Ma forse stavolta ha esagerato, mostrandosi troppo comprensivo di fonte ad una terribile criminale, Felicia Salazar, una ispano-americana di 20 anni rea di non aver provveduto alle cure e alla protezione di cui necessitava sua figlia, bambina di appena 19 mesi. La criminale, infatti, non si è opposta come avrebbe dovuto alle violenze e ai maltrattamenti che suo marito Roberto Alavarado ha inflitto alla loro povera bimba, “Baby S.” Per questo ha tolto alla coppia l’affidamento della figlia e condannato l’uomo a 15 anni di carcere.

Ma con lei è stato decisamente troppo buono. Infatti, ha inflitto alla criminale, la madre snaturata, una esemplare condanna a 10 anni di carcere, così la prossima volta impara a farsi massacrare di botte assieme a sua figlia. Ma, forse perché esponente del Partito democratico, forse perché intenerito dall’età avanzata, forse perché troppo immerso di quella cultura liberal che abbiamo tutti appreso vedendo i telefilm di Chuck Norris, il giudice Baird ha fatto alla giovane Felicia una vera e propria proposta scandalosa, anzi indecente: la libertà vigilata.

Precisamente, considerando la giovane età della Salazar, la sua fedina penale pulita, le ha proposto, invece di passare i prossimi 10 anni in galera, la libertà vigilata a condizione che svolgesse almeno 100 ore di lavoro ai servizi sociali, che si sottoponesse a periodiche perizie psichiatriche e soprattutto in cambio della promessa di non far più figli. La giovane Felicia ci ha pensato un paio di nanosecondi e ha infine preferito non passare il resto della sua giovinezza in carcere, accettando l’offerta del giudice.

Il Giudice Charles Baird, vecchio liberal di Austin, dopo una vita passata ad assicurare alla giustizia pericolosi criminali come Felicia e quando necessario a mandarli a morte (ma sempre tra le lacrime e solo per amore di giustizia) non si aspettava di essere accusato di aver violato la Costituzione americana, come invece dicono illustri professori di diritto e celebri giuristi statunitensi. E non gli è stato di conforto l’appoggio di altri giuristi di chiarissima ispirazione progressista, come il cugino di Rambo e il fratello di Rocky.

Negli USA infuriano i dibattiti sull’operato del giudice Baird e la sua decisione di proibire a Felicia di avere altri figli perché non ne sarebbe degna. Ma l’ottimo giudice non ha potuto ovviamente proibirle di avere rapporti sessuali. Ma così potrebbe accadere che la madre indegna , in caso di una nuova gravidanza, sarebbe di fatto costretta ad abortire oppure rischiare di finire in carcere per 10 anni, per la gioia di tutte le associazioni antiabortiste del Texas. Purtroppo si sa, criminali si nasce, e per quanto dei bravi giudici si diano tanto da fare, non si cambia.

In questa triste storia di maltrattamenti e violenza ai danni di una bambina di 19 mesi, mentre la madre snaturata tace si potrebbe chiedere al genio incompreso del giudice Baird di stabilire, nel frattempo, chi sia più o meno degno di fare figli, scegliendo tra un vicino maleducato, un dirimpettaio prepotente, o – perché no? – un tipo alla George Bush o alla Borghezio, Ferrero, Berlusconi, D’Alema e compagnia varia. Nell’attesa che l’ottimo Giudice Baird si decida ad emettere nuove sentenze sul tema, inviamo alla sua mail ufficiale 3 domandine facili facili:

1. Se Felica Salazar si fosse chiamata Hillary Gump, e fosse stata una perfetta WASP bianca, anglosassone e protestante, la condanna sarebbe stata la stessa?

2. Se a maltrattare la bambina fosse stata la madre Felicia, e Roberto fosse stato solo il padre snaturato che si era limitato a non impedirle di fare del male alla piccola, il Giudice avrebbe condannato l’uomo a non fare più figli?

3. In tal caso come avrebbe tecnicamente proibito al padre snaturato di concepire: mettendogli alle costole giorno e notte un Chuck Norris che faceva irruzione e lo bloccava sul più bello?

Buon tutto!

Fonte: giornalettismo

mercoledì 13 gennaio 2010

Rapisce figlio di 6 anni, arrestato

Bimbo prima in Romania poi a Latina, controllato da altro figlio

(ANSA)- ROMA, 12 GEN - Aveva sequestrato il figlio di sei anni, prima portandolo in Romania, e poi,tornato in Italia, segregandolo in un appartamento a Sonnino (LT).A controllare il piccolo aveva lasciato un altro bimbo, di 8 anni, figlio della nuova compagna. Con i 2 piccoli aveva lasciato un cane. L'uomo, un romeno di 35 anni e' stato arrestato a Roma con l'accusa di estorsione, abbandono di minore, maltrattamenti familiari e stalking. Il minore e' stato assegnato alla madre, mentre il 'carceriere' ai servizi sociali.

Fonte:ansa

martedì 12 gennaio 2010

Sequestrata e filmata, un arresto

NAPOLI - Non si era rassegnato alla fine della sua relazione sentimentale ed è per questo che C.E., di 41 anni ha perseguitato la donna con la quale aveva avuto una storia per 1 anno, tanto da sequestrarla, malmenarla e minacciarla. A porre la parola fine alla triste vicenda sono stati gli agenti del commissariato di polizia “Vomero” che, dopo aver appreso dall’ospedale Cardarelli di una donna di 46 anni giunta al pronto soccorso perché vittima di percosse, hanno attivato immediatamente le indagini. I poliziotti hanno accertato che l’uomo, già da tempo, non faceva altro che perseguitare la sua compagna, con minacce sia telefoniche che via sms. La vittima, infatti, a causa di ingiustificate crisi di gelosia ed ira, aveva preso le distanze dall’uomo che, non voleva arrendersi alla fine della storia. La malcapitata, pur di non far sapere alla sua famiglia e soprattutto ai suoi 3 figli avuti da un precedente matrimonio, della storia con l’uomo, ne ha subito minacce, ingiurie, ricatti e maltrattamenti. Pur di porre fine, una volta per tutte, alla relazione, la donna ha cercato di far ragionare l’uomo, accettando un ultimo appuntamento chiarificatore, presso la sua abitazione. Purtroppo, però, la donna, una volta entrata in casa, è stata sequestrata, sbattuta a terra e malmenata con pugni e schiaffi, denudata degli abiti che indossava nonchè filmata e fotografata con un telefono cellulare, ricattandola d’inviare le foto ai suoi figli. Con un grosso coltello da cucina, poi l’ha minacciata di non urlare altrimenti l’avrebbe uccisa. Solo dopo un po’ la donna è riuscita a scappare e ricorrere alle cure ospedaliere e, nel mentre erano presenti i poliziotti accanto a lei, le giungevano sul suo telefono cellulare degli sms persecutori. Gli agenti, nella notte, dopo aver predisposto un attento servizio di vigilanza, presso l’abitazione della vittima, al fine d’impedire che l’uomo potesse farle altro male, sono riusciti a rintracciarlo presso la sua abitazione. Inutile il tentativo di C.E. di tentare la fuga, mentre i poliziotti lo stavano conducendo all’interno della “volante”. C.E. è stato sottoposto dalla polizia a fermo perché responsabile di lesioni personali, sequestro di persona e stalking.
di redazone cronaca 11/01/2010
Fonte:nolano

domenica 10 gennaio 2010

Lo stupro segno di inadeguatezza

di Angelo Russo

Sgombriamo il campo da equivoci: lo stupro ha poco a che vedere con l’atto sessuale. Sostanzialmente si tratta di dinamiche aggressive con componenti di rabbia, sopraffazione e violenza.
Studi recenti attribuiscono il 55% degli stupri al bisogno di potere, il 40% a una forma di rabbia mentre il 5% sarebbero di tipo sadico.

In tutti i casi esiste, nello stupratore, un pessimo rapporto con la propria sessualità e la coesistenza di disturbi di varia natura, i più frequenti sono legati al desiderio sessuale e alcuni disfunzioni nell’ambito della stessa sfera sessuale.

Lo stupro può diventare un modo per essere rassicurati rispetto alla propria adeguatezza sessuale negli individui che hanno difficoltà a stabilire relazione interpersonali. Il violentatore attraverso la sopraffazione della vittima esprime odio e rabbia per un bisogno di vendetta nei confronti delle donne in generale e difficilmente nella malcapitata vittima.

Nella violenza di tipo sadico, fortunatamente la meno comune, la fonte di piacere proviene dal vedere soffrire la propria vittima; sono frequenti in questo caso morsi, ustioni di sigaretta, schiaffi e pugni. Un ulteriore dato, riguardo agli stupratori rilevato da diverse fonti, è il seguente: l’85% ha commesso reati in passato.

Il 75% ha meno di 30 anni; il 70% è sposato; il 75% non conosce la vittima; il 50% era ubriaco; il 35% ha commesso un altro stupro.
Tralasciando in questo contesto la pedofilia esistono anche, obiettivamente pochi, casi di violenza da parte di donne su maschi, ma la stragrande maggioranza è lo stupro di un uomo o più uomini ad una donna.

C’è un pessimo mito da sfatare, uno “strano” punto di vista che attribuisce alla donna la voglia di essere violentata e di goderne. La “storiella” che a provocare l’uomo sia un certo tipo di abbigliamento che provoca e che lo renderebbe vittima delle sue reazioni non regge, tant’è che spesso i violentati sono bambini o donne in età avanzata.

Lo stupro sulla vittima ha effetti nefasti.

Quasi sempre il calvario inizia con le prime cure mediche affrontate sempre con vergogna e, immotivati ma giustificabili, sensi di colpa. Successivamente subentra la paura di aver contratto malattie a trasmissione sessuale o quella di essere rimaste incinta. Ancora paura e indecisione su cosa fare, accompagnano per molto tempo la vittima.

Denunciare o no la violenza? E’ questo un ulteriore dilemma. Anche in questo caso la paura di ritorsioni da parte dello stupratore, la pubblicità negativa o il disagio di fronte alle autorità giudiziarie possono giocare un ruolo fondamentale.

Dopo lo stupro, possono verificarsi alcuni problemi di natura sessuale come diminuzione del desiderio, vaginismo (contrazione involontaria dei muscoli vaginali che non permettono il rapporto) o assenza del piacere, ma anche altri effetti psicologici spesso rilevanti. La vittima deve convivere con vergogna, rabbia e orgoglio ferito.

E’ necessario qualche mese prima che inizi la ripresa, anche se si sforza di apparire normale cercando di riallacciare i rapporti di amicizia e quelli con le persone significative.

In realtà le paure sono ancora presenti. Ci vorrà ancora del tempo e, in molti casi, un valido aiuto terapeutico per superare l’angoscia del trauma subito. In molte donne violentate si manifestano, per lunghi periodi, incubi notturni e la paura di rimanere sole ma principalmente, e non potrebbe essere altrimenti, forme di sospetto nei riguardi degli uomini.

Angelo Russo
Fonte:corriere 2000

Salerno violenza sessuale su una ragazza 13enne alla fermata del bus, presa per i capelli per stuprarla

Presa per i capelli alla fermata di un autobus a Salerno per essere stuprata. E' successo a Salerno in pieno giorno, ad ora di pranzo, e la ragazza era con una sorella di 17 anni. Gli Agenti della Sezione Volanti sono intervenuti ieri pomeriggio sul Lungomare Trieste, a Salerno, a seguito della segnalazione di un'aggressione in atto da parte di uno straniero nei confronti di 2 minorenni salernitane.

L’immediato intervento dei Poliziotti ha consentito di bloccare un cittadino romeno, poi identificato per Traian Tudose, 53 anni, che poco prima dell’arrivo della Volante aveva avvicinato due sorelle, una di 13 anni ed una di 17, che stavano recandosi alla fermata dell’autobus, riuscendo a bloccare la 13enne, trattenendola con forza prendendola per i capelli e portandola dietro una siepe per stuprarla, palpeggiandola ripetutamente in diverse parti del corpo.

La ragazzina, in evidente stato di shock, è stata soccorsa dagli Agenti ed è stata poi trasportata in ambulanza presso l’Ospedale San Leonardo, dove è stata accertata la violenza sessuale subita con presenza di segni di contusioni sul corpo. Il rumeno, già noto alle Forze dell’Ordine per un precedente episodio di violenza privata, al termine delle formalità di rito è stato condotto presso il carcere di Salerno, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Fonte: positanonews

Stupro nel Capodanno della Roma Bene: una storia strana

Una ragazza racconta di una violenza sessuale subita a turno da alcuni uomini mentre era ubriaca e forse drogata. Qualcuno confessa che qualcosa c’è stato. Ma lei si rifiuta di denunciare e di consegnare i suoi abiti per le analisi.

Comincia come un “normale” caso di violenza sessuale, e finisce per trasformarsi in un giallo strano. Una ragazza di 24 anni, laureata, racconta agli agenti del commissariato Flaminio Nuovo di Roma in una testimonianza – che non è ancora una denuncia – di essere stata violentata a Capodanno nel castello di Roccalvecce, in provincia di Viterbo. La festa era stata organizzata da Giovangiorgio Afan de Rivera Costaguti, figlio del proprietario dell’omonimo castello, la cui parte più antica risale al XIII Secolo. Quasi tutti gli invitati sarebbero rampolli di facoltose famiglie romane. Molti sono studenti alla Luiss.

ARRIVA LA DENUNCIA – Lo stupro sarebbe stato compiuto da uno o più partecipanti alla festa che avrebbero approfittato del fatto che la giovane era ubriaca, sarebbero entrati nella stanza del castello in cui si era appartata e, a turno, avrebbero abusato di lei, dice il Corriere. La ragazza sporge denuncia, precisando però che essendo ubriaca – e non esclude di essere stata drogata con qualche “pillola del torpore” – non ricorda precisamente come siano andate le cose. Dice di essersi accorta di quanto successo soltanto al mattino, dopo essere tornata a casa. E aggiunge di non essersi recata da sola nella stanza appartata, ma di essere stata accompagnata dal gruppo di giovani che avrebbero abusato di lei. «Mi hanno condotto lì perchè ero stordita, credo dall’alcol» ha sottolineato. noltre, al fascicolo è allegato l’esito del tampone vaginale eseguito sulla giovane, attraverso il quale potrebbe essere rilevata la presenza di liquido seminale, sebbene l’esame sia stato eseguito diverse ore dopo il presunto fatto. “Un gruppo di ragazzi mi ha portato su, in una stanza del Castello, ed uno è scappato quando mi sono svegliata e divincolata“, dice.

UN COLPEVOLE C’E’ – Il giorno dopo, lo scrive il Messaggero, ecco lo stupore della famiglia per bene: “Era la prima volta che il figlio del padrone di casa organizzava una festa di Capodanno, una festa privata, non un mega veglione a pagamento con migliaia di persone“. Un party tra intimi – gli amici del padre nel salotto al piano di sopra, quelli del figlio sotto non più di una quarantina – giovani della Roma bene, studenti universitari tutti sui venticinque anni, che si conoscono tutti, nessun imbucato, nessun fuori programma. Musica, cena, chiacchiere, poi qualcuno si è fermato, altri sono tornati a Roma. “Siamo tutti sconvolti, amareggiati, non riuscirò a dormire qui stasera – così Diego Afan de Rivera Costaguti - non sapevo nemmeno che ci fosse una festa nel Castello. Di quanto è accaduto mi hanno avvertito gli amici, che hanno visto il tg. A me nessuna autorità ancora mi ha avvisato“. Ma non è uno stupro di gruppo, si precisa, visto che un ragazzo ha già detto agli amici di aver avuto un rapporto sessuale con lei: “L’ho accompagnata di sopra, era ubriaca sono rimasto con lei, ho fatto qualcosa ma non l’ho stuprata“. Praticamente, è quasi una confessione. A parte che il ragazzo non si è “accorto” del fatto che la ragazza era priva di volontà, e quindi in ogni caso si sarebbe trattato di violenza sessuale. Però la ragazza parlava di più persone, non di una. Ma magari si è sbagliata.

MA NON C’E’ PIU’ IL REATO - Ieri succede qualcosa di strano. Il referto della visita ginecologica eseguita nell’ospedale Sant’Andrea di Roma escludeReal men don t rape by Spider Kiss Stupro nel Capodanno della Roma Bene: una storia stranaqualsiasi tipo di lesione, circostanza poco significativa se si considera la dinamica del presunto stupro, avvenuto cioè, come dichiarata dalla neolaureata di 24 anni, mentre era in stato di torpore e semi incoscienza in quanto completamente ubriaca, quindi incapace di opporre resistenza. Ma ciò che sorprende è il rifiuto della giovane di consegnare la biancheria agli agenti che hanno verbalizzato il suo racconto. “Reperti essenziali per lo sviluppo delle indagini soprattutto alla luce di quelle piccole macchie, forse liquido seminale, che la donna sostiene di aver individuato sugli indumenti“, si dice. E, scrive l’Ansa, non è vero che la presunta vittima ha denunciato il fatto alla polizia: sono stati i medici ad avvertire con un referto le forze dell’ordine.

INDAGINE DELLA PROCURA – La procura di Viterbo, intanto, apre un fascicolo processuale contro ignoti. Gli accertamenti, coordinati dal pm Stefano D’Arma, sono diretti da Fabio Zampaglione. Il funzionario, dopo un colloquio con il pm, è partito oggi per Roma dove, nel pomeriggio, ha incontrato i colleghi del commissariato Flaminio Nuovo, coloro che hanno raccolto a verbale le dichiarazioni della studentessa. Il funzionario ha poi sentito la neolaureata, ma non sono trapelate indiscrezioni sull’atto di indagine. Ha però fatto disporre il sequestro di cuscini, coperte e altri oggetti nella stanza e degli indumenti della ragazza, visto il diniego alla consegna. Non è escluso, a questo punto, che la presunta vittima dello stupro voglia evitare che il caso abbia un epilogo nelle aule di giustizia. Magari per non finire nel tritacarne mediatico riservato alla ragazza a cui successe la stessa cosa un anno fa, in occasione della scarcerazione del reo confesso con aggiunta di maxi-speculazione della politica. E nemmeno nella querelle sulla violenza-non violenza, poi riconosciuta nel giugno scorso dal tribunale in occasione della sentenza che condannava Davide Franceschini a due anni e otto mesi. Se così fosse, sarebbe davvero squallido.

SENZA PROVE NON C’E’ REATO – Intanto, il capo della squadra mobile ha ascoltato l’organizzatore della festa, Giovangiorgio Afan de Rivera Costaguti, figlio del proprietario dell’omonimo castello in cui si è tenuto il veglione, ed altri quattro partecipanti. Tutti hanno dichiarato di non essersi accorti dello stupro e di ritenere inverosimile che sia successo. Resta che senza i vestiti della ragazza non sarà possibile accertare nulla. Se nulla è davvero successo, poco male. Altrimenti…

Fonte:Giornalettismo

Stupro a scuola, arrestato 16enne

ARRESTATO dai carabinieri il presunto autore dello stupro ai danni di una ragazza marocchina di 16 anni, in una scuola alla periferia nord-est della città: è un coetaneo della Costa d' Avorio, incensurato, compagno di scuola della vittima. Lo hanno presoa San Giovanni in Persiceto. Frequentavano entrambi il corso pomeridiano di Italiano per stranieri. E' accusato di violenza sessuale e lesioni. Gli esami confermano il rapporto violento. L' avvocato: «E' molto spaventato e nega lo stupro». GULOTTA

sabato 9 gennaio 2010

Afghanistan: diventa legale lo stupro della moglie

Il presidente afghano, Hamid Karzai, ha firmato una legge che modifica il diritto di famiglia sciita legalizzando lo stupro della moglie da parte del marito e proibendo alle donne sposate di uscire di casa senza il permesso del coniuge. A denunciarlo fonti delle Nazioni Unite e diverse associazioni per i diritti delle donne che operano in Afghanistan. La riforma riguarda solo gli sciiti, per lo più appartenenti all'etnia hazara, la terza del Paese, il cui voto Karzai ha voluto probabilmente corteggiare in vista delle presidenziali di agosto.
All'articolo 132 la nuova legge stabilisce che le mogli devono assecondare i desideri sessuali dei loro mariti e prevede che un uomo possa aspettarsi di avere rapporti con la moglie «almeno una volta ogni quattro notti», a meno che la consorte non sia indisposta. C'è inoltre un tacito consenso per i matrimoni con bambine e si proibisce alla donna di uscire di casa senza il permesso del marito.
Il progetto di legge giaceva in parlamento da più di un anno e solo a febbraio è stato fatto dibattere da Karzai, in cerca di alleati nel braccio di ferro con l'opposizione sulla sua proroga in vista delle presidenziali.
«Abbiamo detto a Kabul pubblicamente che questa legge deve essere modificata o che comunque ci aspettiamo un segnale chiaro che smentisca la possibilità che una legge del genere possa vedere la luce», ha commentato il ministro degli Esteri, Franco Frattini dall'Aja, dove ha preso parte alla Conferenza internazionle sull'Afghanistan.
Sulla questione femminile in Afghanistan si è espressa in giornata anche il segretario di Stato americano Hillary Clinton che - nel corso di una conferenza stampa tenutasi all'Aja - ha parlato dei diritti delle donne in quel Paese come di un motivo di «assoluta preoccupazione» per gli Usa. «Non si può sviluppare un paese - ha aggiunto ancora la Clinton - se metà della sua popolazione viene oppresso».

fonte : il sole 24 ore

venerdì 8 gennaio 2010

Palermo: ragazza di 14 anni denuncia stupro, arrestati due minorenni

I poliziotti della squadra mobile, dopo la denuncia della vittima, hanno arrestato due minorenni palermitani

Stava tranquillamente3 passeggiando per le strade di Palermo. Poi la sua giornata si è trasformata in un incubo. Una ragazza di 14 anni, di Palermo, mentre camminava con un ragazzo del suo stesso quartiere, sarebbe stata trascinata in un vicolo isolato, dove ad attenderla c’erano altri due ragazzi. Tutti avrebbero costretto la ragazzina a compiere atti sessuali.

I poliziotti della squadra mobile, dopo la denuncia della vittima, hanno arrestato due minorenni palermitani. Le indagini coordinate della Procura dei minori sono state «lunghe e laboriose poiché la vittima conosceva i suoi stupratori solo per nome», dicono gli investigatori.

Le indagini, che hanno portato all’odierna ordinanza di custodia cautelare, sono scattate dopo la denuncia da parte della madre della vittima. La giovane ha raccontato di essere stata avvicinata, mentre cammniava per strada, da un ragazzo del suo stesso quartiere, che conosceva solo per nome e che con una scusa si era offerto di farle compagnia.

Durante il tragitto, però, il giovane l’avrebbe portata in un vicolo isolato, dove ad attenderlo c’erano altri due ragazzi e lì avrebbero costretto la ragazza a compiere atti sessuali.

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Claudia Caramanna della Procura dei Minori, sono state lunghe e laboriose poichè la ragazza conosceva i suoi carnefici solo per nome.

Sono state effettuate estenuanti ricerche negli uffici anagrafici periferici con la raccolta di numerose fotografie che sono state fatte visionare alla 14enne.

Gli agenti, inoltre, hanno effettuato diversi servizi di osservazione dai tetti di alcuni edifici pubblici nei pressi dei luoghi abitualmente frequentati dai giovani. E’ stato proprio durante uno di questi appostamenti che la Polizia è riuscita a identificare uno degli indagati.

Fonte: blitzquotidiano.it

Stupro di Guidonia, 16 anni ai quattro romeni La condanna al termine del rito abbreviato

Il 22 gennaio avevano violentato una ventunenne e picchiato il fidanzato
Erano stati arrestati grazie a una telefonata fatta dal cellulare della ragazza

ROMA - Dovranno scontare 16 anni di carcere i quattro romeni accusati di avere stuprato a Guidonia in provincia di Roma, una ventunenne e picchiato il fidanzato, di 24. La condanna è stata inflitta dal gup del Tribunale di Tivoli, Elvira Tamburelli al termine del rito abbreviato, nei confronti di Mirel Huma, Cristinel Coada e ai fratelli Ciprian e Lucian Trinca. I quattro devono rispondere di violenza sessuale di gruppo, rapina aggravata, lesioni personali gravi, sequestro di persona.

Sarà invece giudicato con il rito ordinario a giugno per favoreggiamento Goia Mugurer. L'altro romeno Anton Barbu, accusato sempre di favoreggiamento, sarà invece giudicato con rito ordinario ma la sua posizione è stata stralciata per un difetto di notifica.

L'aggressione era avvenuta nei confronti di due fidanzati che si erano appartati dentro l'auto in una stradina di campagna, il 22 gennaio dello scorso anno. I quattro dopo aver picchiato il ragazzo e averlo chiuso nel bagagliaio della sua macchina avevano violentato più volte e a turno la ragazza. Gli stupratori di Guidonia erano stati arrestati, dopo essere caduti nella trappola per colpa di una telefonata fatta con il cellulare della ragazza.

I quattro romeni hanno tra i 20 e i 23 anni, e al momento della violenza erano sbarcati in Italia da poche settimane. Il più giovane di loro è stato il primo a confessare. Gli altri sono stati incastrati dalla comparazione tra il loro Dna e quello ricavato dalle tracce biologiche lasciate sull'auto della ragazza e del suo fidanzato, che era stato picchiato e legato nel bagagliaio della macchina.

Fonte: repubblica

Olbia, ragazza denuncia stupro La violenza sarebbe avvenuta dopo una festa

(ANSA) - OLBIA, 8 GEN - Una ragazza di 16 anni ha denunciato ai carabinieri di essere stata violentata da un giovane, dopo una festa, la notte dell'Epifania. La minorenne e' rientrata a casa sconvolta ed ha raccontato ai genitori la violenza che avrebbe subito. Secondo la denuncia presentata ai carabinieri, la ragazza era uscita nel pomeriggio in compagnia di amici, e, dopo la festa, ha accettato un passaggio da un suo conoscente. Ma il giovane si e' fermato in una zona appartata e l'ha violentata.

Fonte ansa

Imola: violenza sessuale su 13enne, veterinario patteggia due anni

IMOLA - Due anni di reclusione. E' questa la pena patteggiata davanti al gup Andrea Scarpa dal veterinario imolese di 41 anni, arrestato lo scorso marzo con l'accusa di violenza ai danni all'epoca dei fatti di una tredicenne. Il veterinario, difeso dall'avvocato Enrico Caliendo, non ha mai negato i fatti, ma si è difeso affermando di essere innamorato della ragazza, figlia di un'amica. La vicenda venne a galla nell'ottobre 2008 quando la ragazza scoppiò a piangere a scuola.

Anche l'aiuto di una psicologa raccontò tutto di quella relazione che era iniziata a maggio 2007. Subito sono iniziate le indagini della Polizia Postale che hanno analizzato il pc ed il telefonino dell'uomo. Così gli investigatori riuscirono a scoprire che il 41enne sembrava non rendersi conto di quello che stava facendo, tanto che si era anche confidato con alcuni amici.

L'uomo venne arrestato a marzo e rinchiuso in carcere, dal quale ne è uscito a giugno. Il pm era rappresentato da Flavio Lazzerini. Ora il tribunale di sorveglianza dovrà decidere la modalità in cui il veterinario dovrà scontare la pena.

Fonte: romagnaoggi

giovedì 7 gennaio 2010

Autore di uno stupro nel 2004 col fratello, si costituisce I fatti avvennero a Borgone nel novembre 2004

TORINO, 6 GEN - Si e' costituito presentandosi alla stazione dei carabinieri di Borgone di Susa il secondo uomo condannato per violenza sessuale ai danni di un giovane avvenuta nel novembre 2004. E' Mario Turco, 24 anni, operaio residente a Bruzolo, ricercato da alcuni giorni dai militari che gia' avevano arrestato il fratello Carmelo, autore con lui dello stupro. I fatti avvennero nella zona della stazione di Sant'Antonino di Susa. I fratelli Turco agirono insieme ad un terzo ragazzo, al tempo minorenne.(ANSA).

fonte: ansa

mercoledì 6 gennaio 2010

Violentata alla festa di Capodanno 24/enne denuncia, stupro di gruppo in castello del viterbese

VITERBO, 3 GEN - Una romana di 24 anni ha denunciato di essere stata stuprata al termine della festa di Capodanno in un castello del viterbese.Lo stupro sarebbe stato compiuto da uno o piu' partecipanti alla festa che avrebbero approfittato del fatto che la giovane era ubriaca, sarebbero entrati nella stanza del castello in cui si era appartata e, a turno, avrebbero abusato di lei. La ragazza ha precisato che quando lo stupratore o gli stupratori sono entrati nella stanza lei era addormentata.

fonte: ansa

lunedì 4 gennaio 2010

Perseguita la vicina per 15 anni

CERCOLA - Un uomo è stato denunciato dalla polizia municipale di Cercola per stalking. Ad accusarlo è stata una ragazza residente nel Comune di Pollena Trocchia. L 'uomo, suo vicino di casa, la importunava da una quindicina di anni, e nelle ultime settimane l'avrebbe schiaffeggiata ed avrebbe colpito a pugni l'auto sulla quale si era rifugiata per evitare l'aggressione. Le indagini sono state condotte dal comandante della polizia municipale di Cercola, maggiore Luigi Maiello. Secondo quanto raccontato dalla giovane, l' uomo l'avrebbe seguita, infastidendola, anche nel casertano dove si reca per lavoro e quando si trovava in compagnia del proprio fidanzato. A causa dei pedinamenti e dell' aggressione subita la ragazza ha riferito di aver anche interrotto il rapporto con il fidanzato.
di redazione cronaca 30/01/2010
Fonte:nolano

venerdì 1 gennaio 2010

Senzatetto denuncia stupro a Roma La ragazza, 23 anni, e' in osservazione al Policlinico

Una ragazza senzatetto di 23 anni, di Salerno, nella notte di Natale ha denunciato di aver subito una violenza sessuale in via Giolitti,a Roma. Le indagini dei carabinieri tendono a verificare con chi si accompagnasse la ragazza, trattenuta in osservazione nel Policlinico Umberto I, e se la violenza denunciata sia maturata nell'ambiente dei tanti clochard che vivono attorno alla stazione Termini.

fonte: ansa

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